La leggenda del ragazzo che credeva nel mare - Salvatore Basile

Oggi vi porto al mare, insieme al nuovo romanzo di Salvatore Basile "La leggenda del ragazzo che credeva nel mare" che attraverso la sua scrittura regala emozioni delicate ma profonde.

Titolo: La leggenda del ragazzo che credeva nel mare • Autore: Salvatore Basile • Editore: Garzanti • N.pagine: 278 • Anno di pubblicazione: 2018 • Copertina rigida € 17,60 • Ebook € 9,99

TRAMA
Quando si tuffa Marco si sente libero. Solo allora riesce a dimenticare gli anni trascorsi tra una famiglia affidataria e l'altra. Solo allora riesce a non pensare ai suoi genitori di cui non sa nulla, non fosse che per quella voglia a forma di stella marina che forse ha ereditato da loro. Ma ora Marco ha paura del mare. Dopo un tuffo da una scogliera si è ferito a una spalla e vede il suo sogno svanire. Perché ora non riesce più a fidarsi di quella distesa azzurra. Perché anche il mare lo ha tradito, come hanno sempre fatto tutti nella sua vita. Eppure c'è qualcuno pronto a dimostrargli che la rabbia e la rassegnazione non sono sentimenti giusti per un ragazzo. È Lara, la sua fisioterapista, che si affeziona a lui come nessuno ha mai fatto. Lara è la prima che lo ascolta senza giudicarlo. Per questo Marco accetta di andare con lei nel paesino dove è nata per guarire grazie al calore della sabbia e alla luce del sole. Un piccolo paesino sdraiato sulla costa dove si vive ancora seguendo il ritmo dettato dalla pesca per le vie che profumano di salsedine. Quello che Marco non sa è il vero motivo per cui Lara lo ha portato proprio lì. Perché ci sono segreti che non possono più essere nascosti. Perché per non temere più il mare deve scoprire chi è veramente. Solo allora potrà sporgersi da uno scoglio senza tremare, perché forse a tremare sarà solo il suo cuore, pronto davvero a volare.


Questo è il secondo romanzo di Salvatore Basile, e chi ha letto il precedente (Lo strano viaggio di un oggetto smarrito, recensione qui) sa quanto la sua scrittura sia in grado di allertare tutti i sensi del lettore, evocando suggestioni ed emozioni che rendono la lettura un viaggio dei sensi.
Leggendo questa sua nuova storia, potrete sentire il profumo dei limoni e della malvarosa, del mare, protagonista indiscusso, potrete udire il suono della risacca e della brezza che spira, potrete anche avvertire il calore dei raggi del sole, quei raggi che nelle località di mare hanno un calore tutto loro, durante tutto l'anno. 
Il filo conduttore di questa storia sono le stelle marine, quelle che Antonio ritaglia e appiccica al soffitto della stanza che dovrà ospitare Angelo, il figlio che sta per avere da Milena, e quella che Marco porta stampata sulla pelle, una voglia che lo rende unico.


Le stelle marine hanno una particolarità: se perdono un braccio sono in grado di rigenerarlo; in questa storia tutti i personaggi hanno qualcosa da dover ricostruire, qualcosa che lungo la strada della vita hanno perduto.

Per Marco si tratta della fiducia in se stesso, nelle sue capacità, il suo bisogno di essere accettato e compreso, lui che non ha mai conosciuto i suoi genitori ed è passato da una famiglia affidataria all'altra, sentendosi sempre più inutile. Fino alla sera in cui decide di cimentarsi in un tuffo dal trampolino nella piscina vuota nella quale lavora come addetto alle pulizie, provando finalmente un senso di compiuto. Il lettore vivrà con lui il brivido del tragitto, sentirà scorrere l'aria sulla pelle, proverà l'emozione di sentirsi accolto dall'acqua, e sperimenterà la sensazione di aver trovato il proprio elemento. Tutto questo però finirà presto, a causa di un incidente che farà sentire Marco ancor più rifiutato dal mondo.
Per Lara, la fisioterapista che cura Marco si tratta di un rimorso che la accompagna fin da quando è fuggita dal suo paese in seguito ad una disgrazia e di un rimpianto per un amore vissuto da lontano. Lara proverà a sanare il suo dolore aiutando Marco a ritrovare la speranza.
Per Antonio si tratta di tutta la sua vita, che da diciotto anni è pura sopravvivenza: mangia, dorme, lavora, ma si rifiuta di vivere, passando più tempo possibile chiuso nella casa che avrebbe dovuto vederlo felice ma che da quella notte maledetta si è rivestita di buio e dolore che avvolgono ogni  suo respiro.
Per Giuseppe, padre di Lara, si tratta della perdita dell'amore della sua vita, Rosa, che pur vivendo ancora con lui non abita più il suo corpo a causa dell'Alzheimer, ma che il ritorno della figlia riporterà per qualche breve, fondamentale, sprazzo di presenza. Giuseppe è un padre straordinario, che sa stare accanto alla figlia pur senza invadenza e sa consigliarla nel modo giusto al momento giusto.
Poi c'è Milena, l'alito vitale di Antonio, che pur morendo nelle primissime pagine del libro, è un personaggio presente per tutta la narrazione, con il suo sentimento puro per Antonio e per il loro bimbo e con la sua dolcezza.

E infine il mare, il vero protagonista di questa storia, un mare che si fa padre severo, che respinge e spaventa con presagi di disgrazie, ma che sa farsi anche madre accogliente, che culla e risana le ferite di chi si affida a lui con fiducia.
Un romanzo poetico, la cui lettura mi ha piacevolmente intrattenuta, facendomi arrabbiare quando le decisioni venivano rimandate troppo a lungo, facendomi sorridere di tenerezza quando Rosa, persa nel suo mondo, interveniva a sproposito, facendomi provare ripetutamente la voglia di prendere Antonio per le spalle e scuoterlo dalla sua apatia, ma soprattutto la voglia di abbracciare Marco e dirgli che nessuno a questo mondo è inutile e ognuno di noi ha dentro di sé risorse infinite.

"...c'è sempre un momento, per ogni vita, in cui anche il dolore più profondo scioglie il suo nodo e finalmente accetta di tramutarsi in nostalgia."

Una storia che ci ricorda l'importanza di conoscere le nostre radici, siano esse familiari o geografiche, e quanto sia importante sapere da dove veniamo per poter comprendere chi vogliamo essere.
Una storia non certo originale, ma raccontata con delicatezza e poesia.



Commenti

  1. Risposte
    1. Adoro la scrittura di Basile! E attendo il suo prossimo romanzo <3

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  2. Dovrei iniziarlo da un po' ma non so perché non mi ispira...
    Questa volta, mi fiderò più di te che di Basile. :)

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    1. Lo stile è quello del precedente romanzo (che, ricordo, avevi amato al di là della scrittura), la storia forse non ti piacerà come la precedente, ma la forza dei sentimenti rimane immutata.
      Un abbraccio

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  3. Una recensione carica di sentimento, davvero complimenti. <3
    Ti dirò, il libro l'avevo già addocchiato ma non mi ispirava più di tanto, ma leggendo la tua recensione credo gli darò una possibilità. :)

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    1. Grazie mille!
      Se non l'hai ancora fatto ti consiglio di leggere prima il suo romanzo precedente "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" che secondo me ti è nelle tue corde
      Un abbraccio

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  4. Non ho mai letto nulla di Basile, ma ne ho sentito parlare molto bene.
    La tua recensione è bella bella bella!

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    1. Grazie, grazie, grazie!
      Basile ha una scrittura molto evocativa, potrebbe piacerti

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