Titolo: Domani e per sempre • Autore: Ermal Meta • Editore: La Nave di Teseo • N.pagine: 546 • Data di pubblicazione: 19 maggio 2022 • Copertina flessibile € 20,00 • Ebook € 11,99TRAMA
È l'inverno del 1943: nell'Europa scossa dalla seconda guerra mondiale, l'Albania subisce senza piegarsi l'occupazione tedesca. Nel piccolo villaggio di Rragam, nel nord del paese, Kajan guarda il mondo cambiare attraverso gli occhi curiosi di un bambino di sette anni. I suoi genitori sono partigiani e sono sulle montagne a combattere contro i nazisti, così accanto a lui ci sono l'amatissimo nonno Betim e Cornelius, un personaggio dal passato misterioso che segnerà la vita di Kajan. Alla fine della guerra, la vita del protagonista sembra scorrere su binari sicuri e promette di andare verso un futuro radioso, ma nell'Albania dominata dalla dittatura comunista e nell'Europa spaccata in due dalla guerra fredda, niente è come sembra. Dietro ogni angolo si nascondono ombre e pericoli che spingeranno il destino di Kajan a compiere traiettorie imprevedibili. In questo romanzo di formazione, Ermal Meta racconta la storia di Kajan, che cresce nel cuore dei conflitti del Novecento, un'anima sensibile catapultata in mondi lontani.
Credo che tutti conoscano Ermal Meta cantautore, la sua sensibilità e la sua scrittura poetica. Questi sono gli stessi elementi che troverete nel suo esordio letterario, un corposo romanzo di formazione, che attraverso gli occhi del suo protagonista, Kajan Dervishi, ripercorre la storia dell'Albania degli anni dalla seconda guerra mondiale fino alla caduta del regime dittatoriale nel 1991.
Molti di noi ricorderanno i barconi che in piena notte arrivavano sulle nostre spiagge, carichi di speranze in una vita dignitosa, ma soprattutto libera, ma credo che pochi conoscessero realmente cosa quei gommoni lasciavano dentro di sé, cosa pesava sui cuori di chi affrontava il gelo e le insidie del mare, di chi lasciava dietro di sé affetti e radici, per cercare un possibile futuro. Fuggendo da una terra che il futuro lo aveva morsicato e sputato a pezzi.
Questo romanzo squarcia quel velo, dietro al quale guardavamo chi "ci veniva a rubare il lavoro" senza renderci conto che a loro era stata rubata la vita.
Kajan ha sette anni nel 1943, quando la guerra imperversa in tutto il mondo e lui si ritrova a vivere con il nonno, senza sapere dove siano i suoi genitori, cosa stiano facendo o se siano ancora vivi.
La spensieratezza dell'infanzia cullata dalle generose mani di nonno Betim - personaggio straordinario e indimenticabile - si incrocia con la storia di Cornelius, un uomo dal passato misterioso, che gli regala la cosa più preziosa che mai possiederà: la musica.
Una tastiera disegnata sulla stoffa con il carbone, pegno di amore, simbolo di un linguaggio universale di pace che vive dentro di noi senza bisogno di strumenti. Un regalo che lo accompagnerà per tutta la vita.
"Ho disegnato i tasti con il carbone, così potrai suonare anche quando non potrai suonare, Non hai bisogno di ascoltarla, la musica è dentro, poi arriva alle mani e solo alla fine la senti."
Tanti saranno gli orrori che passeranno davanti agli occhi di Kajan, tante volte sarà costretto a cambiare pelle, nome, aspetto, città, nazionalità, ma manterrà sempre lo stesso cuore e la stessa passione per la musica, che continuerà a vivere dentro di lui anche quando non riuscirà a sentirla, anche quando si sarà fatto di pietra per non sentire, sempre pronta a salvarlo.
"Per ogni colpo che la sorte gli aveva inferto, pensò, gli aveva riservato anche una carezza, una piccola salvezza come una fessura in cui infilare la mano per aggrapparsi durante la scalata di una parete liscia e priva di appigli."
"Domani e per sempre" intreccia la Storia con le storie dei suoi numerosi personaggi, viaggiando tra Albania, Germania, Stati Uniti, senza mai risultare pesante, portando con sé un messaggio di speranza, un messaggio che corre lungo tutte le sue oltre cinquecento pagine, anche nei momenti più tragici e dolorosi.
"Quello che ci accomuna è il respiro. Tutti respiriamo per vivere. Ma c'è un momento in cui anche il respiro è in pausa, in cui rimane in silenzio. Quella frazione di secondo fra l'inspirazione e l'espirazione in cui i polmoni si fermano, ma noi continuiamo a vivere. Mezzo secondo di niente, in cui tuttavia continuiamo a esistere. Sei secondi al minuto in cui l'aria non entra né esce, centoquaranta minuti in ventiquattro ore, trentasei giorni in un anno, sei anni in settant'anni in cui il tempo si ferma nei nostri polmoni. Sembra tanto, ma non ce ne accorgiamo, e mentre danziamo con la morte sorridiamo alla vita, un respiro dopo l'altro, una nota dopo l'altra, un silenzio dopo l'altro."
Una lettura che consiglio a chi volesse approfondire quel periodo storico, comprendere il clima che si respirava in un'Europa divisa in due dalla Guerra Fredda, a chi ama la musica e la poesia di Ermal Meta o a chi volesse incontrarlo veramente per la prima volta.
Un romanzo le cui sensazioni indugeranno a lungo nel vostro cuore.
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