Gli occhi dell'assassino - Hakan Nesser

 

Trama: Tarda estate del 1995. Leon Berger lascia Stoccolma per andare a K., piccola cittadina spersa nel vasto Nord della Svezia. Sette mesi prima la sua esistenza è stata sconvolta dalla morte della moglie e della figlia in un incidente, e ora Leon ha deciso di provare a lasciarsi alle spalle la tragedia cambiando vita. Al ginnasio di K. prenderà  il posto, rimasto vacante, del professor Kallmann, un insegnante carismatico secondo gli studenti ed eccentrico secondo gli altri insegnanti, morto verso la fine del precedente anno scolastico in circostanze poco chiare. A scuola soffiano anche venti preoccupanti: episodi di razzismo, minacce a docenti e allievi, una tensione sotterranea vicina al punto di rottura. E' proprio Leon a incrinare questa calma apparente, trovando per caso i diari del defunto professor Kallmann, una serie di quaderni scritti di suo pugno, in cui fatti del passato sembrano illuminare di una luce sinistra l'oggi: Kallmann era infatti certo che a K. vivesse un assassino rimasto impunito. Ne era certo perché, a suo dire, lui era in grado di scrutare l'anima delle persone, in particolare di chi si era macchiato di un crimine. Per questo motivo non guardava mai nessuno negli occhi... Spinto dalla curiosità  Leon Berger, insieme a due colleghi, comincia a studiare i diari, enigmatici e inquietanti, nel tentativo di scoprire se nella storia di K. ci sia davvero un omicidio irrisolto o, forse, più di uno.

Titolo: Gli occhi dell'assassino - Autore: Hakan Nesser - Casa editrice: Guanda - Anno pubblicazione: 2020 - Pagine: 523
Penso che per un amante del genere giallo e noir Nesser sia un autore imprescindibile per la grande eleganza di scrittura, ma soprattutto per la sua capacità di indagare l'animo umano, in tutti i suoi aspetti. Nesser è un regista sapiente, esperto, traccia dei sentieri che sembrano perdersi, portare da un'altra parte, ma che invece poi convergono per accompagnarti esattamente dove lui voleva, in una zona grigia e paurosa del nostro essere, dove credi di aver trovato l'assassino e invece ti stai guardando allo specchio. A volte dietro quel riflesso c'è della crudeltà, a volte il semplice caso e a volte l'orrore di essere stato un qualche modo partecipe, tuo malgrado, di un atto deprecabile, orribile. 
Come ho scritto sopra, l'autore sa partire da lontano e se sei un lettore adrenalinico, che rincorre i colpi di scena, non è il tipo di lettura che ti possa affascinare. Nesser ti seduce, ti conduce in un ballo, lento, sinuoso, avviluppante e senza moralismi ci mostra questa nostra società, nei suoi tratti più umani e teneri, quanto in quelli miseri e violenti, spietati. Questo romanzo è scritto benissimo, ogni sera tornare tra le sue pagine era un piacere che dava un senso alla giornata trascorsa. Non lo nego, la mia fascinazione per l'autore è totale: è l'amante esperto che sa, ma che ancora ti stupisce.
Quattro voci narranti, le pagine di un diario e una vicenda che si colloca nel passato: in mezzo a questo devi scoprire il punto di contatto, l'innesco degli eventi delittuosi. L'ambientazione è la Svezia degli anni '90 con forti rigurgiti di neonazismo. Una storia ambientata in un passato non lontano, ma ugualmente attuale: la caccia allo straniero, l'additare il diverso, il ritorno di un certo modo di pensare che dopo la Seconda Guerra Mondiale sembrava solo un (brutto) ricordo. Nessuno si sente al sicuro, nemmeno in questo Stato pur così progressista ed equo, almeno per i nostri canoni.
Tutte le voci che ci raccontano la storia sono credibili, umane e interessanti, i loro punti di vista condivisibili, eppure qualcosa non torna. Stona. 
Nel finale, in una sorta di confronto in cui tutti sono presenti, come nella miglior tradizione del giallo, il colpo di scena senza colpo di scena lascia sconcertati, perché resta quella punta di sorpresa, seguita da una scossa di inquietudine. La morte è sempre così presente, così quotidiana e paurosamente vicina. Senza clamori, se non per chi muore.








 

 

Commenti

  1. Ultimamente sono molto affascinato da Guanda, editore che conosco poco. Metto in lista anche questo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guanda pubblica libri bellissimi! Anche Hornby mi sembra. Ciaooo

      Elimina

Posta un commento