La stagione del fango - Antonio Fusco


 Titolo: La stagione del fango • Autore: Antonio Fusco • Editore: Giunti • N.pagine: 240 • Data di pubblicazione: 7 ottobre 2020 • Copertina flessibile € 16,00 • Ebook € 10,99

TRAMA

È l'ennesima notte travagliata per il commissario Casabona, in ferie da una decina di giorni nella sua casa sulle colline di Valdenza: da quando la moglie Francesca lo ha lasciato, il sonno stenta ad arrivare e solo con qualche bicchiere di rhum riesce ad annegare l'insonnia. Ma alle sei del mattino il suono del campanello lo risveglia brutalmente. Chi può essere a quell'ora? Di certo il commissario non immagina che di lì a poco irromperanno gli agenti della sua squadra insieme a Mauro Crisanti, che dirige la Criminalpol di Firenze. Con un mandato di perquisizione. Come è possibile? Di cosa è sospettato? Un'occhiata furtiva al verbale gli rivela la più infamante delle accuse: omicidio. È il momento di agire: così, mentre gli agenti perlustrano le altre stanze, Casabona si cala dalla finestra della camera prima che possano arrestarlo. Quando apprende che la vittima è il dottor Marco Romoli, l'uomo che gli ha portato via l'amore di sua moglie, diventa evidente che qualcuno sta cercando di incastrarlo. Inizia così una fuga rocambolesca per salvare se stesso e il suo onore, che lo porterà fino a Napoli, dove un vecchio boss lo metterà sulle tracce di una fitta rete di rapporti con la camorra. Ma può davvero fidarsi delle sue rivelazioni? E c'è ancora qualcuno dalla sua parte tra gli uomini della sua squadra? Per ottenere di nuovo la libertà dovrà attraversare lande desolate, popolate da maschere e falsi amici, e sarà costretto a smontare, pezzo per pezzo, la macchina del fango che si è messa in moto e che vuole stritolarlo, fino ad arrivare al grande puparo che vi si nasconde dietro.

Il commissario Casabona torna oggi in libreria, in un periodo non semplice della sua vita: la moglie lo ha lasciato dopo essersi innamorata del suo oncologo e lui si ritrova a dover fare i conti con se stesso e con la vita che ha condotto fino a quel momento. 
L'unico punto fermo è rimasto il suo lavoro, la "famiglia" composta dai colleghi, ma anche quello che considerava un angolo di serenità si trasforma in un incubo quando suonano alla sua porta all'alba. Casabona sa che quando succede non è mai per una buona notizia
"Il bene non è mai urgente. Può aspettare."
Infatti scopre che sulla sua testa pesa un'accusa pesantissima, omicidio, e la vittima è proprio l'oncologo per il quale la moglie lo ha lasciato.

Inizia così uno dei momenti più bui della sua vita, si ritrova solo, forzatamente isolato dai suoi affetti, senza un sostegno morale né materiale, a dover scoprire chi lo vuole fuori dai giochi. A chi avrà pestato i piedi? 
Dopo un iniziale momento di smarrimento Casabona recupererà quel po' di lucidità necessaria a valutare di chi si possa ancora fidare e in che direzione muoversi per scoprire chi e cosa si nasconda dietro a una macchinazione tanto infamante. Un passo alla volta, un tassello alla volta, il nostro commissario si ritroverà inevitabilmente a fare i conti con le relazioni intessute fino a quel momento, riflettendo sulla solidità dei rapporti costruiti, sulla genuinità dei sentimenti e sulle sue responsabilità in ogni aspetto della sua vita.
"Chi va via ci cambia irrimediabilmente. Staccandosi, porta con sé un pezzo di noi, rimasto impigliato nel mondo che è stato. In un passato comune che non è più possibile separare, anche se a volte ci si illude di poterlo fare, semplicemente rinnegandolo. Non si può tornare indietro nel tempo a ciò che siamo stati e amare allo stesso modo. Ogni amore è una melodia nuova, anche se suonata con le stesse note. Ci piaccia o no."
Con questo romanzo Antonio Fusco porta il lettore a una riflessione, amara, sul sistema dei pentiti di mafia, sul potere che viene dato alle loro parole e ai vantaggi che vengono loro concessi in relazione a confessioni a volte non completamente veritiere, che talora coinvolgono persone estranee ai fatti, condannandole a vivere un incubo dal quale spesso non hanno modo di risvegliarsi. Nella postfazione cita uno degli esempi più eclatanti della storia italiana, Enzo Tortora, una vergogna che purtroppo si perpetua, uno strumento in mano a gente senza scrupoli che lo usa a proprio (doppio) vantaggio.

Un romanzo, questo, nel quale non ho notato una particolare evoluzione, né nel personaggio, né nella scrittura, cosa che mi ha impedito di gustare a pieno la lettura, anche se probabilmente l'autore ha voluto focalizzare l'attenzione sul tema, togliendo ogni elemento che potesse sminuirne l'importanza. 
Una chicca che ho molto gradito è stata la "comparsata" del giornalista di nera Carlo Alberto Marchi, protagonista dei romanzi di Gigi Paoli, un "easter egg" particolarmente apprezzato.

Un romanzo consigliato a chi abbia già letto le precedenti avventure del commissario Casabona e a chi voglia affrontare una lettura di denuncia vista dal di dentro, da chi certi meccanismi li conosce molto bene, essendo l'autore il capo della Squadra Mobile della questura di Pistoia.

Ringrazio l'ufficio stampa per avermi fornito il file del romanzo.




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