La felicità del cactus - Sarah Haywood

Trama:  Susan Green adora l'efficienza e la pianificazione. Con buona pace di famiglia e colleghi, che la trovano fredda e difficile da avvicinare. Ma la vita di Susan ha perfettamente senso... per Susan. Ha un appartamento a Londra tagliato su misura sulle sue esigenze, un lavoro che soddisfa la sua passione per la logica e un accordo del tutto civile e congeniale che le garantisce adeguati stimoli culturali, e non solo, senza ricorrere a inutili sdolcinatezze. Guai perciò a tentare di abbozzare un qualsiasi coinvolgimento emotivo e accorciare le distanze: Susan punge, come i cactus che colleziona. Eppure, si sa, la vita sfugge a ogni controllo. Perciò quando Susan si trova a dover fronteggiare i due eventi più imprevedibili di tutti - un lutto e una gravidanza - il suo aplomb inizia a vacillare. Tutto il mondo sembra impazzito, sia dentro che fuori di lei. Mentre, suo malgrado, si scopre a sorridere come una sciocca svenevole davanti a un banale referto medico, suo fratello Edward, che non ha mai combinato niente nella vita, finisce per ereditare quasi tutti i beni di famiglia. Ma proprio quando Susan inizierà a capire di non poter fare tutto da sola, riceverà aiuto dalle persone più insperate. E l'inflessibile femminista di ferro, la donna combattiva e spinosa come i suoi cactus, si troverà a fiorire.
Titolo: La felicità del cactus
Autore: Sarah Haywood
Casa editrice: Feltrinelli
Anno pubblicazione: 2018
Pagine: 362

Dopo aver terminato il libro di Giordano necessitavo di una lettura veloce e divertente. Quando su facebook mi sono imbattuta nella copertina del libro della Haywood non ho avuto dubbi di sorta e arrivata in libreria ho (quasi) urlato: dove si trova La felicità del cactus? Due minuti dopo uscivo felice e saltellante. Niente rende bello il sabato mattina quanto l'avere un libro nuovo e profumato da leggere durante il fine settimana. Ogni tanto mi pare di essere dotata di un sesto senso oppure di essere molto fortunata, perché spesso queste mie pulsioni improvvise e non molto ponderate mi portano a leggere dei bei libri. Sarà pure che da certe case editrici mi aspetto il meglio o che difficilmente mi hanno delusa. Sarà quel che sarà, ma la felicità del cactus ha contagiato pure me.
Ad inizio libro la protagonista, Susan, era talmente irritante e anaffettiva da farmi sorridere. Ha tutto un suo modo di interpretare la vita, un suo personale piano d'attacco (o di difesa) che nemmeno il saperla fragile e sola contro il mondo la rende simpatica. Eppure un pochino alla volta dal libro emerge una verità diversa: tutti i nostri guai e le insicurezze il più delle volte hanno origine negli anni dell'infanzia e anche la sua vicenda non si sottrae alla regola.
Nel libro, che procede scorrevole, facciamo avanti e indietro tra passato e presente e ad ogni salto temporale comprendiamo e ci avviciniamo di più a questa atipica protagonista.
Nel dettaglio Susan, che ha appena perso la madre, si trova a litigare con il fratello con il quale non è mai andata d'accordo per questioni ereditarie. Un'ingiustizia è stata compiuta e lei non è certo tipo da lasciar correre.
Tutta la vicenda abbonda di quell'umorismo inglese cha tanto mi piace. A volte mi sono proprio trovata a ridere, vedasi l'uso insolito (ed improprio) che Susan fa del cofanetto delle ceneri della madre. Impagabile.
Tra una risata e l'altra ogni tanto s'intravedono i contorni di un passato veramente difficile, con una madre più vicina al fratello debole che alla forte (per necessità) Susan e un padre alcolizzato.
E' credibile la lenta trasformazione di Susan, tanto che senza rendermene nemmeno conto sono passata dall'antipatia iniziale all'empatia, con un pizzico di tenerezza.
Non posso definirlo un pilastro della letteratura contemporanea, non ho sottolineato frasi particolarmente rilevanti, ma è un gradevolissimo libro che sa unire la leggerezza alla profondità e quindi, nel suo genere, un bel voto se lo merita tutto.
Consigliatissimo se avete appena terminato Giordano e Aramburu. ;-)
Consigliato anche se siete un pizzico romantiche, ma i romance non li digerite e soprattutto se con un' amica in una sola serata avete terminato una scatola di Quality Street.
E i cactus? Ovviamente ci sono anche loro.
Buona lettura.

Commenti

  1. Buongiorno Lea!
    Allora dopo Aramburu lo leggo... ahahah! Scherzi a parte questo libro ad istinto ha attirato anche me. Lo segno per quei momenti in cui ho bisogno di un pizzico di leggerezza ma comunque di un buon libro! Buona giornata baci Rosa

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  2. Uff, quanto mi ci vorrebbe in questo periodo un libro così leggero. Mi metto in cerca, come te!

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    1. Oggi ho visto delle gustose novità in libreria: chi cerca trova ;-)

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  3. Acquistato ieri! Però la pancia, Lea, la pancia...

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    1. La pancia teme la prova costume, quindi deduco che ci sia ancora! Ciao

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  4. Fa piacere quando succede così. Terrò presente il titolo per il dopo Giordano

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