Ritorna la rubrica "Questa Volta Leggo" ideata dai blog La lettrice sulle nuvole, Le mie ossessioni librose e La Libridinosa, che per questo mese ha come tema "Un libro di un autore che non hai mai letto". In considerazione del fatto che domani ricorre la giornata della Memoria, ho scelto un libro che pone l'accento su quanto le esperienze che viviamo, soprattutto quelle che non scegliamo di vivere, possano influire sulla nostra personalità.
Titolo: Il volo dei cuori sospesi • Autore: Elvia Grazi • Editore: Garzanti • N.pagine 335 • Anno di pubblicazione 2018 • Copertina rigida € 17,60 • Ebook € 3,99
TRAMA
Le gemelle Ariele e Rebecca, di origine ebraica, non potrebbero essere più diverse. La prima, occhi così limpidi che ci si può vedere attraverso, è timida e schiva; la seconda, penetranti occhi verdi, è una ribelle pronta a sfidare tutto e tutti pur di non subire la vita. Ma Ariele possiede un talento che Rebecca non ha: fa sogni premonitori. Una fortuna e una condanna, perché spesso le cose che vede accadono senza che lei possa impedirlo. A nulla, infatti, servono quei sogni quando l'odio nazista si riversa sul paese in cui hanno trovato riparo. Così, la loro madre Giuditta si trova costretta a prendere una decisione cui nessuno dovrebbe essere chiamato: può salvare solo una delle figlie. E sceglie di salvare Ariele, affidandola alle cure di un'amica, e di portare con sé ad Auschwitz Rebecca, convinta che il suo carattere forte potrà salvarla. Una decisione che lascia un segno indelebile nella storia di tutta la famiglia. Negli anni a venire, Rebecca, che sopravvive all'orrore dei campi, chiude il suo cuore al mondo e decide che a nessuno sarà più permesso di calpestarlo. Al contrario, Ariele cerca di non sprecare l'occasione che le è stata offerta. Accoglie l'amore che le viene dato e se ne fa portavoce nella vita di tutti giorni. Senza mai tirarsi indietro. Anche quando Rebecca, con la quale non è più riuscita a ricostruire un rapporto, bussa alla sua porta e le chiede di occuparsi di una figlia, la sua, che non riesce nemmeno ad abbracciare, una bimba cui ha voluto dare un nome che racconta tutta una storia: Catena. Talvolta i ricordi sono come sassi che possono trascinarci a fondo, bloccando in un freddo, sincopato respiro gli ingranaggi del cuore.
È una storia tutta al femminile, quella che Elvia Grazi sceglie di raccontarci, la storia di una madre e delle sue due figlie gemelle, in uno dei momenti della nostra storia recente più oscuri e irragionevoli che possiamo ricordare.
Giuditta, rimasta vedova molto giovane, si ritrova a dover crescere due figlie gemelle, tanto simili fisicamente quanto diverse caratterialmente.
Durante l'occupazione nazista Giuditta fa tutto ciò che è nelle sue possibilità per salvare se stessa e le figlie, fino al momento in cui non le rimane più nulla da tentare se non provare a salvare una delle due figlie, solo una. Come può una madre compiere una scelta simile, come può decidere di mandare incontro a possibile morte una delle due figlie? Giuditta con la sua scelta tenta di salvarle entrambe, sacrificando la figlia più forte, quella che ha più probabilità di salvarsi da sola, sacrifica Rebecca che insieme a lei arriverà ad Auschwitz.
Giuditta non si è sbagliata, Rebecca si aggrappa alla vita in tutti i modi e sopravvive, ma il vulcano che prima esplodeva alla vita, nel ritorno alla vita normale imploderà devastandola dall'interno, ricoprendo di una scorza ruvida e spessa il suo cuore.
"Il dolore è una strada a doppio senso, va e ritorna, ti porta avanti e indietro, ti cambia il volto, ti cambia il cuore."
I cuori di Ariele e Rebecca restano sospesi tra il bene e il male, l'amore e l'odio, nella speranza di riuscire a toccarsi di nuovo.
"Noi siamo come una carta geografica storica. Portiamo dentro i nostri confini la memoria di ciò che è stato."
