Matcha al veleno - Stefania Viti

 


Titolo: Matcha al veleno • Autrice: Stefania Viti • Editore: Marsilio • N.pagine: 253 • Data di pubblicazione: 7 febbraio 2023 • Copertina flessibile € 17,00 • Ebook € 9,99

TRAMA

Milano, fine febbraio. Nel cuore di Brera, il maestro Yamafuji Sowa inaugura la nuova sede della scuola del tè Tsubaki celebrando il koicha temae, l’esclusiva cerimonia durante la quale gli invitati degustano una miscela pregiatissima da un’unica tazza. Per l’occasione, sono state chiamate le personalità più in vista della comunità nipponica – cantanti liriche, attrici di teatro No- e altre esponenti del mondo della cultura – nonché alcune appassionate della Milano bene, tra le quali spicca Ludovica Cattaneo, mecenate e regina dei salotti cittadini. Ma, inaspettatamente, qualcosa va storto: dopo aver bevuto, la donna si accascia sui tatami in seguito a un malore. A prima vista sembrerebbe trattarsi di un infarto, ma Nora Valli – intrepida giornalista di moda, amante del Giappone e rigorosa cultrice dello smalto rosso – intuisce subito che l’espressione della vittima tradisce una sofferenza di altra natura. Ma quale potrebbe essere, allora, la causa del decesso? E chi, tra i raffinati ospiti della cerimonia, potrebbe essersi macchiato di un simile delitto? Costantemente in bilico tra passioni opposte – rincorsa da Agata, la sua direttrice, e spronata da Gigi, il suo mentore e caporedattore della cronaca –, Nora decide di seguire l’istinto per sbrogliare la matassa di un caso apparentemente irrisolvibile, cercando al tempo stesso di mettere ordine nel suo cuore in tumulto: ad avere la meglio sarà il fascino sfuggente del collega Arturo, oppure il misterioso charme del commissario Malacarne?

Stefania Viti con "Matcha al veleno" unisce le sue due anime, quella italiana e quella giapponese, consegnando al lettore un giallo scorrevole e piacevole, dove si fondono le consuetudini della Milano del jet set, e le tradizioni millenarie del Giappone.

Per farlo dà vita al personaggio di Nora Valli, giornalista e appassionata di moda e grande cultrice delle tradizioni giapponesi. Nora viene invitata, con il compito di scriverne un articolo, all'inaugurazione della nuova sede della scuola del tè in pieno centro a Milano, del cui allestimento è parte attiva anche Ludovica Cattaneo, moglie di un noto finanziere e parte dell'élite meneghina. 

Durante la cerimonia del tè, alla quale sono presenti altri esponenti della Milano bene, Ludovica si sente male e muore poco dopo. Inizialmente si pensa ad un infarto, ma alcuni elementi poco chiari portano gli inquirenti ad indagare meglio; Nora viene coinvolta in quanto presente al momento del malore, ma durante le sue chiacchierate con Gigi, il caporedattore della cronaca del giornale per cui lavora, si lascia andare a considerazioni e congetture, portando avanti una sua personale indagine.

Parto con il dire che io e Nora non siamo mai entrate in sintonia, perché è un tipo di persona completamente diversa da me: non esce di casa se non ha studiato nei minimi dettagli il suo outfit, non riesce a scrivere se non indossa i tacchi e se non ha le unghie perfettamente smaltate, e in tutte le parti in cui è lei a parlare vengono nominati a profusione brand di scarpe, borse e abiti, marche di smalti e rossetti, e così via; per intenderci, Nora è il tipo che per uscire a cena ha bisogno di almeno due ore e mezza per studiare il look e completarlo di trucco e parrucco... io mi preparo, esco, ceno e dopo due ore e mezza sono già in pigiama sul divano! Ma nonostante la mia antipatia per lei, Nora è un personaggio assolutamente ben caratterizzato e sempre coerente.

Nelle primissime pagine troviamo un elenco dei personaggi presenti nel libro, ma devo dire che sono ricorsa alla sua consultazione solo in un paio di casi, e solo per i personaggi giapponesi, perché sono tutti molto ben caratterizzati e riconoscibili.

La parte gialla è ben costruita anche se in qualche modo avevo intuito dove andasse a parare, cosa che mi ha un po' tolto l'effetto sorpresa, ma non ne ha inficiato la godibilità.

Un elemento che arricchisce il romanzo è proprio l'inserimento di piccole parentesi di cultura giapponese, racconti di tradizioni completate dall'uso delle parole in lingua originale, opportunamente tradotte, che aiutano a immergere il lettore nelle atmosfere meditative tipiche di queste cerimonie antiche.

In conclusione, una narrazione semplice e scorrevole, perfetta come lettura d'evasione.

(Ringrazio la Casa Editrice per la copia)








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