Come si fa a spiegare da soli a tre adulti che certe cose non si possono fraintendere? Come puoi fraintendere un bastone sulla tua testa? Cosa puoi fraintendere quando cancellano con la penna la tua faccia sulla foto di classe nel corridoio? Come puoi fraintenderli quando si tappano il naso e dicono che puzzi?
Qui gli adulti hanno fallito e da loro non possiamo aspettarci alcun aiuto. Ma questo è un libro speciale, Vincent è speciale perché con la fantasia sa crearsi un mondo diverso, fantastico, che lo protegge da questo dolore immenso che prova, a soli undici anni, ogni giorno a scuola. Ci sono un cavallino, uno scoiattolo, un coleottero e un verme che lo confortano e lo consigliano, gli tengono compagnia, loro lo "vedono" quando gli altri distolgono lo sguardo e fanno finta che tutto sia normale. Protagonisti visibili anche a noi perché la veste grafica di questo libro è originale, fuori dagli schemi con queste buffe illustrazioni che rappresentano i suoi amici immaginari che rendono meno cupa una trama emotivamente pesante. Vincent non ha paura di nulla se non delle cose serie come l'avvicinarsi del campo scuola dove teme che i suoi persecutori possano fargli veramente male e a lungo. I giorni che mancano a quella data temuta scandiscono un calendario dell'avvento del quale non vorresti aprire le caselle, mentre le pagine in verde sono estrapolate da un manuale di sopravvivenza che il piccolo protagonista legge e rilegge cercando di prepararsi al peggio.
In una situazione di sopravvivenza la cosa più importante è avere una volontà ferrea: ti arrendi o ti concentri su nuove possibilità? Se sei davvero in pericolo e non vedi più vie d'uscita...allora non ti rimane altra scelta che inviare un segnale d'allarme
Forse qualcuno riceverà questo segnale, forse un aiuto insperato arriverà a Vincent da una nuova e tostissima compagna di scuola, la Jas.
Nessuno dei compagni di scuola si interroga su quanto accade ad uno di loro, come se una netta divisione tra chi provoca e aggredisce e chi subisce ed incassa non sia che l'ordine naturale delle cose. Togliere al persecutore il suo bersaglio può significare spostare la sua attenzione su di te. Allora meglio chiudere gli occhi, pensando che in fondo quel Vincent sia strano, troppo differente da tutti gli altri e che non essendosi mimetizzato nella massa si è messo in evidenza e se l'è cercata. Quanto sono brutti gli "scherzi" di cui viene fatto oggetto, la violenza fisica alla quale viene sottoposto. Chissà quanti Vincent ci sono lì fuori nel mondo reale.
Questo ragazzino però ha una risorsa segreta: la sua fantasia, quattro veri amici immaginari, una baby sitter premurosa e un'amica che riconosce i suoi problemi e vuol aiutarlo a tirarsene fuori in modo molto originale. La Jas infatti porta Vincent dove andrebbe condotto con un giro largo, con una buona dose di anticonformismo.
Questo romanzo è rivolto ai ragazzi, ma forse ancor di più gli adulti, per aiutarli ad aprire gli occhi, a riconoscere i segni, ad individuare i tanti, troppi Dilan nascosti tra di noi con le loro battute fintamente simpatiche e i loro atteggiamenti nascostamente, ma fortemente pericolosi. I bulli sono solo dei poveracci il cui atteggiamento viene legittimato dalla nostra indifferenza.
Ringrazio Camelozampa per avermi spedito copia del libro: sapevo mi sarebbe piaciuto e non ha deluso le mie aspettative.
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