Lezioni di chimica - Bonnie Garmus

 

Trama: Elizabeth Zott è magnetica. Se entra in una stanza, state certi che non le staccherete gli occhi di dosso: perché è bella, e perché ha quel modo schietto di esprimere il proprio pensiero, che scende come una lama sulla superficie molle della morale comune. Siamo nel 1952, ed Elizabeth è una giovane chimica che lavora all'Hastings Research Institute in California, un ambiente ferocemente maschilista dove il suo innegabile talento viene per lo più messo a tacere, sabotato, o usato per il prestigio altrui. Malgrado le difficoltà, il coraggio di rivendicare diritti e successi non viene scalfito e spinge Elizabeth a perseverare. C'è solo un uomo che ammira la sua determinazione: è Calvin Evans, genio della chimica in odore di Nobel, con il quale nasce un sentimento puro in cui condivisione delle formule e attrazione fisica vanno di pari passo. Ma la vita, come la scienza, è soggetta a trasformazioni, e qualche anno dopo la tempra di Elizabeth, ora madre single, folgora un produttore televisivo che le affida la conduzione di Cena alle sei, un programma di cucina che nelle sue mani diventa un appuntamento quotidiano immancabile per il grande pubblico. Il suo approccio rivoluzionario ai fornelli, infarcito di digressioni scientifiche, non mira solo alla preparazione di stufati, ma anche ad aprire gli occhi all'universo femminile.


Titolo: Lezioni di chimica
Autore: Bonnie Garmus
Casa editrice: Rizzoli
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 454

Finalmente dopo una serie di libri dei quali faccio fatica a ricordare il titolo è arrivato Lezioni di chimica, preso su segnalazione di una libraia che seguo su Facebook (Margherita della Libreria Biblion) ed è stato subito amore. Si tratta di un romanzo che tratta tematiche attuali ed importanti con grande ironia e leggerezza. Ultimamente mi diverto a dire "che il femminismo scorre potente dentro di me" ed effettivamente più invecchio e più il femminismo scorre. Mauro, uno dei miei librai di fiducia, mi ha messa in guardia dagli -ismi, ma io penso che questo -ismo in particolare, sia un termine non compreso, bistrattato e pure male interpretato. Il femminismo è il movimento diretto a conquistare per la donna la parità dei diritti nei rapporti civili, economici, giuridici, politici e sociali rispetto all'uomo. Un desiderio più che legittimo che può essere condiviso anche dagli uomini. Sono decisamente stufa di certi atteggiamenti e modi di pensare radicati nella nostra società. Per esempio al lavoro sono costretta quotidianamente ad ascoltare di tutto e a volte mi ritrovo a pensare che solo la mascherina riesca a nascondere certe mie espressioni che vanno dal comico all'orripilato.  Ogni tanto vorrei alzarmi in piedi e brandendo il dizionario come un'arma urlare "Towanda!!!".  Perché non ho più pazienza, perché non posso credere che generazioni di venti anni più giovani di me ancora si fossilizzino su giochi da maschio e giochi da femmina, sul rosa e l'azzurro e altre assurdità simili.
Questo romanzo è stato un metaforico dizionario che ho lasciato cadere sui piedi di quel signore che mi ha detto serafico che come Associazione potevano garantire la pulizia della stanza e del bagno assegnato perché avevano anche due donne come associate! Uomini, sarà con lo scovolino del cesso, se serve, che faremo a pezzi questi pregiudizi e luoghi comuni che nel 2022 non sono più tollerabili. Siete avvertiti.
In Lezioni di chimica, ambientato negli anni '50 e ad inizio degli anni '60 il femminismo prende forma e ha una sua paladina nel meraviglioso personaggio di Elizabeth Zott, una donna al di fuori da qualsiasi schema: vulcanica, attraente, intelligente e completamente e totalmente dedita al suo interesse principale che è la chimica. Nella sua vita incontrerà una moltitudine di uomini mediocri e meno intelligenti di lei che cercheranno di possederla e di rubarle luce in campo professionale. E ci riusciranno, proprio in virtù di quel potere che conferiva loro la società del tempo! O forse ci riusciranno senza riportare una reale vittoria, perché donne come Elizabeth Zott sono in grado di cambiare il mondo, sono indomite e impossibili da piegare. Elizabeth si innamorerà di un genio della chimica in odore di Nobel, Calvin Evans e la loro sarà una storia tra pari, basata su attrazione e reciproco rispetto, comprensione e totale comunanza di interessi. Un legame speciale tra due persone eccezionali destinato a suscitare invidia e sospetto tra i colleghi di lavoro.
Tutto questo solo nella prima parte del libro perché in seguito Elizabeth, con passaggi che non vi svelo, sarà destinata a diventare la star di un programma televisivo, Cena alle sei, durante il quale lei parla di cucina attraverso la chimica e tra una ricetta e l'altra si sofferma anche su temi quali emancipazione, razzismo e giustizia sociale. 
In questa storia, a volte favola a volte commedia nera, trovano posto anche un cane speciale che comprende il linguaggio umano, una bimba super precoce ed adorabile, un'amica insperata, un prete senza fede e un'ironia senza fine. 
Di puntata in puntata, tra brownie e sformati, l'indimenticabile protagonista ci condurrà molto, molto in alto.

