Il caso Agatha Christie - Nina De Gramont

 

Trama: Un giorno di dicembre del 1926, dopo aver comunicato alla moglie Agatha la sua intenzione di divorziare per sposare la sua amante, il colonnello Archibald Christie parte per un weekend presso amici. Quella sera stessa dalla dimora di campagna, ribattezzata Styles dal primo caso di Hercule Poirot, la scrittrice svanisce nel nulla. La sua Morris Cowley viene ritrovata alle prime luci del mattino sul bordo di un dirupo. Sul sedile posteriore, la pelliccia, una valigia piena di abiti e la patente. L'ipotesi più plausibile è un gesto disperato, la signora aveva un forte esaurimento nervoso, si sussurra. Migliaia di uomini, tra poliziotti e volontari, cani, persino aeroplani: tutta l'Inghilterra si mobilita per cercarla, come se l'angoscia che l'ha spinta a fuggire avesse fatto di lei la persona più importante della terra. Persino Nan O'Dea, l'Amante, è in ansia. Nonostante abbia tramato per insinuarsi nella lussuosa residenza dei Christie, per entrare in confidenza con Agatha, che è elegante e raffinata come lei non sarà mai. Nonostante, soprattutto, si sia impegnata a fondo per attirare l'attenzione dell'arrogante colonnello e farlo innamorare. Ora però che lui è caduto nella rete, con il suo obiettivo che può dirsi a portata di mano, Nan ha un altro disegno in mente. Agatha ha qualcos'altro che lei vuole, oltre a suo marito. Perché ciò che le è accaduto tanti anni prima, in Irlanda, le ombre scure, i gravi segreti, i colpi bassi del fato che popolano il suo passato, non possono trovare riparazione, se non in qualcosa di molto più efferato e definitivo. 

Titolo: Il caso Agatha Christie
Autore: Nina De Gramont
Casa editrice: Neri Pozza
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 327

Per anni ho cercato un romanzo che mi restituisse le atmosfere alla Agatha Christie, quel particolare tipo di giallo ed ora...ho trovato quello che cercavo e anche di più. Quello che mi ha deliziata di questo libro è che da una parte riempie un vuoto, rispondendo ad un mio bisogno e dall'altro l'autrice crea qualcosa di totalmente originale e personale. La meraviglia è questa: abbiamo un perfetto omaggio ad Agatha Christie e al contempo un romanzo con una sua voce personale. Sin dalle prime pagine ho avuto la certezza che la trama si dipanasse in modo singolare e che l'autrice ne avesse il totale controllo, ma anche la capacità di tenerne nascosti gli sviluppi. Ogni appassionato lettore della Regina del giallo è a conoscenza dei famosi 11 giorni della sua scomparsa, sui quali non è mai stata fatta veramente luce. Dove venne ritrovata? In un hotel di una località termale dove si era registrata a nome dell'amante del marito! E cosa fece Agatha in quei giorni in cui giornali e l'intera popolazione inglese erano alla alla sua ricerca? Nessuno lo sa. Si parlò di un'amnesia della scrittrice dovuta al dolore provocato dalla morte della madre. Una spiegazione che non convince, una vicenda avvolta nel mistero.  Nina De Gramont sceglie di raccontarci questa storia da un punto di vista inedito: quello dell'amante del marito e futura signora Christie. Riusciamo ad entrare in sintonia con Nan (l'amante) perché in qualche modo intuiamo il suo passato di sofferenza e sappiamo che poi la Christie si risposerà, con maggior fortuna (per la cronaca con un famoso archeologo di ben 13 anni più giovane di lei, che rimarrà al suo fianco fino alla fine dei suoi giorni). Se la notissima autrice di gialli ha sofferto per la fine del suo matrimonio, ci rassicura essere a conoscenza del fatto che questo non ha compromesso la sua vena artistica e nemmeno la sua futura felicità. Si è trattato di una transizione, dolorosa, ma forse necessaria dalla quale Agatha uscirà vittoriosa. Nan invece ci racconta una storia diversa, intensa e plausibile, perfettamente  adattabile a quanto non è mai stato reso noto. Abbiamo la storia iniziale e sappiamo come finisce, ma all'interno si innesta  un giallo in perfetto stile Agatha Christie. Bisogna prestare attenzione ai dettagli, essere consapevoli che nulla viene narrato per caso. La soluzione è a portata di mano, ma le vicende di Nan ci distraggono perché ci commuovono, ci tolgono lucidità. Il risultato è duplice: delizia i seguaci della Regina e tiene alta l'attenzione anche di chi non ne ha mai letto una pagina. In questo ho ravvisato una grande maestria dell'autrice, tanto da chiedermi "Ma dove caspita sono gli altri cinque libri da lei scritti? Cosa aspettate a tradurli che io non vedo l'ora di leggerli?"

Il mio consiglio spassionato è di non perdere questa chicca. Una lettura arguta, con una trama talmente ben congegnata da restarne ammirati.









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