La casa dei Gunner - Rebecca Kauffman




 
Titolo: La casa dei Gunner • Autore: Rebecca Kauffman • Traduttore: Alice Casarini • Editore: BigSur • N.pagine: 304 • Data di pubblicazione: 11 giugno 2020 • Copertina flessibile € 17,50 • Ebook € 9,99

TRAMA
Alice, Jimmy, Lynn, Mikey, Sam e Sally: da bambini erano inseparabili. Avevano trovato scampo alla solitudine e alla noia di una periferia depressa nel nord dello stato di New York - e spesso da difficili situazioni familiari - prendendo possesso di una casa abbandonata e facendone il quartier generale delle loro avventure. A sedici anni, però, di colpo e senza spiegazioni, Sally ha tagliato i ponti col resto del gruppo, che di lì a poco si è sfaldato. Più di dieci anni dopo, gli altri cinque amici si ritrovano proprio al funerale di Sally, a interrogarsi sul motivo del suo suicidio, a fare i conti con i segreti del passato, a riannodare i fili dell'affetto fortissimo che ancora li unisce, al di là delle differenze di indole e della propria storia personale.
"C'erano una volta sei grandi amici. Erano tutti diversi, ma insieme si trovavano benissimo. Uno di loro amava i numeri e le soluzioni. Una amava la musica e desiderava che il mondo fosse più bello. Un'altra era una leader senza paura che voleva proteggere tutti quanti. Uno di loro voleva sempre far ridere tutti. Uno era gentile e insegnava agli altri a volersi bene. L'ultima era... un mistero. I sei avevano bisogno gli uni degli altri. Erano fatti gli uni per gli altri."

Questa non è la storia di sei persone, ma di un'entità composta da sei "pezzi" complementari, ognuno  indispensabile, insostituibile. Il loro ritrovo è in una casa abbandonata, i cui ultimi abitanti - mai visti in tutta la loro vita - erano la famiglia Gunner, nome ancora presente sulla cassetta della posta; una famiglia fantasma, come fantasmi sono i Gunner in mezzo alla loro comunità.

Accomunati da storie familiari difficili, desiderosi di trovare il loro posto nel mondo, traevano forza l'uno dall'altro, riconoscendosi negli occhi degli altri, sentendosi compresi senza bisogno di raccontarsi. Insieme erano l'incarnazione di quello stato di grazia che viene definito con il termine "amicizia".  
Quando da bambini si trasformeranno in adolescenti qualcosa interviene a rompere un equilibrio che pareva indistruttibile: Sally si allontana improvvisamente da loro, non li cerca più e non vuole essere cercata.

La vita poi prende il sopravvento e i Gunner smettono di essere un'entità, ritornano ad essere dei pezzi singoli, isolati, che in qualche modo si reggono in piedi da soli.
È Mickey a sentire il bisogno di mantenere un filo teso tra di loro e lo fa mandando delle mail ai Gunner che sono andati a vivere altrove, tenendoli informati su quello che succede nel loro angolo sperduto nella periferia americana. 

Sarà il suicidio di Sally a riunire i Gunner: in occasione del funerale si ritroveranno tutti nella casa sul lago di Jimmy, dove trascorreranno una lunga notte velata di segreti e mezze verità nascoste dietro ai non detti.
L'abbandono del pudore porta a confessioni con un tratto comune: ognuno di loro si sente responsabile per l'allontanamento di Sally, ognuno sente di aver avuto un ruolo in quel frangente. 
Perché Sally ha deciso di non volerli più frequentare? La spiegazione sarà in uno dei loro racconti? O piuttosto nel loro insieme? 
Una cosa è certa: quando qualcosa viene taciuto, gli equilibri si incrinano, gli insiemi si slegano. Solo se di fondo c'è un sentimento forte e autentico si possono superare certi scossoni, anche se le cicatrici rimangono.

Il personaggio che mi ha messo più in difficoltà è stato proprio Mickey, enigmatico e complesso, spesso ho pensato che non provasse emozioni, ma poi le parole di Alice me lo hanno mostrato sotto un'altra luce: lui, il loro collante, è colui che accoglie le emozioni di tutti, che le assorbe e le filtra, lui che la vita ha reso pressoché cieco e colui che vede più in profondità nei loro animi, e in un paio di episodi mi ha commossa fino alle lacrime.

La casa dei Gunner è sicuramente un romanzo corale, dove la vera protagonista è la quotidianità, i piccoli episodi che fanno parte della vita, e tutti i personaggi sono ugualmente importanti, anche i comprimari, ma non pensiate che sia un romanzo piatto, anzi: i piccoli episodi con le loro conseguenze sono un preludio a emozioni intense, che arrivano dritte al cuore del lettore.

Un romanzo che consiglio a chi ama le storie di formazione e crescita, i drammi personali e familiari e i buoni sentimenti. Una scrittura che ho amato nel suo saper dipingere situazioni anche forti senza sensazionalismi.








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