Risveglia la città: idee e progetti per lanciare il tuo messaggio al mondo - Keri Smith

Ti piace giocare, creare, sorprendere? Hai voglia di vivere la citta in modo più attivo? Vorresti comunicare meglio con gli abitanti del tuo quartiere? Allora questo libro è per te! Dai disegni temporanei con i gessetti colorati ai collage di suoni alle installazioni di origami, tante proposte semplici e divertenti per disseminare le strade di arte, parole, oggetti, fiori e idee.
Titolo: Risveglia la città
Autore: Keri Smith
Casa editrice: Terre di mezzo
Anno pubblicazione: 2018 (seconda edizione)
Pagine: 144
Nelle etichette ho scritto recensione, ma vi avverto che questa non lo è, questo è il racconto di un colpo di fulmine che poi è sfociato in un innamoramento profondo.
Leggere "Risveglia la città" è stata una rivelazione: l'incontro tra un mio modo di essere  e i consigli pratici per concretizzare certe mie aspirazioni. Mi ha indicato il modo per fare alcune cose che mi rendono felice. Chiamatelo passatempo, pazzia o hobby, per me è lo stesso.
Ho sempre amato lasciare messaggi segreti sotto i quadri delle case delle vacanze, bigliettini che auguravano felicità e raccontavano la mia. "Qui sono stata felice, spero possiate esserlo anche voi."
Ho lasciato a lungo farfalle di carta in posti imprecisati: sale nelle quali avevo assistito ad incontri letterari, lungo le vie, nei rifugi di montagna nei quali sono passata. Cosa cercavo e a cosa miravo? Forse ad un contatto indiretto con altre persone, un modo per celebrare la vita, per dire agli altri che non sono soli. Solo messaggi positivi naturalmente. Di critiche, di cattiverie, di invidie e di polemiche non abbiamo bisogno.
Il libro di Keri Smith mi ha spiegato come indirizzare al meglio le mie energie e, per il ruolo lavorativo che ho la fortuna di rivestire, mi ha offerto la possibilità di "passare il testimone" anche ad altri, tanto che ho già fatto un piccolo laboratorio con i ragazzi delle medie e ne ho in programma altri due con i bimbi delle primarie.
Ma di cosa si tratta in definitiva? L'autrice definisce la guerrilla art:
Diventare un artista di guerrilla è un modo per dare forma alla famosa frase di Ghandi: "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". Come individuo sei in grado di esercitare un impatto diretto sul tuo ambiente. Puoi cambiare la giornata di qualcuno o persino cambiare il mondo (un gesto alla volta) anche solo mostrando a qualcuno una cosa diversa da quella che si aspetta. Come un gesto casuale di gentilezza, la guerrilla art ha il potenziale di creare un effetto domino."
Nel mio piccolo lascio bigliettini con pensieri positivi nei cestini delle biciclette parcheggiate, dipingo sassi e li posiziono in posti strategici, affiggo volantini che invece di offrire lavoro donano  sorrisi o gentilezza (o allegria, rispetto, tenerezza, tempo libero),  coloro con i gessi alcune mattonelle per strada fino a creare, come dice la mia amica Barbara, il sentiero che porta al mago di Oz. Ognuna di queste azioni porta con sé anche il brivido della segretezza: bisogna agire con velocità e naturalezza, senza farsi notare. Questo lo rende ancora più emozionante.
Quello che spero è di regalare un sorriso a chi ha bisogno di una frase gentile, un moto di curiosità in un bimbo che magari sta camminando lungo la strada e nota le mie mattonelle colorate. Mi basta la magia delle piccole cose, l'accendere una fiammella d'interesse.
Ritorno quasi sempre a vedere se sassi e cartelli sono dove li ho posizionati, anche questo fa parte del gioco. I sassi scompaiono sempre, mentre i fogli spesso vengono buttati e il gesso, quello svanisce con la pioggia. E un'arte dell'effimero, ma non ha importanza perché "creare un lavoro effimero aiuta a liberarci dall'attaccamento al prodotto finale e ci spinge a prestare più attenzione al processo". La guerrilla art non frutta like o nuovi follower,  resta tutto nell'anonimato e trascende ogni tornaconto personale.
E' una pratica che ha un potenziale grandissimo e ho intenzione di sperimentare nuove idee e tecniche per tutta l'estate e oltre. Questa febbre è iniziata a primavera  e non accenna a diminuire.
Ognuno lo può fare nel modo che crede, con la sensibilità che gli è propria. Dovreste provare! Iniziate leggendo il libro! ;-) Date avvio al contagio.

Commenti

  1. Buona guerrilla art. Divertiti é bellissimo trovare queste piccole cose

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  2. Mah...a me le persone che hanno bisogno di urlare al mondo quanto siano felici, chissà perché, sono sempre sembrate le più tristi. Punti di vista! Certo che se trovassi dei biglietti nella mia cassetta della posta, probabilmente chiamerei la polizia!!

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    1. Forse non hai letto bene la recensione, non so ... Qui non si tratta di persone che vogliono sbandierare al mondo quanto siano felici...ma di generosità gratuita. Si parla di persone che decidono di regalare sorrisi e colori dedicando e spendendo parte delle proprie energie in questo "progetto" ...potranno anche sembrare pazze (ma chi non lo è?), personalmente, però, le apprezzo maggiormente rispetto a coloro che sono sempre pronti a criticare senza fondamento e spesso con un velo di cattiveria.