Ma la verità è che siamo responsabili di tutto quanto non va nel mondo, e abbiamo il potere di raddrizzare la rotta. 

Ogni volta che dubitate di voi stesse, ogni volta che avete paura, ricordate: il coraggio è alla base del cambiamento e il cambiamento è ciò a cui siamo chimicamente destinati. Perciò quando domani mattina vi alzerete, prendete questo impegno con voi stesse: basta trattenervi. Basta accettare supinamente l'idea che altri hanno di ciò che potete o non potete fare. E basta lasciarvi costringere entro categorie inutili e assurde come il sesso, la razza, lo status economico e la religione. Non permettete che i vostri talenti restino in letargo, signore mie. Progettate e costruite il vostro futuro.


Sono stata veramente fortunata ad imbattermi quasi per caso in questa lettura frizzante, acuta ed intelligente. Alcune scene esilaranti mi hanno fatto ripensare a Fannie Flagg, della quale ho percepito il lascito. 

Un libro da leggere, per ridere e riflettere.










Commenti

  1. L'ho comprato e l'ho iniziato, spinta dalla tua interessante recensione. Ho realizzato però che devo aspettare il momento giusto, perché il tema della differenza fra il trattamento di uomini e donne in campo scientifico mi fa così arrabbiare, che devo essere in uno stato d'animo più zen. A me è successo. Non sono una scienziata ma mi è capitato di parlare in incontri pubblici, assieme a uomini che avevano la mia stessa laurea, ma loro erano presentati come "il dottor x" p "il dottor y" mentre io ero presentata come "l'ape Paola" , Ape perché la mia cooperativa di chiamava L'Ape Giramondo. Grrrrrr.
    Quando lo leggo ti scrivo!

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    1. Ciao Paola, come ti capisco! Però ti assicuro che la protagonista, nonostante tutto, si prende delle belle soddisfazioni. Quanto sembrano vicini gli anni '60 vero? Ma non bisogna smettere di combattere, anche solo con l'ironia.

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  2. A me è piaciuto tantissimo... mi ha fatto arrabbiare, piangere, divertire, preoccupare persino! Amo i librio che scatenano cos' tante emozioni

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  3. Ho appena finito di leggere questo libro e devo dire che mi è piaciuto davvero tanto: bella storia, personaggi notevoli, tanta ironia ma anche tanta tristezza. Una cosa però non ho capito: perché Calvin odiava così tanto suo padre biologico? Grazie a chi mi vorrà rispondere.

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