La stagione fischiettante - Ivan Doig

 

Trama: La stagione fischiettante è il primo di tre romanzi che hanno fra i protagonisti Morrie Morgan. A narrare la vicenda è Paul Milliron che, a distanza di anni, evoca ricordi e sogni, a partire da quell’ottobre del 1909 quando il padre Oliver, contadino che ha perso la moglie ed è rimasto da solo con i tre figli, Paul, Damon e Toby, è attratto da un annuncio sul giornale: “Vedova cerca impiego come domestica. Non sa cucinare ma non morde”, e decide d’istinto che in casa c’è bisogno di un aiuto. Così un giorno alla porta si presenta Rose Llewellyn di Minneapolis, insieme allo strambo e colto fratello Morrie Morgan. Poco dopo, quando la maestra della piccola scuola del paese scappa con un predicatore itinerante, Morrie si ritroverà a sostituirla, rivelandosi presto un ottimo maestro per i ragazzi, la cui educazione fino ad allora aveva sofferto per il continuo viavai di insegnanti. Paul e gli altri bambini inizieranno a eccellere e a fiorire sotto la sua guida, mentre Rose diventerà un punto di riferimento imprescindibile in casa Milliron. Tutto andrebbe a gonfie vele, se non fosse che quella strana coppia di fratello e sorella nasconde un segreto…

Titolo: La stagione fischiettante
Autore: Ivan Doig
Casa editrice: Nutrimenti
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 374


Come prima cosa voglio ringraziare la casa editrice Nutrimenti per aver portato in Italia i libri di questo meraviglioso scrittore. Il mio universo di lettrice sarebbe incompleto senza i romanzi di Ivan Doig perché la sua scrittura unita alle storie che racconta mi sono entrate nel cuore e nell'immaginazione. Un po' come i libri di Haruf, ma con qualcosa di diverso che si sostanzia in quel sorriso che Doig riesce sempre a regalarmi, nonostante le vicende a volte tristi che i suoi libri narrano. Le sue sono ambientazioni profondamente americane e in questa storia ci porta nei primi anni del Novecento, nel Montana con i suoi spazi sconfinati. Paul (l'io narrante), Damon e Toby sono tre ragazzini che vivono soli con il padre dopo la prematura scomparsa della madre. Cercano di tirare avanti come possono, con pranzi sempre poco appetitosi messi insieme dal papà, le lezioni da seguire nella loro piccola scuola  pluriclasse, il conforto (per il corpo e lo spirito) dei pranzi domenicali dagli zii e le frasi e le manie dell'anziana ed arcigna zia Eunice. Sono quattro uomini (tre ragazzini e un uomo in realtà) che cercano di superare un grande dolore con dignità e spirito di adattamento ad una vita di duro lavoro in fattoria. Hanno un desiderio inespresso di trovare una figura femminile che dia loro un ordine, una direzione o anche solo un pasto gustoso e una routine quotidiana. Allora perché non rispondere allo strampalato annuncio di una governante che  "non sa cucinare, ma non morde"? Nella loro vita arriverà Rose insieme al fratello Morrie Morgan, due personaggi incredibili, che sfuggono ad ogni classificazione. Rose affascinante e puntigliosa nel riordino e nelle pulizie sembra si nutra di aria e non sa mettere in tavola un pasto, con grande disperazione costernazione di Paul, del padre e dei fratelli. Sarà lei con la sua operosità e il suo allegro fischiettare a ridare vita ad una casa sulla quale aleggia inespressa, ma persistente, la mancanza della mamma. Quanto a Morrie le sue scarse abilità di taglialegna all'inizio lo metteranno in una difficile posizione con zia Eunice, ma quando si libererà il posto di maestro nella scuola  saranno presto evidenti il suo vero talento e la sua originalità. Pagina dopo pagina nella storia emergono la scuola, l'importanza dell'istruzione, i destini tanto diversi di chi vuole apprendere e studiare e di chi frequenta solo perché deve, ma passa le ore a dormire sui libri. L'approccio di Morrie cambierà ogni cosa, riuscirà a motivare tutti gli alunni facendo intravedere ad ognuno di loro le grandi possibilità che lo studio offre. Morrie regalerà a questi ragazzi, e soprattutto a Paul, uno sguardo diverso sul mondo. Mi sembrava di essere con loro in questa piccola scuola, così come l'ho vista nei telefilm della Piccola casa nella prateria o in Anna dai capelli rossi, ma ho sentito anche qualcosa di più. Morrie mi ha affascinata per il suo dualismo: cosa si nasconde dietro a questo personaggio? Non è sufficiente terminare il libro per soddisfare il desiderio di conoscerlo meglio e infatti pare che questo sia il primo volume di una trilogia dedicata anche a lui.
Il romanzo ha un epilogo imprevisto, nel quale ai giovani protagonisti viene lasciato libero arbitrio e la possibilità di decidere un vero sviluppo anche per gli adulti. Una scelta che inizialmente mi ha sorpresa, ma che poi ho trovato in linea con quanto oramai ho compreso della poetica di questo scrittore. Il nitore della prosa regala al lettore un senso di apertura e di chiarezza e la certezza di essere al cospetto di un nuovo classico americano. Provo piacere a consigliarne la lettura a chi non lo conosce, mi pare di fargli un dono e al contempo non ho nessun timore al pensiero che possa non essere apprezzato nel modo che merita, se solo si fa il piccolo sforzo di lasciare che la storia si dispieghi e poi ti entri dentro. 









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