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    2. Faresti bene a chiamare la polizia Laura! Nel tuo caso potrebbero essere lettere minatorie. ;-)

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  3. Ahahah, Soavissima sempre cinica! Io invece, che sono molto riservata e un po' timida, che per scaramanzia tengo spesso la felicità a freno, ho scoperto qualche mese fa quanto una buona parola possa, in certi contesti, fare la differenza. Un piccolo pensiero gentile, inaspettato. A volte cambia il colore di una giornata. Ti invidio, Lea, dispensatrice di coccole e sogni!

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    1. Per carità, Tessa, dall’alto del mio cinismo sono la prima a sapere quanto, nei momenti di difficoltà, una buona parola o un abbraccio siano di aiuto. Quelle che trovo incomprensibili sono le persone che hanno bisogno di urlare la loro felicità ai quattro venti, quasi avessero bisogno di auto-convincersi del loro benessere. Io la felicità, quando arriva, me la godo e, al massimo, la condivido con le persone a me care! Poi, certo, ognuno è fatto a modo suo, ma di sicuro non mi vedrete mai colorare marciapiedi, lasciare biglietti nelle cassette della posta altrui o dispensare arcobaleni...sarò cinica, ma sempre meglio che essere scambiata per matta!

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    2. Grazie ragazze!Questo post per me è stata una doppia rivelazione.

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  4. Ciao Lea! Felicità è anche avere un' amica che ti fa il 730 e ti informa che hai un bel credito per scappare a comprare gessetti ... Carta.... Tanti libri.... E tanti spritz in spiaggia....

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  5. Io invece trovo che tutto questo sia magico.. ti fa per un attimo star lontano dai problemi quotidiani piccoli o grandi che siano... e ricordo con grande gioia quella volta tanti anni fa che mi raccontavi che lasciavi bigliettini e punchate in giro.. l'ho trovato un pó folle certo .. ma così coerente con la persona che sei...altro che triste e nemmeno alla ricerca di conferme.. Belli questi libri alternativi!! Un bacione mia lea sole
    Ps: se vuoi riempirmi la cassetta della posta stai pur certa che la polizia non la chiamerò di sicuro!! 💖

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    1. Quando ci vedremo ad agosto avremo un sacco di cose da raccontarci. Ho nuove idee che mi frullano in testa, ma prima devo "testarle".
      un abbraccio

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  6. Cara Lea, continua a colorare il mondo, perche' senza di te e i tuoi gessetti colorati, il "mio" mondo non sarebbe lo stesso.
    Sono altre le cose che mi fanno tristezza, e sono anche un po' stanca di leggere tutto con cinismo e dietrologia! Credo che a volte si facciano le cose perche' ci piace e ci rende felice, e lo trovo bellissimo!

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    1. Dopo il nostro passaggio il Trentino non sarà più lo stesso! ;-)

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  7. Pur con pochi commenti una riflessione riesco ugualmente a fare .Non tutti sotto all'arcobaleno leggono il NOT !!Ciou

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    1. Se sei quello che io penso che tu sia, segno data e ora sul diario!
      ciauuuu

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  8. A me invece, quando sono in visita a casa di amici e parenti, piace lasciare oggetti fuori posto (di solito soprammobili, giocattoli o supellettili che ho furtivamente provveduto a spostare ricreando situazioni ambigue o equivoche) per poi godermela ad immaginare quanto tempo e persone passeranno prima che il misfatto sia scoperto. Quante di queste persone o ospiti futuri della casa, osserveranno la "composizione anomala" (a volte oscena) cercando di capire se quello che stanno guardando è voluto o solo frutto del caso, e alla fine sceglieranno di non far domande (...chi sono io per giudicare...) e ignorare la cosa portando via con loro da quell'abitazione un'idea diversa da quella di quando sono entrati. Più frequentemente, un sorriso.
    Sono contento che questo libro ti abbia fatto riscoprire il Banksy che c'è dentro di te e che il tuo agire contagi altre persone.

    Alla fine se ci pensi, Guerrilla Artist, Guerrilla Gardeners e simili, sono per il mondo reale l'equivalente degli autori di meme di quello virtuale dei social. Trovare un meme nella propria bacheca regala un effimero momento di gioia che dura il breve spazio di un sorriso ed una condivisione, prima di ritornare in guerra col mondo. Nessuno ne conosce l'autore, ma tutti gli siamo grati per quel piccolo regalo. Perché un piccolo cadeao nella cassetta della posta dovrebbe essere diverso?

    Leggerò il libro, grazie.

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    1. Ciao Anonimo, quello che mi scrivi è molto interessante e mi rende curiosa. Mi hai fatto venire in mente il romanzo "Dente per Dente" di Muzzopappa, in particolare quando il protagonista modifica ad arte certe foto dell'ex fidanzata. Rido ancora quando ci ripenso.
      In questi giorni ho spiato le reazioni di alcuni destinatari della mia guerrilla e sono ancora più motivata a continuare.
      E' bastato disegnare il gioco della campana per terra per vedere i bambini (e qualche adulto) saltare. ;-)
      Ti sento molto preparato e forse il libro non ti svelerà nulla che tu non sappia già, ma per me è stato proprio un punto di partenza.
      Grazie del commento molto stimolante.

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    2. Segui le impronte del Gorilla Bianco.
      Benvenuta al Ballo!

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