David Copperfield - Charles Dickens

 

Trama: «Di tutti i miei libri» confessò Charles Dickens «amo soprattutto "David Copperfield". Nessuno potrà mai, leggendola, credere in questa narrazione più di quanto non vi abbia creduto io mentre la scrivevo.» E in effetti ben pochi scrittori hanno saputo catturare in modo più efficace le emozioni dell'infanzia e la sorpresa, la magia e il terrore del mondo quali li vedono gli occhi di un bambino. In realtà le avventurose esperienze di David Copperfield adombrano le vicende che hanno contrassegnato la vita dell'autore, che tuttavia riesce ad andare ben oltre il banale autobiografismo. In questo suo meraviglioso affresco, insieme realistico e visionario, in cui i malvagi vengono sbeffeggiati e i buoni sono chiamati a una paradossale rivincita, Dickens descrive infatti con rara incisività tutta una galleria di personaggi raccolti attorno alla figura del giovane protagonista, sino a formare una delle "commedie umane" più lette di ogni tempo. Il favore con il quale il romanzo fu accolto fin dal suo primo apparire, nel 1850, non è mai venuto meno.

Titolo: David Copperfield    
Autore: Charles Dickens
Casa editrice: Bur
Anno pubblicazione (di questa edizione eh!): 2020
Pagine: 1006






Avvertenza. Non si tratta di una recensione, piuttosto di una dichiarazione d'amore nei confronti di uno dei libri più belli della letteratura di tutti i tempi e al tempo stesso è un accorato appello a riscoprirlo o a scoprirlo, nel caso non lo abbiate mai incontrato lungo il vostro cammino di lettori.
Ogni giorno vengono pubblicati non so quanti libri, alcuni belli, altri trascurabili e altri ancora francamente brutti. E' un dato di fatto: siamo sommersi dai libri e molti sono destinati a non superare la prova del tempo. David Copperfield no, ci sarà sempre ... e io ogni tanto sento il bisogno di tornare alle mie origini,  a quelle letterarie perlomeno. Charles Dickens è stato per me un autore imprescindibile. Recentemente, anche se non ve ne ho parlato, ho letto un libro particolare, La ragazza con la colomba di Sally Bayley e proprio questo romanzo mi ha riportata a lui. Non ve ne ho parlato perché mi è sembrata una lettura adatta ad un pubblico ristretto, che conosce molto bene i romanzi cari alla protagonista, ossia la serie di Agatha Christie con Miss Marple, Jane Eyre...e David Copperfield naturalmente. Conoscerli non solo per averli letti, ma in un certo senso anche per averli  interiorizzati e amati fino a sentirne i personaggi più veri del vero nella vita di tutti i giorni. E' un gioco che noi lettori conosciamo bene, particolarmente se abbiamo una propensione alla fantasticheria e a tenere lontani i problemi contingenti rifugiandoci in certi temi, situazioni e ambientazioni. Quello della Bayley è un memoir e lei ha superato certe tempeste della vita tenendosi accanto Jane (Eyre), Peggotty e Miss Marple.
Mi è presa allora una gran nostalgia e all'improvviso volevo aprire una porticina spazio temporale e tornare da David Copperfield, alla mia lettura nel periodo dell'università, alla rilettura di quando avevo appena iniziato a lavorare. In fin dei conti questo libro mi riportava sia al 1800 di Dickens che alla mia giovinezza. Quindi ora, nella mia maturità, mi sono regalata per la terza volta questo incanto e una rilettura, soprattutto se fatta in compagnia di un autore immenso, è una traversata tranquilla, perché ne conosci le tappe, ma ugualmente sorprendente perché ti stupisci della bellezza non solo della storia, ma delle frasi, delle situazioni, dei personaggi e di quanto Dickens sia in grado di andare a fondo, nelle profondità dell'animo umano. Ci sono dei periodi lunghi, che vanno letti due volte e poi resti lì, con un sorriso che ti aleggia sul volto e ti dici è esattamente così e me lo sa spiegare lui dal 1800 meglio di quanto potrei farlo io adesso. 
Si tratta di un autore in questo aspetto sorprendentemente moderno, attuale. Ecco il potere di un classico: una volta, adesso, fra 1000 anni. Non citiamo la cancel culture ecc, per me sono baggianate. Certi aspetti o idee le ascrivo al tempo in cui il libro fu scritto, altre invece trascendono. Come femminista dovrei contestare la piccola Dora? Mi è ancora più cara, invece, come non posso che amare l'originalissima zia di David che per il disappunto di non avere una nipote femmina picchia il dottore con il suo cappellino! Così di quel tratto più apertamente moraleggiante ed edificante di Dickens, poco mi interessa, mi interessa invece il resto. Il resto è tutto.
Non posso riassumervi la storia, si tratta di un romanzo di formazione di oltre 1000 pagine, ma se deciderete di leggerlo entrerete nella MERAVIGLIA. La madre di David, Peggotty, il signor Dick che scrive le sue preoccupazioni in pagine con le quali costruisce aquiloni per farle volare in alto, Mr Micawber, la dolce Emily, la giudiziosa Agnes, il viscido Uriah. Personaggi unici. Protagonisti e cooprimari vividi, indimenticabili per come l'autore li tratteggia e infine David naturalmente, con la sua crescita attraverso mille errori e sfortune. Vorrei trovare un lettore appassionato quanto me per ridere  insieme nel palleggiarci le citazioni tratte dal libro, la frase che pronuncia Dora quando non le tornano i conti, quella di Mrs Micawber che mai lascerà il marito e mettermi a strillare in mezzo ad un discorso "Janet, gli asini!" ed essere perfettamente compresa. Riflettendoci libri di tale portata più di altri mettono in risalto una delle poche amarezze della vita del lettore: la difficoltà nel trovare qualcuno con cui condividere. Per fortuna la bellezza di alcuni romanzi è tale che ti ricompensa anche di questa "solitudine" e come succede alla Bayley, alcuni pensieri li confidi direttamente ai personaggi.
 
Non è stata una recensione, me ne guarderei bene, ma solo un invito a rallentare e a leggere Mr Charles Dickens partendo proprio dal suo romanzo più noto. Poi mandatemi un messaggio con scritto "Barkis è disponibile". Io capirò ;-)




Commenti

  1. Ciao, ho letto questo romanzo tantissimi anni fa: avevo 10 anni ed ero a casa da scuola per l'influenza e ricordo che mi era piaciuto un sacco! All'epoca avevo letto un'edizione ridotta, ma ora mi piacerebbe riprenderlo e rileggerlo integralmente :-)

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    1. Io quando avevo l'influenza leggevo sempre Heidi! Bello tu ne abbia un ricordo di questo tipo e penso che la rilettura potrebbe essere un'esperienza altrettanto piacevole.

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