Cuore di lupo - Becky Sharp

Titolo: Cuore di lupo • Autrice: Becky Sharp • Editore: Mondadori • Data di pubblicazione: 29 giugno 2021 • N.pagine: 360 • Copertina flessibile € 18,00 • Ebook € 9,99

TRAMA

È una pace di cristallo quella che avvolge Torvez, il paesino arroccato sulla montagna a picco sopra il lago. Una pace da brividi, pensa Ophélie. Ha seguito Pierre, rassegnata a trascorrere un anno nel luogo in cui è cresciuto prima di diventare uno stimato accademico e trasferirsi a Parigi. Ma a Torvez le maschere cadono in fretta: come per riflesso, quel reticolo di vicoli segreti inizia a generare tensione anche nel loro collaudato matrimonio. E poi accade l'impensabile: una notte Gerda, la ragazza della malga, si presenta nel giardino di Ophélie del tutto fuori di senno e con le mani imbrattate di sangue. Poco dopo la polizia trova sua madre barbaramente uccisa, secondo un rituale che rievoca la leggenda dell'Uomo Selvatico, il mostro spaventoso e mitologico che abita la tradizione di quei luoghi. D'istinto, Ophélie decide di farsi paladina dell'innocenza della ragazza. Insieme a un improvvisato detective è determinata a scoprire la verità, suscitando la reticenza, i sospetti e la contrarietà di Pierre e della sua strana cerchia di amici. Via via che si addentra nel mistero, l'ombra del mostro sembra attrarla a sé: è lei che lo cerca o lui la sta trovando? E perché, sotto sotto, sente di comprenderlo? Un passato silenzioso ha voglia di urlare la sua verità allontanandola sempre più da chi dovrebbe proteggerla.
Non mi faccio viva da un po' su questi schermi, complice una serie di vicissitudini che mi hanno impegnato le giornate e tolto un po' di entusiasmo, ma torno con grande piacere per parlarvi di un libro che mi ha tenuto buonissima compagnia, coinvolgendomi e tenendomi ancorata alle sue pagine, nonostante il tempo che potevo dedicargli fosse veramente poco. 

Becky Sharp, pseudonimo dietro il quale si nasconde un'autrice misteriosa e molto talentuosa, dopo averci regalato un personaggio meraviglioso come Penelope Poirot e le sue strampalate indagini, spoglia la sua scrittura dell'ironia e della verve che la caratterizzavano per far immergere i suoi lettori nell'animo nero delle tradizioni e delle superstizioni popolari.

In questo romanzo dalle tinte decisamente cupe, la protagonista è Ophelie, francesina un po' bohémienne che scarica le tensioni soffiando bolle di sapone e annota i suoi pensieri con schizzi e disegni su un quaderno che si porta sempre dietro, sposata a Pierre, accademico tutto di un pezzo di origini italiane.
Quando lui decide di tornare a Torvez, il suo paese natale, per condurre alcuni studi nell'isolamento dei boschi che lo hanno visto crescere, Ophelie lo segue un po' a malincuore.
Torvez mantiene le sue premesse, mostrandosi fin da subito un luogo tutt'altro che accogliente
"Un posto abitato da quattro morti viventi che, se lo sentiva, la osservavano da dietro le persiane socchiuse come un fenomeno da baraccone."
Ma non sarà la noia a farle da compagna, come credeva, bensì un senso crescente di angoscia e mistero, a partire dalla trasformazione di Pierre, qui tornato Piero, che nella sua dimensione familiare mostrerà un lato sconosciuto e sgradevole.
Una rimpatriata con gli amici d'infanzia fungerà da miccia ad una polveriera fatta di segreti inconfessabili, che uniscono la compagnia di ragazzi a filo doppio. Sussurri, mezze verità, sguardi sfuggenti, una complicità fatta di rancori e risentimenti, più che di nostalgia, in un equilibrio pericolosamente fragile.

Al paesino di Torvez, nelle cui strade non risuonano risa di bimbi perché non se ne vede nemmeno uno, una leggenda grava come una maledizione: quella dell'Uomo Selvatico, che pare uccida barbaramente le sue vittime, facendole poi a pezzi e inchiodandone le mani alla porta di casa.
Una leggenda che prende forma quando la donna che conduce la malga viene ritrovata uccisa e smembrata e le sue mani inchiodate alla porta.

Ophelie è decisa ad andare fino in fondo, con la complicità di Claudio, un giovanissimo e inesperto reporter, e a svelare il mistero che sembra nascondersi nel passato di Piero e dei suoi amici: un prete esorcista ritornato proprio ora al paese, casalinghe frustrate, bottegai repressi, imprenditori costretti in una vita che non avrebbero voluto, un gruppetto decisamente variegato e unito dalla necessità di difendere a tutti i costi una reputazione faticosamente conquistata.

Versi misteriosi incisi sul tronco di un albero, una tomba (vera? simbolica?) intitolata a un fauno sfortunato, piccoli porcospini in ceramica nascosti in vari luoghi, un viaggio dentro il lato oscuro dell'animo umano: tutto questo è racchiuso tra le pagine di un romanzo scritto veramente bene, con dei personaggi perfettamente caratterizzati, che vi catturerà e non vi lascerà più andare, fino a che non avrete girato, amaramente l'ultima pagina.
Una lettura perfetta da portare in vacanza, non fatevela sfuggire, anche se in vacanza ci siete già stati o non ci andrete proprio.

Ringrazio la Casa Editrice per avermi fornito la copia





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