Una storia di famiglia, di maternità, di dolore e speranza, che evidenzia quanto le esperienze ci rendano quelli che siamo, quanto ognuno di noi sia la somma di quello che ha vissuto e quanta complessità possa esserci dietro un atteggiamento rigido e scontroso, quanta sofferenza dietro uno sguardo duro, una riflessione su quanto possiamo essere tratti in inganno giudicando un comportamento senza conoscere la storia che ne è l'artefice.
Vi lascio il calendario delle recensioni per il mese di gennaio della rubrica
Lettura adatta al periodo. Credo che quella sia una delle cose più tremende che possa capitare a una madre
RispondiEliminaNe sono convinta, una scelta che nessuna madre dovrebbe mai essere costretta a fare.
EliminaMi sono commossa solo a leggere la recensione 😢
RispondiEliminaÈ decisamente un argomento tosto
EliminaIo non potrei leggere un libro cosí starei male tutto il tempo.
RispondiEliminaIn realtà il libro si concentra più sulla vita adulta delle due sorelle, ma quello che è successo ha segnato in maniera indelebile la personalità di Rebecca.
EliminaÈ brutto da dire ma questo è un periodo storico che ho sempre amato. Forse perché mio nonno era stato in guerra, era stato fatto prigioniero ed è tornato... non so ma leggo sempre volentierissimo i romanzi ambientati nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.
RispondiEliminaForse perché essere entrata a Mauthausen, essere stata malissimo di fronte a tanta sofferenza, non capacitarmi di quanta crudeltà un uomo abbia inflitto ad un altro uomo... Credo che si dovrebbero leggere più romanzi come questi che sì, sono tristi e non raccontano quasi mai storie piacevoli, ma che dovrebbero aiutarci a ricordare mentre continuiamo a ripetere di nuovo gli stessi errori.
Me lo scrivo e vedo se in biblioteca ce l'hanno! Grazie.
Grazie a te. Anch'io sono del parere che queste storie vadano lette da quante più persone possibile, per provare ad imparare dagli errori del passato.
EliminaPrendo appunti
RispondiEliminaBrava ;)
EliminaMamma mia, già solo le tue parole mi hanno commosso... Questo romanzo è in WL, magari lo leggerò durante la prossima giornata della memoria. ❤️
RispondiEliminaPenso lo apprezzerai <3
EliminaCredo che i libri ambientati in quell’epoca siano tutti da leggere e per ora non ne ho trovato nemmeno uno che non mi piacesse. Mi riempiono sempre di forti emozioni...
RispondiEliminaConcordo, anch'io ho avuto la fortuna di non incappare in brutti libri su questo argomento, speriamo che la fortuna continui ad assistermi ;)
EliminaNiente, sto piangendo...recensione bella Bacci!
RispondiEliminaGrazie, bbbambina! Bacio grande
EliminaPrendo nota del titolo perchè voglio leggerlo. Grazie per la tua recensione. Molto commovente.
RispondiEliminaGrazie Laura, curiosa di conoscere il tuo pensiero.
EliminaLibro molto interessante che non conoscevo e adatto alla giornata odierna. Una storia difficile, una scelta impossibile che nessuno dovrebbe mai dover fare; mi segno il titolo
RispondiEliminaDecisamente una storia non facile da raccontare.
EliminaLettura molto interessante e adatta al periodo!
RispondiEliminaMolto adatta ;)
EliminaMi piacciono le storie "al femminile"
RispondiEliminaAllora fa per te!
EliminaBellissimo! Mi sono venuti i brividi a leggere la tua recensione, anche se non sarà una lettura facile, lo metto nelle mia wish list!
RispondiEliminaUn libro molto interessante che voglio leggere
RispondiEliminaPoi verrò a leggere il tuo parere ;)
EliminaUn altro libro da leggere! Impossibile resistergli dopo la tua recensione, nonostante i brividi che ho provato leggendola.
RispondiEliminaGrazie Mariangela, penso che lo apprezzerai ;)
Eliminaè in lista da un po'..di certo il periodo storico è uno dei più "difficili" ma ultimamente mi attira moltissimo. Bella la tua recensione
RispondiEliminaMe lo segno perché sembra davvero una storia intensa!
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