S'infiammano le stelle - Michela Monti, Tiffany Vecchietti


 Titolo: S'infiammano le stelle • Autrici: Michela Monti, Tiffany Vecchetti • Casa Editrice: Mondadori • Data uscita 18 febbraio 2025 • N.pagine: 348 • Copertina rigida € 20,90 • Ebook € 10,99

TRAMA

«Quindi è questo che si ottiene quando ci si fa il culo per la Congrega?» La domanda di Bianca è un proiettile che buca il silenzio della cella buia e sudicia in cui lei, Ebe, Gizem e Ani sono rinchiuse, accusate di tradimento, per volontà di Clarissa. Del resto, cos'altro dovrebbe pensare chi, come lei, sfuggita a un incubo, ha messo a rischio la propria vita per salvarne molte altre, e poi si è ritrovata in un incubo ancora peggiore? Persino Ebe, che ha sempre creduto nella rettitudine morale della sua Suprema, fatica a trovare un senso a ciò che sta accadendo. Quello che le attende è un processo davanti alla loro Congrega e il rischio di essere condannate e vedere annientata la loro lotta. Fuori Dozza, intanto, si preparano tempi bui. Il Regime, ormai è chiaro, non ha intenzione di tollerare alcuna realtà che si opponga alle sue regole e che cerchi di mettere un freno alla sua fame di potere. Per quello sono pronti a morire. A sacrificare tutto. A spargere morte e distruzione. Ancora e ancora. Ma forse c'è una speranza, per Ebe, Gizem, Ani e Bianca. Per tutti. Forse il dolore seminato inizierà a ribollire, a mormorare nelle menti spaventate. E quando la gente comincia a sentire il sussurro delle sofferenze qualcosa si muove, perché tanti sussurri tutti insieme fanno il rumore del mare e diventano un'onda.

"Nessuno entra. Nessuno esce. Noi siamo nessuno"

Eccomi qui, a dilogia conclusa, con un misto di sensazioni che si affollano nella mente, a mettere insieme i pensieri per riuscire a parlarvi di quello che queste pagine mi hanno lasciato, di quanto abbiano smosso e di come letture come queste siano quanto mai necessarie nel momento storico che stiamo vivendo.

Lo avevo detto già in occasione dell'uscita del primo libro Brucia la notte (recensione cliccando sul link), e in poco più di un anno le cose sono ulteriormente peggiorate, raggiungendo limiti che mai avrei immaginato possibili fino a pochi anni fa, e che si preannunciano ampiamente superabili.

All'inizio di S'infiammano le stelle ritroviamo le nostre donne, Ani, Bianca, Ebe e Gizem, prigioniere (di nuovo) e ignare del destino che le attende, dopo aver vissuto una delle esperienze più traumatizzanti dall'inizio della loro storia.

Tradite da chi avrebbe dovuto proteggerle, temono non solo per la loro vita, ma per il destino di molti, conosciuti e non, che fanno parte del loro mondo.

Tanti sono gli avvenimenti che si susseguono, freneticamente, in questo secondo capitolo, ma non ve ne parlerò perché rischierei di fare dei mega spoiler, ma posso parlarvi di quello che lega tutti questi avvenimenti: la sorellanza, la resistenza, la fede incontrastata in un futuro possibile e l'abnegazione nel portare avanti un ideale.

Rispetto al primo libro, in SILS troviamo delle protagoniste più definite, con delle voci molto più riconoscibili e questo elemento rende ancora più forte tutta la narrazione. Parlo di protagoniste perchè questa dilogia è assolutamente femmina e femminista, ma non pensate che i maschi siano assenti o rivestano solo ruoli negativi, tutt'altro; quello che è certo e che emerge forte da queste pagine è che, in un mondo dominato dagli uomini, quando le donne acquistano fiducia nelle proprie potenzialità diventano un ariete in grado di sfondare ogni porta e abbattere ogni muro.
"Pensai che così tanto dolore dovesse iniziare a ribollire, a mormorare nelle menti spaventate, e che quando la gente comincia a sentire il sussurro delle sofferenze qualcosa si muove, perché tanti sussurri tutti insieme fanno il rumore del mare e diventano un'onda."
"Brucia la notte" e "S'infiammano le stelle" sono un inno alla resistenza, alla lotta contro il potere cieco e avido, un manifesto della lotta politica contro le diseguaglianze, le repressioni, la negazione dei diritti umani e la salvaguardia dell'ambiente, e riescono ad esserlo senza cadere nella facile trappola della stereotipizzazione.
"...era una verità in grado di legare tutte le sfaccettature della violenza, del sorpruso, del potere. Sembrava così semplice comprenderlo a distanza di anni, una volta lontane dalla realtà malata che si era vissuta, ma non lo era. Non lo era mai."
Molto forte tra queste pagine è anche la connessione con la natura, senza la quale l'uomo non ha scampo; la natura diventa essa stessa protagonista insieme alle nostre donne, in modi a volte inaspettati, allo stesso tempo dirompenti e poetici (riguardo a ciò, c'è un passaggio in particolare dove trattenere le lacrime sarà impresa molto ardua). 
Mi ripeto, ma trovo necessario ribadire che stiamo vivendo tempi bui, buissimi, e solo un forte senso di giustizia e un intento comune potranno aiutarci ad attraversarli per poterne vedere l'uscita.
Ci si arriverà solo credendo fermamente in un futuro possibile fatto di libertà e uguaglianza, anche se il prezzo saranno ossa rotte e cuore a pezzi.
"Anche le stelle di nona grandezza splendono di una luce immensa, quando s'infiammano."
P.S. Messaggio per il signor Netflix: io, fossi in lei, farei di questa storia una serie... mi creda, spaccherebbe!

Ringrazio la CE e le autrici per la copia


                                       





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