La casa di Fripp Island - Rebecca Kauffman


 Trama: Fripp Island: un’isoletta esclusiva sulle coste della Carolina del Sud, collegata alla terraferma da un ponte e circondata dalle maree. Qui, in una casa di lusso accanto alla spiaggia, convergono per una breve vacanza i destini di due famiglie: Scott e Lisa Daly, con le figlie Rae e Kimmy, e i loro ospiti John e Poppy Ford, con il figlio maggiore Ryan e la figlia Alex. Lisa e Poppy sono amiche d’infanzia, ma la distanza e le differenze di classe – i Daly sono altoborghesi e vagamente snob, mentre i Ford appartengono a una working class impoverita quanto orgogliosa – le hanno allontanate negli anni; la vacanza insieme è l’occasione per ricucire un rapporto fatto di lealtà femminile e vera amicizia. Man mano che si disvelano i piccoli segreti delle due coppie e quelli dei loro figli adolescenti, sospesi tra l’infanzia innocente e le prime trasgressioni della vita, le pulsioni erotiche e la ricerca di un’identità, la vacanza assume però toni sempre più tesi e misteriosi. A complicare le cose c’è la presenza sull’isola di un uomo segnalato come possibile aggressore sessuale. Per uno dei protagonisti, il mare di Fripp Island segnerà il confine tra la vita e la morte.

 

Di questo libro avevo sentito parlar bene, veniva presentato come il libro da portare in vacanza, il thriller dell'estate! Sono subito andata in libreria a comprarlo e l'ho letto d'un fiato. A caldo, ma pure a freddo perché è trascorsa una settimana da quando l'ho terminato, posso dire che non mi ha particolarmente soddisfatta pur essendo gobibilissimo e a tratti intrigante. 

Avere due famiglie di diversa estrazione sociale in vacanza insieme è una situazione narrativa tipica per l'innesco di conflitti generazionali, politici e soprattutto sociali. Tutte le promesse del genere vengono mantenute e il lettore smaliziato di thriller naviga in acque agitare, ma al contempo conosciute. Il tocco di classe che rende l'evolversi della trama più coinvolgente è quella voce all'inizio, la voce del morto, della quale non si conosce l'identità. Quello che è certo è che dalla vacanza ritornerà una persona in meno.

I due nuclei familiari sono composti da madre e padre e due figlie e  madre a padre e un figlio e una figlia e non guasta per nulla che la coppia meno abbiente sia anche la più affiatata e i figli più "simpatici", mentre l'arricchito di turno si contraddistingua per antipatia, così come la bella moglie appaia annoiata e trascurata, forse tradita.  Poi ci sono tanti altri ingredienti, tipo bravi ragazzi solo all'apparenza, adolescenti in preda a tempeste ormonali, vicini di casa con un passato discutibile e la fedina penale sporca ecc. La trama si sviluppa in un crescendo di tensione e noi lettori siamo attenti a tutto, vigili per cogliere l'identità della vittima.

Alla fine l'omicidio puntuale arriva, diverso da come ce lo aspettavamo eppure manca qualcosa, ma non saprei definire cosa. Saranno due protagonisti che si perdono nel nulla e su di loro il sipario cala senza spiegazioni, oppure quella cronaca del post tragedia che immerge tutto in una nebbia lattiginosa di rimpianto che per qualcuno è pure rinascita.

Insomma il libro è scorrevole, avvincente e non scontato, forse solo un po'... incompleto. Per il grande thriller dell'estate c'è ancora da cercare. Forse più probabilmente dovrei spostarmi a nord, ma non vorrei che la mia scelta cadesse  nuovamente su Nesser. Vorrei scoprire qualcosa di nuovo. Consigli? 


P.S.: Ringrazio la mia socia Stefi per la foto.






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