Mai stati così felici - Claire Lombardo

Trama: Chicago, anni settanta. David sta per iscriversi a medicina quando incontra Marilyn, studentessa di letteratura. Grande amore istantaneo, rapide nozze, tre figlie in rapida successione, poi, a distanza, la quarta. Una bella casa nei sobborghi; lui medico di famiglia, lei madre a tempo pieno, poi alla guida di un negozio di ferramenta. La fatica ordinaria della vita quotidiana, e quell'amore incrollabile, capace di rinnovarsi, di riaccendersi, di superare le secche e correre rischi e riprendere la sua strada. Una storia esemplare. Ma se i tuoi genitori sono stati così fortunati, o così abili, o tutt'e due le cose, non è detto che tu riesca a imitarli. Anzi. Dopo un'adolescenza complicata Wendy, la primogenita, vedova troppo presto di un marito adorato, cerca vie di fuga nell'alcol e nel sesso facile. Violet rinuncia alla carriera da avvocato per fare la mamma perfetta e scoprire che non lo è. Liza, accademica in carriera, aspetta un bambino che forse non vuole da un uomo che forse non ama. E Grace, la più piccola, nasconde i suoi fallimenti alla famiglia e diventa schiava delle sue stesse bugie. Liti e silenzi, confessioni e non detti, solidarietà e strappi sono le luci e le ombre di tutte le famiglie: niente di strano in questo. Ma l'arrivo di Jonah, quindicenne ombroso dato in adozione da Violet quando era troppo giovane per occuparsene, riporta a galla molte verità nascoste e rischia di incrinare per sempre la gioia inevitabile dei Sorenson.
Titolo: Mai stati così felici
Autore: Claire Lombardo
Casa editrice: Bompiani
Anno pubblicazione: 2020
Pagine: 681



La mole di un libro non mi spaventa. Sarà poi il libro stesso a portarmi alla meta e in questi casi il percorso dovrà essere più importante e intenso del punto di arrivo. La Lombardo mi ha condotta per mano, pagina dopo pagina, ma giunta alla fine mi sono resa conto che il percorso era circolare. Il seguito potrò scriverlo io stessa, con la mia vita di tutti i giorni di moglie, madre e figlia. Non mi sono annoiata un solo attimo eppure tante pagine erano certamente sacrificabili, al pari di tante giornate che tutti quotidianamente viviamo e si confondono in un unico ricordo. Forse era questo l'intento della scrittrice? Metterci al centro di un eterno fluire? E' un romanzo borghese, nel senso che racconta una vicenda di persone di ceto medio alto. Il termina "borghese" mi piace, come mi hanno sempre appassionata, nei libri e nei film, quei drammi che si svolgono all'interno di un semplice salotto, durante le feste natalizie, mentre si brinda con il dolore congelato in un sorriso di circostanza, che poi non significa essere al riparo da morte, dolore, depressione e miseria dell'anima. In questo libro è presente un concentrato di vita perché le quattro figlie di David e Marilyn Sorenson (Wendy, Violet, Liza e Grace) occupano quasi tutte le caselle di ciò che può accadere nel corso di un'esistenza. Inutile raccontarvi la trama che salta a capitoli alterni tra passato e presente, tra la storia dei genitori e quella delle figlie, tessendo un disegno che solo alla fine si incontra e si definisce, ma senza chiudersi. In questo romanza ad affascinarmi sono stati i genitori e non le figlie. Ho letto nella blogsfera alcuni commenti in cui la loro unione veniva definita stucchevole, eppure io non l'ho trovata tale. Loro rappresentano qualcosa di unico: l'immagine di una coppia che si è scelta e nonostante tutto ha deciso di continuare a scegliersi ogni giorno. Con fatica, con difficoltà, ma con una convinzione ostinata che regala loro una comunione anima e corpo che nessuno può mettere in discussione. Una scena di sesso sotto un ginkgo durante il matrimonio della figlia maggiore mi ha fatta sorridere e l'ho trovata inverosimile, ma credo fosse invece importante nell'economia del romanzo. David e Marilyn a qualsiasi prezzo sapranno sempre fare la scelta giusta, a dispetto delle conseguenze di certi comportamenti discutibili delle figlie. Ho sentito accostare le sorelle Sorenson alle Piccole donne, ma no, è un paragone errato. Le Sorenson non sono piccole donne moderne, qui la scena è dominata dai loro genitori. Che nome aveva la signora March? Bravi se lo ricordate (viene sempre chiamata Mami), ma in questo romanzo Marilyn è soprattutto una donna e poi anche una madre. Meglio lasciar perder certi paragoni, perché questo libro ha comunque una sua unicità, che risiede proprio nella descrizione della famiglia stessa e del rapporto moglie marito. Il problema invece per me è stato un altro. Dove è ambiento questo romanzo? In quale stato e in quali anni? Difficile ricordarselo,  perché pare all'interno di una bolla spazio temporale. Ora che sto leggendo "L'ottava vita" di Nino Haratischwili la differenza tra una lettura piacevole e un grandissimo romanzo mi si palesa in tutta la sua evidenza. In questo universo borghese dominato da David e Marilyn  non esiste altro, solo un'analisi continua e approfondita che indaga la famiglia e i rapporti tra i vari componenti, ma con un solipsismo che alla lunga mi ha estraniata. E' troppo o è troppo poco?  Non lo so, ma a me è mancato un respiro più ampio.



Commenti

  1. Ciao! Innanzitutto, complimenti per il blog dai contenuti davvero molto interessanti e ben presentati! Noi siamo Mary e Vale dal blog #lavaligiadicarta, anche noi parliamo di libri, e ci chiedevamo... ti va di scambiarci un follow? Grazie! 😊

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    1. Ciao, grazie per i complimenti. Vado subito a vedere il Vs blog.

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  2. Ne abbiamo parlato parecchio, di questo libro, che mi hai consigliato e che forse è piaciuto più a me che a te. Chissà, magari ricomincerò a recensire proprio da lui, che di spunti di riflessione ne offre... Sempre un piacere leggerti.

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    1. Ciao Tessa, anche a me è piaciuto, con le riserve del caso. ;-)

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  3. Il tuo parere tiepido e onesto ha la meglio sulle lodi sperticate lette altrove. Ispira, ma a metà.

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  4. Ciao! Sono una nuova iscritta! :)
    Sembra un libro interessante, ma non sono sicura che potrebbe fare al caso mio, non mi convince del tutto!

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    1. Se non sei convinta lascia perdere. Ciao e benvenuta Sara.

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  5. Concordo con la recensione "tiepida", avevo grandi aspettative, ma è come se tutto fosse rimasto in superficie senza approfondimento. Può diventare una buona serie tv.

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    1. Una bella serie TV che guarderemo sedute comode comode in poltrona ;-)

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