The turnglass - La clessidra di cristallo - di Gareth Rubin

 

Titolo: The turnglass - la clessidra di cristallo - • Autore: Gareth Rubin • Traduttore: Giuseppe Maugeri • Editore: Longanesi • Data di pubblicazione: 5 settembre 2023 • N.Pagine: 468 • Copertina flessibile € 18,60 • Ebook € 9,99 

TRAMA

Inghilterra, 1881. «Turnglass House ha sempre avuto qualcosa di corrotto e maligno.» Questo è tutto ciò che il giovane medico Simeon Lee sa quando arriva a casa dello zio, il parroco Hawes, per curarlo. Una sola finestra illuminata, un orizzonte sospeso sul vuoto, una palude fangosa pronta a inghiottire i pochi che osano avventurarsi. Lo zio è convinto di essere stato avvelenato e i suoi sospetti ricadono su Florence, la cognata. Immobile, con addosso un abito di seta verde e un sorriso beffardo, Florence li fissa dalla cella di vetro in cui si trova segregata da quando, in un raptus di gelosia, ha ucciso il marito. Molti la considerano pazza, ma secondo Simeon è una figura tutta da decifrare. Come tutto da decifrare è il volumetto rosso che spicca nell'immensa biblioteca dello zio e che lei continua a indicargli. Un libro che racconta una vicenda ambientata nel futuro e che tuttavia potrebbe rivelare qualcosa sul presente. Un libro che parla di un'altra terra, la California, in un'altra epoca, il 1939, che pure ha tanti punti in comune con la storia di questa famiglia inglese. La storia di un uomo che indaga per scoprire cos'era accaduto alla madre, scomparsa vent'anni prima... California, 1939. Quella dello squattrinato Ken Kourian è una vita divisa tra provini cinematografici e lavoro in un giornale, finché incontra Oliver Tooke. Affascinante, mondano e insieme riservato, Oliver è un celebre scrittore figlio del governatore della California. Da qualche tempo appare incupito, e la pubblicazione del suo nuovo romanzo sembra angosciarlo. Una sera, arrivato a casa sua, Ken fa una scoperta sconcertante: lo trova riverso sulla scrivania, il collo lacerato da un proiettile, la pistola nella mano. La morte viene presto archiviata come suicidio, ma Ken non è convinto e decide di indagare. Le ricerche lo portano sulle tracce di una vecchia storia, quella del misterioso rapimento del fratello di Oliver e della scomparsa della madre. Una famiglia sfortunata. O forse, una famiglia che nasconde troppi segreti. Ken è convinto che per scoprire la verità dovrà decifrare gli indizi nascosti nell'ultimo libro dell'amico. Un libro che parla di un'altra terra, l'Inghilterra, in un'altra epoca, il 1881, che pure ha tanti punti in comune con la storia di questa famiglia della California. La storia di Simeon Lee, un giovane medico impegnato a soccorrere lo zio malato, un parroco...

Dopo tre mesi di silenzio torno (finalmente?) su questi schermi a parlare di libri.
Voi direte, dopo tre mesi tornerai per parlare di un libro meraviglioso! No.
Vi parlo di un libro sul quale avevo molte aspettative (ma anche molti timori) e che si è rivelato un "gne", ma se la voglia di scrivere torna non si può fare troppo gli schizzinosi, che dite?
"The turnglass"avrebbe tutte le potenzialità per poter essere una lettura entusiasmante: un'idea geniale quella di rifarsi all'usanza del XIX secolo dei romanzi "tête-bêche"(testa-piedi), raccontare due storie distanti nel tempo ma collegate fra di loro., stampate una sottosopra all'altra, un libro da girare proprio come una clessidra, con la sabbia del tempo che scorre tra una parte e l'altra, quasi sessant'anni.

Il lato blu, nell'immagine di copertina riporta disegnata dentro alla clessidra una villa vittoriana, ed è ambientato proprio al suo interno, nel 1881.
Un giovane medico londinese, Simeon, arriva a casa del cugino del padre per cercare di capire cosa gli stia succedendo: il parroco infatti sta morendo lentamente, pur non avendo nessuna malattia.
Quando Simeon arriva in questa austera dimora, scopre un particolare angosciante: nella biblioteca è stata ricavata una stanza con le pareti di cristallo, all'interno della quale viene tenuta segregata una donna, Florence. Si tratta della cognata del parroco, accusata di aver assassinato il marito (fratello del parroco), dichiarata pazza e rinchiusa in questa singolare prigione con la complicità del padre, per evitare di internarla in manicomio.
Florence non parla, ma il suo sguardo è molto eloquente.
Nelle lunghe e umide serate che Simeon trascorre in quella casa, il suo pensiero corre sempre a Florence e ai messaggi che pare inviargli, finché non comprende che lei lo sta invitando a leggere un libricino rosso "Il campo d'oro". Tra queste pagine Simeon trova una storia ambientata nel futuro, in una casa interamente costruita in vetro, che altro non è che la storia che noi lettori troveremo dall'altro lato del libro. Praticamente un libro che parla di sé stesso. Geniale. Sì, ma anche mah.

Nel lato rosso faremo la conoscenza, nel 1939 e in California, di Oliver, nipote del Simeon del primo libro, e poco dopo lo saluteremo perché un aspirante attore, Ken (ma non Kenough... e chi ha visto Barbie sa) con il quale aveva stretto recentemente amicizia lo trova morto. Ken decide quindi di aiutare la sorella di Oliver a far chiarezza sulle circostanze di questa misteriosa morte. 
Oliver non è solo il discendente di Simeon, ma anche l'autore del famigerato libretto rosso, che si propone di far luce sui misteri della sua famiglia, a partire dalla strana scomparsa della madre Florence (non abbiamo già sentito questo nome? Quindi ci sarà un significato dietro questa omonimia... io non l'ho trovato, se lo aveste trovato voi, illuminatemi) e dal rapimento del fratellino quando aveva solo pochi anni di vita.

La trama è decisamente interessante, così come lo è, a mio avviso, la parte ambientata nel 1881, ma nella seconda parte la storia sbrodola un po' qua e un po' là, quasi a voler creare forzatamente dei collegamenti senza averne ben chiara la direzione.
Ho trovato questa seconda parte molto annacquata, a tratti anche noiosa, e nonostante la scorrevolezza ho davvero faticato a finirla.

Nel complesso potrei dire che The turnglass è una lettura di puro intrattenimento, che può essere piacevole nel momento in cui non si chiede altro che un diversivo, ma una volta chiusa l'ultima pagina non rimarrà nulla di memorabile.
Peccato, perché fino alla conclusione della prima parte mi aveva intrigata. Il classico "Bravo, ma non si applica".

Se deciderete comunque di leggerlo vi consiglio di iniziare dalla parte blu (1881) perché gli intrecci narrativi della parte rossa hanno diversi rimandi alla blu.





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