Sono autistica. E' qualcosa che sei, non qualcosa che hai.
La famiglia di Addie, la protagonista di questo romanzo, è composta da madre, padre e dalle due sorelle più grandi, le gemelle Nina e Keedie. Keedie come Addie è autistica, ma dopo un periodo difficile alle superiori ora studia all'università e in un certo senso ha imparato a controllare gli aspetti più evidenti della sua condizione. Addie invece no, non è ancora in grado di esercitare questo tipo di controllo su se stessa, ma nella sorella ha una guida che le spiega tutto, che le dice perché la sua calligrafia è brutta o perché i rumori forti e i colori vivaci mandano in tilt la sua mente. Sarà la stessa Addie a spiegare al lettore un comportamento proprio delle persone autistiche
L'autostimolazione è una cosa che faccio quando sono sovraccarica. Le mie mani si agitano e sfarfallano, i miei arti diventano irrequieti. A volte sento il bisogno di darmi una pacca sulla nuca. Ci può essere un' autostimolazione buona e una cattiva, ma il più delle volte lo devo nascondere. Il mascheramento è quando dobbiamo spacciarci per persone neurotipiche, per qualcuno che non è come noi
Forse per qualcuno questa spiegazione sarà ovvia, ma per me è stata interessante. Penso che per rapportarsi con le persone, tutte le persone, sia fondamentale conoscerle e soprattutto avere il desiderio di farlo, comprenderne i modi di fare, per non ferirle poi con considerazioni o azioni inopportune. In particolare sono convinta che chi scegli di insegnare dovrebbe come minimo essere una persona dotata di empatia e sempre correttamente formata. Invece. E se il bullo di una storia (e peggio nella vita) fosse proprio l'insegnante? Sembra impossibile e inaccettabile, ma è purtroppo verosimile.
Ad esempio per la protagonista di questo romanzo è complicato affrontare ogni giornata, soprattutto da quando la sua nuova insegnante, Mrs Murphy, sembra credere che alcuni suoi comportamenti siano voluti e la riprende con disprezzo davanti a tutta la classe, di fronte alla sua ex amica Jenna che ora le preferisce Emily, una compagna veramente antipatica. Sono episodi che fanno male per l'evidente ingiustizia che manifestano. Più avanti nella narrazione veniamo a sapere che Mrs Murphy è stata anche l'insegnante di Keedie e che le due avevano hanno avuto un rapporto contrastato. Quando ha sofferto Keedie a causa della stessa insegnante che ora rende la vita difficile anche alla sua sorellina? Non ci sarà dietro anche un desiderio di vendetta e di rivalsa?
Durante una lezione di Mrs Murphy l'intera classe apprende che a Juniper, nel paesino della Scozia Settentrionale nel quale vivono, nel passato diverse donne furono torturate e condannate a morte in quanto ritenute streghe. Addie ne è sconvolta: donne messe sotto accusa per la loro "diversità", la stessa che lei vive ogni giorno? Per lei diventa fondamentale convincere i suoi concittadini a far costruire un memoriale dedicato a queste donne, per fare ammenda e per ricordarle. Al suo fianco, oltre a Keedie e alla sua famiglia si schiererà anche Audrey, una nuova amica appena trasferitasi da Londra. La sua prima amica interessata a capire cosa significhi essere autistici. Proprio la prima, perché Addie riflettendo sulla sua amicizia con Jenna si renderà conto che l'argomento non era mai stato affrontato.
L'importante obiettivo che si è prefissa regalerà ad Addie una nuova consapevolezza ed anche un modo per entrare veramente in contatto con le altre persone, non mettendo la maschera che Keedie faticosamente porta, ma facendola cadere. Mostrandosi agli altri per quello che lei è.
Non mi spingo oltre nell'analizzare la trama, ma sottolineo che la forza e la determinazione di questa ragazzina fanno sia che sia impossibile non affezionarsi a lei. Questo è un libro di valore, con un messaggio tanto semplice quanto profondo e paradossalmente difficile da mettere in pratica:
Quando incontriamo qualcuno e pensiamo immediatamente che sia strano o diverso, dovremmo magari cercare di essere gentili.
Semplicemente.
Ringrazio l'editore per avermi fornito la copia cartacea.
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