La casa di Pine Island - Polly Horvath

 

Trama: Quando si ritrovano orfane, dalla giungla del Borneo le quattro sorelle McCready partono per il Canada, dove le attende la stramba prozia Martha. All’arrivo, però, le ragazze scoprono che anche lei è appena mancata, lasciando la sua splendida casa immersa nella natura tutta pronta per loro. Per evitare che i servizi sociali le separino, le sorelle dovranno elaborare un piano. Un piano che funzionerà solo se nessuno si accorge che se la stanno cavando da sole…

Titolo: La casa di Pine Island

Autore: Polly Horvath

Casa editrice: Camelozampa

Anno pubblicazione: 2022

Pagine: 311




Solo  a partire dalla trama questo libro mi intrigava moltissimo: quattro ragazze rimaste orfane all'improvviso, nessun parente che se ne voglia far carico, fino a quando arriva la disponibilità di una zia eccentrica che vive in un luogo isolato in Canada. Le ragazze partono verso la loro nuova casa (dalla giungla del Borneo) e quando arrivano scoprono....che la zia è appena passata a miglior (?) vita. Che fare per non venir divise dai servizi sociali? Semplicemente mentire, far fronte comune contro il mondo e dichiarare di avere un tutore che si prende cura di loro. Questa storia, per essere apprezzata a pieno, richiede una piccola sospensione dell'incredulità, che d'altra parte è un patto che il lettore, in ogni romanzo, stringe con il narratore. Facciamo finta che possa esistere una preside della scuola giovane e compiacente, empatica, che si presta a nascondere la verità e immergiamoci nella vita delle quattro sorelle. Fiona, la più grande e responsabile, che porta il peso di tener unita la famiglia, o quel che ne è rimasto, a tutti i costi. Marlin combattiva e brava in cucina. Natasha persa in un proprio mondo, appassionata della natura e infine Charlie, la più piccola, decisa a tenere gli occhi aperti, a controllare che non ci siano pericoli. Ma che mai può loro capitare loro dopo che all'inizio della storia hanno letteralmente perso tutto? 
Potrà capitare tutto o nulla, ma ogni evento lo affronteranno scegliendo una strada molto particolare 

 
Mamma diceva sempre che puoi guardare il mondo e vedere tutta la sofferenza oppure guardarlo e vedere tutta la gioia. Decidiamo di essere felici per questa avventura in Canada. Scegliamo la strada della gioia.


Un modo molto coraggioso di porsi di fronte al mondo. Quattro ragazze, la più grande delle quali ha solo 14 anni e la più piccola 8 che si autogestiscono e autodeterminano prendendosi cura le une delle altre perché quel che è rimasto della loro famiglia deve rimanere insieme. Il peso più grande spetta a Fiona che non ci delude mai, ma ognuna di loro si assume la propria parte commisurata a quanto può fare. Poi ci sono gli adulti e quelli sanno deluderci anche troppo. La Preside della nuova scuola che conosce il loro segreto, il vicino di casa Al che era innamorato non ricambiato dalla zia,  un vero cafone, con problemi legati all'alcool, che vive trascurato e bisbetico in una roulotte vicino a casa loro. Solo dietro pagamento in cene e soldi Al si presterà a fingere di essere il loro tutore. A ben vedere questo Al è un personaggio che ci pare di aver incontrato in tanti libri e film, il burbero dal cuore d'oro, ma che burbero! All'inizio è spietato e insensibile, arrivando al punto di sfruttare per fini economici la disgrazia delle ragazze e a ben guardare questo fatto è abbastanza sconvolgente. Le quattro sorelle, e in particolare Charlie, lo cambieranno un po' alla volta e lui avrà una maturazione quasi pari alla loro.

Anche la natura in questo romanzo ha un forte valore: c'è un momento stupefacente in cui Charlie guardando un orso ha una rivelazione importante sulla vita e sulle persone. Una piccola epifania.

Ci sono tanti adulti che sembrano affidabili e poi deludono. L'autrice è in grado di raccontare questa storia che a tratti è indubbiamente favola svelando certe miserie dell'animo umano tanto più deprimenti perché comuni. Esiste un tipo di bene superficiale, in grado di ferire e lasciare nella desolazione più del male dichiarato. Non tutti sono in grado di rivoluzionare la propria vita, alcuni si divertono solo un po' giocando a farlo e poi ricadono nel proprio, in questo caso colpevole, egoismo.

La storia delle sorelle è coinvolgente: è così difficile per loro vivere nel mondo degli adulti che la stessa quotidianità diventa un percorso ad ostacoli: come invitare a casa delle nuove amiche, pagare le tasse, andare alla festa di fine anno? Il tutto viene narrato con leggerezza e umorismo, ma non con superficialità. I bimbi e i ragazzi hanno il diritto di vivere le propria età, di crescere, senza essere prematuramente gravati da problemi che devono essere terreno di chi di loro deve prendersi cura. Un libro che indaga i legami che si creano tra le persone e il  senso della famiglia, nella sua accezione più vasta. 

Un bellissimo romanzo di formazione che svela degli adulti molto di più di quanto noi, che adulti lo siamo, vorremmo sapere.  Ringrazio Camelozampa per avermene fornito copia cartacea. Da leggere e dopo qualche anno da rileggere. 








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