Non vi lascerò orfani - Daria Bignardi

Trama: La sopravvivenza dei figli ai genitori è vista in tutte le tradizioni come un fatto naturale. A maggior ragione quando la scomparsa del genitore non lascia un piccolo orfano ma un orfano adulto. Eppure il dolore dell'orfano adulto non è meno intenso. L'opera di Daria Bignardi scava in questo dolore, lo analizza, lo racconta. La morte della madre è, insieme, il momento della sofferenza e quello del confronto con la prima vita altrui con la quale si è venuti a contatto - e quindi con la propria stessa vita: l'infanzia dei ricordi, l'adolescenza dei contrasti, la giovinezza delle fughe, l'irreale maturità. La morte di una madre ci fa sentire parte di una storia di famiglia, di un mondo, di una genealogia, addirittura di un periodo storico.

Titolo: Non vi lascerò orfani
Autore: Daria Bignardi
Casa editrice: Mondadori
Anno pubblicazione: 2009 (ma la mia è l'edizione tascabile del 2015)
Pagine: 174
Mentre leggevo questo libro più volte ho dovuto sospenderne la lettura: a volte per piangere, altre per ridere. In 174 pagine questo romanzo mi ha messo in subbuglio l'anima. L'ho appena terminato e già sento il bisogno di rileggerlo. La Bignardi mi ha sorpresa e non mi capacito di non averla scoperta prima. Ho intenzione di recuperare gli arretrati. Voglio leggerla ancora, voglio che mi parli di nuovo, perché mettendosi a nudo è riuscita a descrivere in modo terribile ed incantevole cosa sia la perdita: raccontando la morte della propria madre ne celebra la vita e la cosa è ancora più sorprendente se si considera che si tratta di una vita ordinaria che diventa straordinaria, come solo può esserlo l'esistenza di chi è stato per noi la persona più importante. Madri e figli, in un cerchio che non si chiude, ma che costruisce un ponte tra passato, presente e futuro. In realtà non esistono esistenze ordinarie, perché ogni famiglia costruisce una propria storia, un lessico che gli è proprio, che si tramanda e che eleva i singoli momenti ad un'epica familiare. Ognuno di noi ne ha una diversa, fatta di una somma di eventi, ricordi, frasi, consuetudini, incontri e rituali. Tutto il mio essere, la mia identità attuale  risiede in quel passato che ritrovo nel volto dei miei genitori, con la consapevolezza di essere a mia volta, proprio adesso, parte di una nuova storia insieme ai miei figli ed a mio marito.
"Questa è la morte, oltre alla mancanza di chi non c'è più: è la vita, con tutti i suoi ricordi"
Al cospetto di un libro tanto bello, una volta di più, mi mancano le parole, ma se leggerete le sue pagine, sarà l'autrice a fornivi quelle giuste, a darvi la chiave di volta. Una narrazione emozionante, coinvolgente, colloquiale. Una rivelazione, come certe confidenze a cuore aperto con le amiche, che arrivano a toccarti un nervo scoperto, ti fanno male, ma poi ti accarezzano la ferita. E stai già guarendo. Non esiste antidoto alla vita, se la vuoi assaporare devi mettere in conto di sperimentarla con tutti i sensi, con il rischio di provare dolore. Di amare e di avere rimpianti:


"Non le ho detto un sacco di cose, ma tanto lei se lo sentiva. Di sicuro ha sentito anche quanto l'ho amata, quanto ho continuato ad amarla, quanto la amerò sempre"


Leggete questo memoir, si tratta di un investimento emotivo che non ha scadenza.  






Commenti

  1. Toccante, la tua recensione. E toccante questo romanzo, ne abbiamo già parlato. La Bignardi ha una penna che emoziona, te lo avevo detto! Bacio

    RispondiElimina
  2. Stimo molto la conduttrice, ma come autrice l'ho letta soltanto con il bel L'acustica perfetta. Segno anche questo, e complimenti per la recensione!

    RispondiElimina
  3. Sapevo che ti era piaciuto ma con questa recensione hai fatto venire voglia di leggerlo anche a me!! (Come sempre).. ciaooo

    RispondiElimina
  4. Risposte
    1. Ho letto anche Storia della mia ansia e mi è piaciuto, ma questo è molto emozionante.

      Elimina
  5. Un libro da solletico al ❤️.

    RispondiElimina

Posta un commento