Il romanzo dell'anno - Giorgio Biferali


Titolo: Il romanzo dell'anno • Autore: Giorgio Biferali • Editore: La Nave di Teseo • Data di pubblicazione: 23 maggio 2019 • N.pagine: 217 • Copertina flessibile € 17,00 • Ebook € 9,99

TRAMA
È la notte di capodanno a Roma. Niccolò e Livia litigano per l'ultima volta, si lasciano, lei scappa via in motorino e fa un incidente, scivola sui sampietrini che quella notte sembrano diamanti ed entra in coma. Il nuovo anno comincia così, con Livia distesa a occhi chiusi su un letto d'ospedale e con Niccolò che la va a trovare ogni giorno. Niccolò ha perso entrambi i genitori, vive con Tommaso, il fratello più piccolo, in una casa che confina con quella dei nonni. Lavora per la tv, organizza il palinsesto di un canale dove vanno in onda commedie, serie e sit-com americane. Ma più Niccolò trascorre il suo tempo con Livia, più gli passa la voglia di ridere e di lavorare. Un giorno gli viene un'idea: prende il computer che la madre di Livia ha lasciato in ospedale e decide di scrivere la sua prima lettera d'amore per raccontare alla sua ragazza quello che sente, quello che gli succede attorno, nel loro gruppo di amici o in paesi lontanissimi, insomma, tutto quello che lei si sta perdendo di quell'anno. Tra le notizie di cronaca, i terremoti, le elezioni americane, il referendum sulla Brexit, Niccolò prova a raccontarle la realtà, mentre si accorge che il mondo, che insieme a Livia sembrava un posto così familiare, va avanti anche senza di loro. È vero che nulla accade per caso? Esiste l'effetto farfalla? Ha senso cercare una casa anche se sai che non andrai mai ad abitarci? Ci si può innamorare di una persona che non abbiamo mai visto? L'amore è più forte della paura di morire? Queste sono solo alcune delle domande con cui Niccolò affolla le sue lettere a Livia e soprattutto a se stesso, mentre piano piano scoprirà che scrivere è l'unico modo per salvarsi dalle paure e dai fantasmi, dal timore dei cambiamenti, e che Livia, ancora una volta, sembra l'unica persona in cui cercare tutte le risposte.


Parlarvi di questo romanzo è una delle cose più difficili che mi sia trovata ad affrontare, perché la storia è un veicolo per portare le emozioni al lettore, e spiegare le emozioni non è cosa semplice.
Tante sono le riflessioni che sono nate durante la lettura, tante le parti in cui mi sono commossa, eppure non sono narrati eventi eclatanti, tolto l'incipit, né parti che lascino con il fiato sospeso. 
Il romanzo dell'anno parte da un evento tragico, la notte di capodanno un incidente manda in coma Livia:

da quel momento Giorgio Biferali prende il lettore per mano e lo accompagna dentro le vite di Niccolò e Livia, attraverso una sorta di lunga lettera a cuore aperto che Niccolò scrive per non perdere il contatto con lei, con la loro quotidianità, e per riscoprire tutte le piccole cose che, nel caos dei giorni che si susseguono, tendiamo a farci scivolare, quelle piccole cose che se osservate e assaporate danno la misura della felicità. 
Perché ogni cosa non detta, in fondo, è un'occasione sprecata.
Attraverso le parole di Niccolò scopriremo il significato di "prendersi cura", non solo di chi abbiamo accanto, ma anche di noi stessi, dei nostri sentimenti, per donarli puri a chi ci cammina accanto.
"Le parole hanno bisogno di altri occhi per crescere e diventare forti"
Leggere questo romanzo mi ha fatta sentire a casa, avvolta dal calore dei sentimenti più genuini e circondata da tanti piccoli momenti familiari, attraverso citazioni a volte anche fuggevoli, da "Friends" a "Donnie Darko" (del quale Niccolò dà la mia stessa "lettura"), da "Tredici" di Jay Asher all'oroscopo di Brezny, passando per il "Libro delle risposte" al quale affidare le proprie speranze: in questi piccoli frammenti questa storia è fatta anche della mia storia.
E una citazione su tutte, che rende perfettamente il senso del romanzo
"Quando siete felici, fateci caso - Kurt Vonnegut"
Lo stile di Giorgio Biferali è scorrevole e spontaneo, proprio come una lunga chiacchierata con un amico che non annoia mai, ma intriga e appassiona. C'è poi una parte speciale, della quale non posso parlare per non influenzare la vostra lettura, che darà una chiave diversa al romanzo, se possibile ancora più emozionante, e che vi strapperà più di qualche lacrima.



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