Trama: All'indomani dell'inaspettato sfasciarsi della sua famiglia, Mim viene trascinata via dalla cittadina in cui è nata e costretta a trasferirsi dal padre e dalla sua nuova, freschissima moglie, lontano mille chilometri. Prima ancora però che la polvere abbia il tempo di posarsi, Mim scopre che la madre, rimasta a Cleveland, è ricoverata in ospedale, e riempito in fretta uno zaino, scappa di casa e salta su un autobus per correre in soccorso dell'unica persona che abbia mai capito – e adorato – i suoi tanti bordi affilati. È l'inizio di una strana, imprevista odissea, che porterà Mim a sedersi accanto a compagni di viaggio diversi, alcuni luminosi, altri molto, molto oscuri. E attraverso di loro, come in uno specchio Mim ripercorrerà gli ultimi anni, le malinconie che li hanno accompagnati, e i demoni segreti di cui è rimasta imprigionata. Per finalmente affrontare la verità che ha sempre avuto sotto gli occhi, e non ha mai voluto vedere.
Titolo: Mosquitoland
Autore: David Arnold
Casa editrice: Rizzoli
Anno pubblicazione: 2018
Pagine: 406
Torna "Questa volta leggo", la rubrica ideata dai blog La lettrice sulle nuvole, Le mie ossessioni librose e La libridinosa, che per il mese di settembre ha come tema "Un libro ambientato non in Italia". Proporvi una road novel, ambientata negli Stati Uniti, mi è sembrata la scelta ideale.
Il viaggio è il fulcro del libro, inteso in senso lato. Viaggio a ritroso nel passato della protagonista e viaggio verso il futuro, alla ricerca di quella madre che l'ha lasciata sola con il padre e la nuova odiata compagna di lui. Mim (Mary Iris Malone) non si rassegna, dissente, si oppone alla nuova situazione familiare. Mim è un'adolescente fuori dagli schemi, ma in modo vero e non glamour. Lei ogni tanto si apposta dal lato del letto della sua matrigna e letteralmente vomita il suo rifiuto. Questa strana ragazza inoltre scrive molte lettere ad una misteriosa destinataria che si chiama Isabel e intanto l'autobus sul quale è salita, in fuga, la trasporta verso Cleveland, verso una madre assente che è più vivida nei ricordi di qualsiasi presenza, con i suoi moniti e i suoi incoraggiamenti:
Mary, che il tuo sguardo non venga mai offuscato dalla paura
Durante il lungo e disagevole viaggio si alternano i volti, si affastellano le storie. La dolce ed anziana Arlene con la sua missione di riconciliazione, il bellissimo Beck con le sue ombre, poi un lupo cattivo e pervertito travestito da sfigato, la tragedia in agguato e infine Walt, un'anima candida. Si costituisce un drappello, un improbabile trio di disperati e nella condivisione la solitudine è meno crudele, la disperazione si stempera in tristezza. Fino ad un epilogo da occhi lucidi, che rimescola tutte le sensazioni provate e le rimette nel giusto ordine. Cuore e testa possono finalmente fare la pace.
Non è un libro semplice, l'etichetta di YA è riduttiva (come tutte le etichette), la cover può ingannare, non ci troviamo al cospetto di una storia che scorre, o meglio scorre, ma il percorso è pieno di asperità, a tratti si fa irto, di difficile interpretazione, come la personalità di Mim.
Non è un libro semplice, l'etichetta di YA è riduttiva (come tutte le etichette), la cover può ingannare, non ci troviamo al cospetto di una storia che scorre, o meglio scorre, ma il percorso è pieno di asperità, a tratti si fa irto, di difficile interpretazione, come la personalità di Mim.
A fine percorso, guardando indietro, si coglie tutta la bellezza del viaggio intrapreso, in una visione d'insieme, finalmente complessiva.
Le cose non sono mai come appaiono, a volte le modifichiamo solo per renderle più sopportabili. Scriviamo e riscriviamo la storia della nostra vita come se fosse un romanzo. E lo è.
Le cose non sono mai come appaiono, a volte le modifichiamo solo per renderle più sopportabili. Scriviamo e riscriviamo la storia della nostra vita come se fosse un romanzo. E lo è.
Oh, questo voglio proprio leggerlo! Mi aveva fatto l'occhiolino già all'uscita!
RispondiEliminaAnche a me aveva fatto l'occhiolino. Non potevo resistere.
EliminaRomanzo che nonostante il genere, nonostante la copertina molto nelle mie corde, purtroppo non mi ispirava. E ora che faccio? Cattiva, Lea. Cattiva! :-)
RispondiEliminaSecondo a me all'interno ci sono delle parti un po' surreali che ti garberebbero.
Eliminasembra uno di quei titoli che potrei tanto apprezzare
RispondiEliminaLo penso anch'io!
EliminaOh! Questo lo avevo visto in giro e mi aveva incuriosito il titolo... datemi il tempo!
RispondiEliminaIl tempo è un bene di lusso. Scarseggia
EliminaIo passo, non fa per me.
RispondiEliminaAl prossimo mese.
EliminaUhm… ho idea che questo YA finirà molto presto nella mia lista...
RispondiEliminaPrepara i fazzoletti.
EliminaUhm... non l'ho capito molto, sai? Dicamo che per il momento passo....
RispondiEliminaE sia. Ciao
EliminaCome Lallina quassù: non ho capito granché, neanche la scelta del voto!
RispondiEliminaComprendo.
EliminaBella la tua recensione ma credo che il tema sia un pochino fuori dai miei gusti.
RispondiEliminaSuccede. Grazie del passaggio.
EliminaOh ma che storia carina, devo proprio segnarmela
RispondiElimina:-)
EliminaDi questo libro ho sentito parlare molto bene, voglio farci un pensierino
RispondiEliminaUn bel libro, ma meno spensierato di quanto credessi all'inizio.
EliminaMi sembra un tema troppo abusato, non mi ha convinta...
RispondiEliminaPeccato. Ti perdi "L'imperdibile bancarella delle mucche da latte fenomenali" e altre stranezze.
EliminaL'avevo adocchiato ancora all'uscita e mi sta aspettano nel Kindle, lo devo recuperare!
RispondiEliminaIl tema del viaggio mi affascina, solitamente dopo aver letto questo tipo di libri mi pare di aver imparato qualcosa di nuovo. Penso potrebbe piacermi. Prendo nota anche di questo.
RispondiEliminasembra carino
RispondiEliminaOk. Questo lo leggo. Segno subito il titolo!
RispondiEliminaCiao Lea,
RispondiEliminanon conoscevo questo libro ma mi sa che mi tocca passare, non mi attira proprio:/
Sembra un libro "on the road" potenzialmente interessante.
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