Titolo: The Chain • Autore: Adrian McKinty • Editore: Longanesi • N.pagine: 345 • Data di pubblicazione: 29 agosto 2019 • Copertina rigida € 19,50 • Ebook € 9,99
TRAMA
"Mi chiamo Rachel Klein e fino a pochi minuti fa ero una madre qualunque, una donna qualunque. Ma adesso sono una vittima. Una criminale. Una rapitrice. È bastato un attimo: una telefonata, un numero occultato, poche parole. Abbiamo rapito tua figlia Kylie. Segui le istruzioni. E non spezzare la Catena, oppure tua figlia morirà. La voce di questa donna che non conosco mi dice che Kylie è sulla sua macchina, legata e imbavagliata, e per riaverla non sarà sufficiente pagare un riscatto. Non è così che funziona la Catena. Devo anche trovare un altro bambino da rapire. Come ha fatto lei, la donna con cui sto parlando: una madre disperata, come me. Ha rapito Kylie per salvare suo figlio. E se io non obbedisco agli ordini, suo figlio morirà. Ho solo ventiquattro ore di tempo per fare l'impensabile. Per fare a qualcun altro ciò che è stato fatto a me: togliermi il bene più prezioso, farmi precipitare in un abisso di angoscia, un labirinto di terrore da cui uscirò soltanto compiendo qualcosa di efferato. Io non sono così, non ho mai fatto niente di male nella mia vita. Ma non ho scelta. Se voglio salvare Kylie, devo perdere me stessa...".
In Messico il rapimento è diventato una sorta di "strategia commerciale", un modo di "far cassa", se provate a fare una ricerca online scoprirete che il numero di rapimenti è impressionante e le vittime non sono quasi mai persone abbienti, tanto che le famiglie vittime di questo fenomeno sono arrivate a concepire uno scambio, la sostituzione del rapito in caso si tratti di un individuo particolarmente vulnerabile. Questa terribile situazione ha ispirato Adrian McKinty nella stesura di questo romanzo, nato inizialmente come racconto, che sonda l'animo umano e la sua capacità di mutare la propria indole a seconda delle situazioni che deve affrontare.
La storia prende il via dal rapimento di una tredicenne, Kylie, e la conseguente richiesta di riscatto: l'originalità di questo romanzo sta proprio nella richiesta che viene fatta ai familiari: una somma di denaro proporzionata alle possibilità di quella famiglia e il rapimento di un altro ragazzo.
Questa è la Catena che dà il titolo al libro: una catena di rapimenti ad opera delle stesse famiglie vittime, una catena che non si può interrompere, pena l'uccisione del rapito. Il fine ultimo non è il guadagno, ma è non spezzare la catena.
"Che cosa vogliono quelli che stanno dietro a tutto questo? La cosa più importante è che la Catena continui. Alcuni di quelli coinvolti possono essere più ricchi di altri, ma soprattutto devono essere abbastanza intelligenti e discreti da aggiungere un altro anello e da perpetuare il meccanismo. Ogni anello è prezioso. I bersagli devono poter pagare ma anche essere organizzati, malleabili e con un punto debole. Come lei. Un anello affidabile con poche centinaia di dollari sul conto corrente è meglio di un anello debole milionario."
Rachel è la mamma di Kylie, una quarantenne in lotta contro il cancro, reduce da una serie di fallimenti, che sta lentamente trovando la serenità in un nuovo lavoro e nel veder crescere la figlia. Serenità che sfuma definitivamente quando risponde a quella telefonata: la Catena.
Come fa una madre, una vittima, a trovare il coraggio per diventare la carnefice di un'altra madre? Fino a dove può spingere la disperazione? Mi sono ritrovata a vivere la situazione di una madre disposta a tutto pur di salvare la propria figlia, a giustificare le scelte insensate di questa donna disperata e a un certo punto della narrazione, dove vengono descritte due situazioni analoghe, a prendere le parti della vittima in un caso e della carnefice nell'altro, realizzando con orrore quanto la mia posizione fosse immorale. Confesso però che avrei gradito una maggiore introspezione sulla devastazione che può portare il vivere una vicenda simile.
Tuttavia la forza di questo romanzo sta prorio nello scatenare dubbi e interrogativi nel lettore che si trova a giustificare comportamenti decisamente immorali.
Il libro è diviso in due parti, la prima dedicata alla storia del rapimento di Kylie, con un ritmo decisamente serrato, mentre la seconda parte va ad esplorare le origini della catena e qui devo dire che il ritmo subisce un notevole calo. Questo è dovuto anche al fatto che le atmosfere sono decisamente diverse, più cupe, le conseguenze di quanto successo lo impongono (accontentatevi di queste criptiche parole, altrimenti rischio lo spoiler).
Fonte: Web |
Nel complesso è un libro che consiglio sicuramente di leggere, sia perché è decisamente godibile, sia per gli spunti di riflessione che dà: oltre a quelle prettamente morali, getta una luce sull'uso indiscriminato dei social che mi ha fatto considerare come possano essere un'arma a doppio taglio, se da un lato sono strumento per rimanere in contatto con persone che altrimenti non avremmo mai conosciuto, dall'altro, se usati senza le dovute accortezze, possono ritorcersi contro di noi, rivelando troppo a chi ne fa un uso fraudolento.
E quando una lettura, che di base è un buon intrattenimento, porta a fare riflessioni simili, direi che vale la pena affrontarla.
Quindi leggetelo, #nonspezzatelacatena.
- Ringrazio la Casa Editrice Longanesi per la copia cartacea. -
Finisco Nicholls e lo comincio.
RispondiEliminaDopo la commedia anni Novanta, gradevolissima, voglio il brivido (però devo acquistare anche King, quindi sarà una roulette russa, insomma). :)
Dato che questa è una lettura di puro intrattenimento, ti conviene leggerlo prima di King altrimenti rischi di detestarlo.
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