Titolo: Bunny Boy • Autrice: Lorenza Ghinelli • Editore: Marsilio • Collana: Farfalle • N.pagine: 249 • Data di uscita: 13 maggio 2021 • Copertina flessibile € 17,00 • Ebook € 9,99
TRAMA
Dicembre 2018. La testa di un uomo a cui sono stati asportati gli occhi viene ritrovata in un sacco di plastica ai piedi di un cassonetto. Il resto del corpo, privato anche del cuore e delle mani, viene scoperto il giorno dopo dentro un pozzetto dell'acqua piovana, in stato di decomposizione. Nel frattempo Nina, undici anni, viene obbligata dai genitori a tornare in psicoterapia, per superare un trauma che sei mesi prima le è quasi costato la vita e a cui tutti imputano la sua attuale insonnia. In realtà, da quando è diventata sorda, Nina è afflitta da terrificanti visioni sonore, che altro non sono che presagi di morte; le sue notti sono tormentate da incubi ambientati proprio all'interno di un pozzetto dell'acqua piovana. Mentre il killer – un ragazzino spezzato che crescendo si è trasformato in un oscuro e spietato vendicatore chiamato Bunny Boy – continua a uccidere, la bambina a poco a poco si rende conto di essere in qualche modo connessa a lui, e soprattutto di essere la sola a poterlo fermare. Per riuscirci, con l'aiuto di vecchi e nuovi alleati, si vede costretta a calarsi nel pozzo nero e profondo dei ricordi dell'assassino: i suoni e le visioni che la perseguitano appartengono infatti al passato di Bunny Boy, dove si nasconde una frattura che non può essere sanata né ricomposta, ma alla quale Nina dovrà comunque dare ascolto. Insieme alle ormai diciannovenni Rasha e Nur e al diciassettenne Alfredo, suo fratello, la bambina si troverà catapultata in un'avventura che porterà ognuno di loro a confrontarsi con le ragioni del male. I quattro ragazzi si addentreranno in un territorio in cui l'infanzia può essere nera e cannibale, ma comunque degna di essere riconosciuta. Quello che non sanno è se gli sarà concesso di riemergerne indenni.
A un anno e mezzo dall'uscita di "Tracce dal silenzio" (recensione qui ) Lorenza Ghinelli torna in libreria con un nuovo romanzo che vede protagonista Nina, la bimba che, in seguito a un incidente, ha perso la capacità di sentire i suoni e acquisito quella di sentire voci di un mondo "altro", voci che in qualche modo chiedono di essere salvate.
Nina può ancora sentire i suoni del mondo reale quando indossa il suo audioprocessore, ma quando lo toglie la sua mente si connette con l'altro mondo, fatto di angoscia, terrore, violenza, grida che nessuno è riuscito a sentire.
Sei mesi prima questa sua capacità aveva salvato lei, suo fratello Alfredo e le loro due amiche, Rasha e Nur, e da quel momento Nina è angosciata al solo pensiero di dover togliere l'audioprocessore. A ragione.
Contemporaneamente al ritrovamento di una testa priva di occhi, le notti di Nina si popolano di incubi, nei quali vede intorno a sé terra umida e fredda, e sente una canzone, la sigla di un cartone animato degli anni Ottanta.
Nessuno come un bravo autore di thriller/horror sa scavare così a fondo nelle fragilità umane per arrivare all'origine del male, e Lorenza Ghinelli lo sa fare molto bene.
Bunny Boy è un killer spietato, freddo e calcolatore, ma è anche un ragazzino violato, bullizzato e annientato.
Il coniglio malvagio che si vede in copertina è quello che la società vede ora, ma dietro a quella maschera di odio e malvagità c'è un tenero, morbido coniglietto che la società ha trasformato, negandogli un abbraccio, una pacca sulla spalla, una mano, quando ne aveva bisogno. Potremo seguirne l'evoluzione attraverso dei salti temporali che ci raccontano gli episodi fondanti della crescita di Bunny Boy, che lo hanno portato a uscire da un buco nero per mano di un eroe, per poi precipitare in un nuovo abisso.
Bunny Boy è un thriller, ma è anche un romanzo che affronta temi come il bullismo, l'infanzia negata, gli abusi, le discriminazioni, il potere salvifico dell'amicizia, le fragili dinamiche familiari.
I personaggi acquistano maggior spessore rispetto al romanzo precedente, che già avevo trovato molto ben strutturato: Nina è meno docile e malleabile, a tratti anche aggressiva, in balia delle prime avvisaglie dell'adolescenza, così come Alfredo è alle prese con le dinamiche di un'amicizia dai contorni incerti e Sara e Marco stanno ricostruendo il loro equilibrio.
È un romanzo che può essere letto tranquillamente anche senza aver "Tracce dal silenzio", la storia di Bunny Boy è assolutamente autoconclusiva, ma io vi consiglio di leggerli in sequenza per apprezzare a pieno il mondo che Ghinelli ha creato attorno al personaggio di Nina, con una scrittura che si fa via via più matura, coinvolgente ed evocativa.
Quindi, che aspettate? Fate un bel respiro profondo, aprite il lettore musicale, selezionate la sigla di Kenshiro (il perché lo scoprirete leggendo il libro) e preparatevi ad immergervi negli abissi del male, nuovo e antico. Non ve ne pentirete.
Ringrazio la Casa Editrice per avermi fornito la copia del romanzo.
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