Brucia la notte - Michela Monti e Tiffany Vecchietti

Titolo: Brucia la notte • Autrici: Michela Monti e Tiffany Vecchietti • Editore: Mondadori • N.pagine: 324 • Data di pubblicazione: 24 ottobre 2023 • Copertina rigida € 18,90 • Ebook € 9,99 

TRAMA

"Nessuno entra. Nessuno esce". Questa è la scritta che può leggere chiunque si avvicini all'Area di Comando del Campo di Raccolta dove sono rinchiuse Ani e Bianca. Qualcuno, sotto queste due laconiche frasi, ne ha incisa una terza: Noi siamo nessuno. Perché le Raccoglitrici di sale, che qui si fanno prosciugare il corpo e l'anima per ottenere l'oro bianco, l'unica risorsa energetica rimasta in un pianeta ormai depredato ed esausto, sono proprio questo, nessuno, per chi governa il Campo e il Paese. Semplici mattoni, tutti uguali, che una volta rotti possono essere sostituiti senza battere ciglio. Mattoni di un'utopia cieca e feroce, nel nome della quale si sprecano vite, si esercita quotidianamente la violenza e si esaltano egoismo e apparenza. Ma questo Ani e Bi lo hanno capito fin dal loro arrivo, molti anni prima. Entrambe, ancora adolescenti, sono state portate lì con la forza, come tante altre prima di loro, perché considerate elementi pericolosi per la società. Ormai cresciute e diventate l'una il punto fermo dell'altra, sono determinate a fuggire da quel luogo abominevole, che le donne le prende, le mastica e le sputa. Dentro di loro, ragazze diversissime, una che sorride poco e ragiona forse troppo, l'altra esuberante e sfacciata, ma di certo non stupida, si alimenta silenzioso un fuoco che attende solo di divampare e travolgere tutto il marcio che le circonda. Quando accadrà, il mondo che troveranno fuori sarà molto diverso da come si aspettano, deludente e sorprendente allo stesso tempo. Ma in quel mondo dovranno sforzarsi di costruire il loro posto, ricucire le ferite del passato, lottare per la libertà delle compagne ancora recluse insieme a chi, fuori dal Campo, ancora resiste, e abbracciare finalmente ciò che sono davvero.

"Brucia la notte" è il primo romanzo di una dilogia che viene definita distopica, e gli elementi di denuncia ci sono tutti, ma la realtà che narra non è poi così lontana; ha degli elementi fantasy, ma se cercate una lettura prettamente fantasy non la troverete qui; troverete il folklore romagnolo, le tradizioni che lungo i secoli sono le uniche certezze sulle quali fare affidamento, quelle che ci salvano sempre. 

Immaginate un mondo in cui le risorse energetiche siano ormai esaurite, dove la libertà sia un privilegio riservato a pochi, e dove anche i bisogni primari siano soddisfatti a gran prezzo e a discrezione di chi detiene il potere ... non serve un grande sforzo, vero?
Immagini così appartengono a luoghi e tempi che si stanno avvicinando a noi a grandi passi, alcuni scenari ci hanno già raggiunti.

Ed è per questo motivo che libri come questo sono quanto mai necessari, ora. Ma mi spiego meglio.

"Ancora una volta la Storia non ci ha insegnato niente."

Le vicende narrate da Michela e Tiffany sono ambientate in Romagna, in un futuro non meglio precisato, dove i combustibili sono esauriti e l'unica risorsa rimasta è il sale, che viene estratto a mano - perché alimentare dei macchinari sarebbe uno spreco di risorse - da donne che vivono all'interno dei campi di raccolta, alcune per "scelta", altre perché considerate elementi pericolosi per la società, quindi catturate e usate come beni produttivi.
Le saline sono dei veri e propri campi di concentramento, dove le giornate vengono scandite da orari di lavoro massacranti, turni per le docce, per il rancio e per il riposo. 
Luoghi dove tutto si disintegra: la pelle delle mani, i muscoli delle braccia, la dignità, il pensiero, l'anima.
Tutto finisce dentro i sacchi, insieme al sale.
Qui vivono Ani, una brunetta riccia, taciturna e solitaria, chiusa nel suo bozzolo, e Bianca, capelli ramati e occhi azzurri, dal temperamento fumantino, mai zitta, soprattutto quando un silenzio sarebbe salvifico.
Bianca ha preso Ani sotto la sua ala protettiva, pronta a bruciare tutto per difendere la sua "Bambina"

La prima parte del libro si svolge all'interno del campo, tra intimidazioni, costrizioni, punizioni corporali e tanta rabbia che sentirete crescere dentro, pagina dopo pagina.
"Perdere il sale significava la morte. 
Ma qualche volta anche raccoglierlo"

Fino a quando un'esplosione nei pressi del quartier generale, il centro di comando, non cambierà gli assetti, portando a una svolta nelle vite di Ani e Bianca. Oltre ad Ani e Bianca, altre due sono le voci che ascolterete tra queste pagine: Gizem ed Ebe. Lascio a voi scoprire quali donne straordinarie si nascondano dietro a questi strani nomi e in quale modo siano collegate ad Ani e Bianca.

Ognuna di queste donne parla in prima persona ed ogni voce è riconoscibile, con la propria personalità, i propri demoni e le proprie paure; quattro voci accomunate da un'unica rabbia, un'unica lotta contro le oppressioni, un'unica urgenza: la ribellione.

Non voglio svelare troppo della trama, perché si perderebbe un po' dell'alchimia che si crea leggendo queste pagine: il crescendo di tensione che si prova, le svolte inaspettate, a volte benedette e il più delle volte no, proprio no.

Voglio però ribadirvi che in questo momento storico, con le notizie che arrivano dal mondo e da casa nostra, è un libro di un'attualità impressionante, una lettura a mio avviso necessaria, indispensabile, che può dare supporto e motivazione a quelle coscienze che si stanno svegliando o che sveglie lo sono già da un po'.

"Non era possibile andare oltre gli occhi distrutti di un bambino che da ore cercava i genitori, senza arrendersi all'evidenza più crudele. Non era possibile avere la forza di sostenere le grida delle anime in pena per aver perso chi amavano. Non era possibile nemmeno continuare a calpestare il sangue che ricopriva il pavimento di roccia senza impazzire. Il sangue."

Tra queste pagine troverete "uguaglianza, sorellanza, cura" che sono le uniche armi dovremmo usare e distribuire senza limitazioni.

Troverete la voglia di urlare che vivere in un mondo migliore è possibile, anche se la strada è difficile, ma ne vale sempre la pena e se la fatica è condivisa pesa meno.

Nota sul finale: riservate tutte le vostre imprecazioni per l'ultima pagina, vi serviranno. Tutte.

Nota per le autrici: io voglio il secondo volume ora. Su, a scrivere, op op. (E per quel finale: siktir git, sorelle)


Ringrazio la casa editrice e le autrici per la copia

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