Oggi è giorno di spolvero, torna "Bookswiffer", la rubrica in collaborazione con i blog La Libridinosa e La Biblioteca di Eliza che ci dà l'opportunità di togliere un po' di polvere dai nostri scaffali librosi e dare finalmente spazio ad un povero libro sedotto e abbandonato. Questa volta era il turno di Laura/Eliza di scegliere per me, e il suo ditino ha puntato...
Titolo: Sabbia nera • Autore: Cristina Cassar Scalia • Editore: Einaudi • N.pagine 393 • Anno di pubblicazione 2018 • Copertina flessibile € 19,00 • Ebook € 9,99
TRAMA
Mentre Catania è avvolta da una pioggia di ceneri dell'Etna, nell'ala abbandonata di una villa signorile alle pendici del vulcano viene ritrovato un corpo di donna ormai mummificato dal tempo. Del caso è incaricato il vicequestore Giovanna Guarrasi, detta Vanina, trentanovenne palermitana trasferita alla Mobile di Catania. La casa è pressoché abbandonata dal 1959, solo Alfio Burrano, nipote del vecchio proprietario, ne occupa saltuariamente qualche stanza. Risalire all'identità del cadavere è complicato, e per riuscirci a Vanina servirà l'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè. I ricordi del vecchio poliziotto la costringeranno a indagare nel passato, conducendola al luogo dove l'intera vicenda ha avuto inizio: un rinomato bordello degli anni Cinquanta conosciuto come «il Valentino». Districandosi tra le ragnatele del tempo, il vicequestore svelerà una storia di avidità e risentimento che tutti credevano ormai sepolta per sempre, e che invece trascinerà con sé una striscia di sangue fino ai giorni nostri.
Con questo romanzo Cristina Cassar Scalia dà vita ad un nuovo personaggio che si aggiunge ai più noti Montalbano, Schiavone, Lojacono e che in comune con loro, oltre alla passione con cui svolge il suo lavoro, ha il legame con la propria terra, i suoi usi e costumi, un passato tormentato e la capacità di comprendere a fondo la perversione dell'animo umano.
Palermitana, amante di film datati ambientati in Sicilia e del buon cibo, ex componente di una squadra che attraverso numerose operazioni ha assicurato alla giustizia un numero considerevole di mafiosi, in fuga dalla sua terra nella speranza di riuscire a fuggire anche dai suoi demoni. Dopo un breve periodo a Milano, si trasferisce a Catania dove da vicequestore si ritrova tra le mani un cosiddetto "cold case": il cadavere mummificato di una donna morta negli anni Cinquanta che viene rinvenuto all'interno di un montacarichi in una villa ormai in decadenza. Giovanna Guarrasi, detta Vanina, potrebbe anche non darsi troppa pena per un delitto avvenuto così tanto tempo prima, ma il suo istinto le dice che quella mummia nasconde molto più della cassetta di sicurezza zeppa di soldi ritrovata insieme al suo corpo.
Questo caso è strettamente collegato ad un caso di omicidio avvenuto nello stesso periodo e in quella stessa villa, chiuso forse un po' troppo frettolosamente.
Per comprendere meglio gli avvenimenti passati, Vanina si avvale della consulenza del commissario in pensione Biagio Patanè, un ottantenne con più spirito di osservazione e più arguzia di un ventenne. Tra loro si crea una complicità ed un affiatamento che saranno il motore di tutte le indagini.
I vari personaggi sono decisamente il punto di forza di questo romanzo, le loro peculiarità e le loro debolezze sono gli elementi che colorano le pagine di questo giallo, insieme alle piacevoli locuzioni dialettali che aiutano il lettore ad immergersi completamente nell'ambientazione e nelle atmosfere, peraltro descritte in maniera impeccabile, come impeccabile è la ricostruzione del periodo in cui si sono consumati i delitti.
Nonostante, a mio avviso, in alcune parti le indagini si complichino in maniera eccessiva rendendo un po' difficoltoso seguirne i passaggi, la lettura rimane scorrevole, estremamente piacevole e coinvolgente, e i personaggi, Vanina su tutti, hanno tutte le carte in regola per entrare nel cuore dei lettori e far desiderare la lettura di un nuovo capitolo delle loro avventure.
La Sabbia nera del titolo è quella che l'Etna fa piovere su Catania e che avvolge strade e case, ma è anche quella che avvolge il passato di Vanina ed è la stessa che ricopre segreti mai svelati dietro i due vecchi omicidi. Mentre un bel colpo di scopa viene dato sui due "cold case", per quanto riguarda Catania e soprattutto il passato di Vanina c'è ancora molta pulizia da fare e noi non possiamo che attendere, straccio alla mano, che il vicequestore Guarrasi torni in libreria.
Passate a scoprire quali titoli hanno spolverato questo mese Laura Eliza e Laura Libridinosa
Swiffer alla mano, appuntamento al prossimo mese!
Uh, grazie per la tua recensione, ce l'ho in attesa da un po'. Sembra interessante!!!
RispondiEliminaÈ decisamente interessante, ti piacerà.
EliminaSono contenta che Vanina ti abbia convinta. Personalmente, sono in attesa della prossima indagine del vicequestore Guarrasi. :)
RispondiEliminaAttendo anch'io la sua prossima indagine e, ovviamente, di conoscere meglio Vanina e spero passare del tempo con Patanè.
EliminaGià mi aveva convinto Cecilia, ora mettitici pure tu... 😁
RispondiEliminaQuindi, scelta obbligata: leggilo ;)
EliminaCi sono libri che ti lasciano diverso, dopo che li hai letti.
RispondiEliminaQuesto mi ha lasciato quattro ore più vecchio.
Un giallo pieno di personaggi, tutti con lo spessore di un foglio di carta e molti fotocopia di altre "macchiette" ormai tipiche della giallistica italiana: l'amica avvocato/giudice modaiola, il fedele braccio destro non brillante ma efficiente, l'immancabile medico legale antipatico/amicone e il capo della Scientifica antipatico/amicone (mai che ce ne sia uno dal carattere normale).
A metà circa del romanzo, il lettore, avendo a disposizione tutti gli indizi che ha l'investigatrice, ha già capito come si sono svolti i fatti e chi è il colpevole. Poi ci si trascina per altre 200 pagine dietro la geniale detective che invece ci mette un po' di più.
C'è anche l'immancabile colpo di scena finale che normalmente dovrebbe far dire al lettore "Però! Chi se lo sarebbe aspettato?" e invece è solo una complicazione artificiosa aggiunta a cose fatte e che ormai ti lascia indifferente.
Non parliamo poi degli artifici macchinosi che servono a reggere – faticosamente – la trama (chi affiderebbe tre fogli di carta compromettenti ad un terzo perché li distrugga? Non ce l'hai un cerino?)
Insomma, leggetevi Simenon, Chandler, Fruttero&Lucentini. Se li avete già letti, rileggeteli.