Titolo: Volevamo andare lontano • Autore: Daniel Speck • Editore: Sperling & Kupfer • N.pagine 543 • Anno di pubblicazione 2018 • Copertina rigida € 19,90 • Ebook € 9,99
TRAMA
Milano, 2014. Julia, giovane e brillante stilista tedesca, sta per affrontare la sfilata che potrebbe finalmente coronare i suoi sogni. Ma, proprio mentre guarda al futuro, il passato torna a cercarla nei panni di uno sconosciuto che sostiene di essere suo nonno. Dice di essere il padre di quel padre che lei ha sempre creduto morto, e le mostra la foto di una ragazza che potrebbe essere Julia stessa, tanto le somiglia, se solo quel ritratto non fosse stato scattato sessant'anni prima. Milano, 1954. Vincent, promettente ingegnere tedesco, arriva da Monaco con il compito di testare una piccola automobile italiana che potrebbe risollevare le sorti della BMW. È così che conosce Giulietta, incaricata di fargli da interprete, e se ne innamora. Lei è una ragazza piena di vita e di sogni - ama disegnare e cucire vestiti - ma è frenata dalla sua famiglia, emigrata dalla Sicilia, e da una promessa che già la lega a un altro uomo. Si ritroverà a scegliere tra amore e dovere, libertà e tradizione, e quella scelta segnerà il destino di tutte le generazioni a venire. Fino a Julia. Proprio a lei, oggi, viene chiesto da quel perfetto estraneo di ricucire uno strappo doloroso, di ricomporre una famiglia che non ha mai conosciuto. Ma che ha sempre desiderato avere. Se accetta, l'attende un viaggio alla ricerca della verità, un tuffo nel passato alla scoperta delle sue radici. L'attendono bugie e segreti che potrebbero ferirla: il prezzo da pagare per riavere un mondo di affetti che le è sempre mancato. L'attende la scoperta emozionante di un amore incancellabile a cui va resa giustizia e di una donna luminosa che, all'insaputa di Julia, vive da sempre dentro di lei e dentro i suoi sogni.
Premessa: questa non è una recensione facile da scrivere, perché all'interno di questo romanzo ci sono talmente tante situazioni, emozioni e talmente tanta vita, che raccontare tutto questo in un post è un'impresa titanica, ma cercherò di fare del mio meglio, già sapendo che non riuscirò a trasmettere tutto quello che vorrei.
La storia inizia con Julia, giovane stilista tedesca ad un punto cruciale della sua vita. Sta tentando il tutto per tutto per costruirsi finalmente un nome, un futuro nel dorato mondo della moda, per trovare finalmente quell'identità che in famiglia non è riuscita ad avere.
Figlia di una madre hyppie e di un padre visto una sola volta, Julia si ritrova a Milano per presentare la collezione che potrebbe dare una svolta alla sua vita. Quella sera la sua vita effettivamente cambierà, ma non per merito di un modello azzeccato, bensì per mezzo di una fotografia scattata 60 anni prima, nella quale Julia vede una donna identica a lei.
"Lì davanti a me non vedevo un'estranea, bensì un'eco della mia anima che tornava da un mondo passato. In quella fotografia riconoscevo me stessa in una donna in un'altra epoca, in abiti diversi, accanto ad un uomo sconosciuto. Era tutto così inspiegabilmente vero, assurdo e misterioso da togliermi la parola."
In quella foto c'era Giulietta, la nonna paterna, una donna che Julia non ha mai conosciuto ma che da quel momento irrompe nella sua vita attraverso Vincent, un tedesco che dice di essere suo nonno.
Da quel momento inizia il racconto di un'epoca, attraverso la storia della vita dura e dolorosa di una donna si racconterà la storia di un popolo, fiero, orgoglioso, pronto a mettersi alla prova per costruirsi un futuro.
La storia di tanti italiani che hanno lasciato il cuore nelle proprie terre per salire su un treno che li ha portati oltre confine, a vendere le proprie braccia e il sudore della propria fronte al miglior offerente, con l'unico scopo di offrire un futuro alla propria famiglia e di poter poi ritornare a testa alta all'unico luogo considerato casa.
La famiglia Marconi parte dall'isola di Salina per approdare a Milano con l'umiltà di chi si mette in gioco e con la voglia di fare qualcosa di grande. Tutto sembra filare liscio finchè le loro strade non incrociano quella di Vincent, un tedesco arrivato a Milano per condurre una collaborazione tra la BMV e la ISO Rivolta, fabbrica nella quale lavorano Giovanni e Giulietta, i due giovani Marconi. Tra Vincent e Giulietta sarà subito sintonia, ma come spesso accadeva a quei tempi, l'amore nulla potrà contro le convenzioni e le ragioni della famiglia. Tante sono le cose accadute delle quali Julia non sa nulla, perché la madre ha deciso che lei non dovesse sapere, arrivando addirittura alla menzogna più terribile, dirle che il padre è morto in modo da non spingerla a cercarlo.
"La vita non è una linea retta. Si muove in maniera circolare. Torniamo sempre alle origini."
Ed è alle origini che Julia tornerà, per scoprire la sua storia attraverso quella della sua famiglia .
Speck ha la capacità di calare il lettore nel cuore delle vicende che sta raccontando, rendendolo parte della famiglia Marconi, facendogli respirare le atmosfere, ricostruendo fedelmente le ambientazioni e disegnando impeccabilmente i sentimenti.
Non a caso, la parte che ho apprezzato di meno è stata la storia di Vincenzo e Tanja, i genitori di Julia, vissuti nel periodo delle contestazioni, del terrorismo, che hanno riversato tutte le loro frustrazioni verso la società, rea di non comprendere il loro disagio, trincerandosi dietro la giustificazione della causa comune. Dico non a caso perché quello è il periodo storico che più detesto, perché proprio non mi riesce di entrare in empatia con chi decide di guardare agli errori degli altri per non vedere i propri, usando come strumento la violenza.
Il personaggio che invece mi è entrato nel cuore è proprio Giulietta, con la sua abnegazione, la sua forza e la sua tenacia, con il suo grande amore verso il figlio, frutto e simbolo di un amore negato, che nonostante i suoi mille errori, ha cercato fino alla fine di far andare le cose come "sarebbero dovute andare", pagando a caro prezzo gli unici momenti in cui ha provato ad essere felice.
Un romanzo che racconta di noi, di come siamo e di come lo siamo diventati, un omaggio appassionato che Daniel Speck fa al popolo italiano e alle sue tradizioni. Dovremmo tutti provare a vederci con i suoi occhi per ritrovare quell'orgoglio che ci ha fatto grandi e che si sta, purtroppo, un po' perdendo.
Lo avevo già segnato, poi l'ho perso di vista nella lista delle letture. Adesso, cara Stefy, lo evidenzio in modo da non dimenticarlo, nuovamente, nell'infinita lista di titoli che vorrei leggere :) Grazie! Bacio
RispondiEliminaQuesto è un libro che sicuramente apprezzerai molto. Un bacio
EliminaIo come Anna.
RispondiEliminaGrazie per il promemoria. 😊