I cent'anni di Lenni e Margot di Marianne Cronin

Titolo: I cent'anni di Lenni e Margot • Autrice: Marianne Cronin • Traduttrice: Enrica Budetta • Editore: Mondadori • Data di pubblicazione: 21 settembre 2021 • N.pagine: 348 • Copertina rigida € 19,00 • Ebook € 9,99

TRAMA

La vita è breve. Nessuno lo sa meglio di Lenni Peterson che, a soli 17 anni, si trova nel reparto malati terminali al Princess Royal Hospital di Glasgow. Le corsie dell'ospedale non hanno molto da offrire a un'adolescente curiosa come lei ma Lenni, con il suo pigiama rosa e il supporto dell'Infermiera con i capelli color ciliegia, decide di andare alla ricerca delle risposte alle grandi domande sulla vita e sulla morte. È padre Arthur, il cappellano, che la ragazza importuna per prepararsi all'incontro con quello che le hanno detto chiamarsi "Padre Eterno". Ma quando al corso di arteterapia Lenni incontra Margot, una signora di 83 anni, ribelle e con un passato difficile, il mondo di entrambe cambia per sempre e la ragazza imparerà presto che non è solo quello che fai della tua vita a contare, ma anche con chi la condividi. Lenni si rende conto che sommando le loro età hanno vissuto cent'anni. Propone dunque a Margot di realizzare qualcosa che lascerà il segno: cento dipinti che immortalino le loro storie di crescita e di gioventù, di gioia e di amore perduto, di ricerca della persona che significa tutto. È grazie a questa impresa che le loro vite si intrecciano saldamente fino a diventare inseparabili. Nelle lunghe chiacchierate che precedono gli schizzi a carboncino, le due si raccontano segreti sepolti dal tempo e diventano indispensabili l'un l'altra. Il cuore di Margot, che è il motivo per cui la donna è in ospedale, si rivelerà ammaccato anche nello spirito e solo Lenni e una notte piena di stelle sapranno ripararlo. Lenni e Margot condividono il passato e la fine che si avvicina. Ma la loro vita non è ancora conclusa. Vivace, disarmante e colmo di tenerezza "I cent'anni di Lenni e Margot" è un romanzo che acconta di un'amicizia fuori dal comune e del segno indelebile che lasciamo nelle vite degli altri.


Lenni ha 17 anni e sta morendo. Questa consapevolezza e la difficoltà di accettare l'ineluttabilità di questa situazione l'hanno resa cinica, quando si approccia a chi tenta di portarle conforto diventa caustica, sia essa un'infermiera o un prete.

Non è facile pensare alla vita che potrebbe essere e non sarà, alle esperienze che non potrà mai fare, alle gioie e ai dolori che non potrà mai sperimentare, ma ancora più difficile è riconoscerlo negli occhi di chi ti guarda. 

Lenni conosce Margot, un'arzilla ottantatreenne, nei corridoi dell'ospedale che è diventato la sua casa, mentre sta rovistando dentro un sacco dell'immondizia con la testa completamente affondata dentro. Le basta uno sguardo per riconoscersi, per vedere quella che potrebbe diventare, se solo non dovesse morire presto. Ma il loro primo incontro sarà solo uno sguardo fugace, una speranza di potersi rincontrare. Le loro strade sono destinate a riunirsi in una sola, perché per un altro caso fortuito Lenni ritroverà Margot entrando nel momento sbagliato nella nuovissima sala d'arte dell'ospedale.

Da quel momento Lenni e Margot saranno una storia unica, lunga cent'anni, ossia la somma delle loro età. Quando Margot inizia a raccontare a Lenni episodi della sua vita, la ragazzina ha un'illuminazione: perché non immortalare i loro cento anni in altrettanti quadri, una sorta di eredità da lasciare a chi vorrà accoglierla. Inizia così il racconto alternato del percorso che le ha condotte fino a quella sala, a quell'incontro, una terapia contro il dolore e la tristezza, fatto di colori e sentimenti, per dire: "che sia lunga o corta, costellata di gioie o dolori, ogni vita contiene bellezza e merita di essere celebrata".

Attraverso i loro racconti conosceremo una ragazzina con una madre troppo fragile e un padre troppo poco coraggioso, accoglieremo il dolore di una donna che si porta un peso nel cuore da più di sessant'anni, vedremo la devastazione che gli orrori di una guerra possono causare nella mente di chi l'ha vissuta, vivremo il dolore della perdita e di un amore troppo difficile da poter essere accolto e vissuto pienamente, assisteremo agli intrecci che la vita tesse, dove la stagista che ha dato il via al laboratorio d'arte, l'ancora di salvezza per le protagoniste, tornerà in una veste diversa, a dimostrazione che il bene fatto in qualche modo ritorna sempre.

I cent'anni di Lenni e Margot è un racconto a tratti triste e malinconico, che sul finale mi ha fatto versare lacrime su lacrime, come può naturalmente essere un libro che racconta il fine vita, ma è soprattutto una storia di buoni sentimenti, un inno alla vita e ai suoi momenti, belli o brutti che siano, che contribuiscono a formarci, a definirci come persone, perché in fondo ognuno di noi è anche il frutto delle esperienze vissute. Margot e Lenni si regalano a vicenda attraverso i loro racconti e le loro condivisioni, consegnando contemporaneamente a noi una lettura illuminata di quello che siamo, facendoci riflettere su come le nostre esperienze ci hanno resi quello che siamo. 

Una volta di più è arrivato forte e chiaro il messaggio "Godetevi ogni attimo come se fosse l'ultimo e quando siete felici, fateci caso"

Ringrazio la Casa Editrice per la copia





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