[Questa volta leggo #4] Sara al tramonto - Maurizio de Giovanni

Torna l'appuntamento con la rubrica "Questa volta leggo" ideata dai blog La lettrice sulle nuvoleLe mie ossessioni librose e La Libridinosa; per il mese di maggio è stato scelto "un libro facente parte di una serie" e la mia scelta è caduta su Maurizio de Giovanni, un autore che ha molta dimestichezza con le serie, anche se non vi parlerò delle serie più collaudate, ma di una tutta nuova, con protagonista una donna.
Sto parlando di "Sara al tramonto", edito da Rizzoli nella collana "nero"

Titolo: Sara al tramonto • Autore: Maurizio de Giovanni • Editore: Rizzoli • N.pagine: 360 • Anno di pubblicazione: 2018 • Copertina flessibile € 19,00 • Ebook € 10,99

TRAMA
Sara non vuole esistere. Il suo dono è l’invisibilità, il talento di rubare i segreti delle persone. Capelli grigi, di una bellezza trattenuta solo dall’anonimato in cui si è chiusa, per amore ha lasciato tutto seguendo l’unico uomo capace di farla sentire viva. Ma non si è mai pentita di nulla e rivendica ogni scelta. Poliziotta in pensione, ha lavorato in un’unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Il tempo le è scivolato tra le dita mentre ascoltava le storie degli altri. E adesso che Viola, la compagna del figlio morto, la sta per rendere nonna, il destino le presenta un nuovo caso. Anche se è fuori dal giro, una vecchia collega che ben conosce la sua abilità nel leggere le labbra – fin quasi i pensieri – della gente, la spinge a indagare su un omicidio già risolto. Così Sara, che non si fida mai delle verità più ovvie, torna in azione, in compagnia di Davide Pardo, uno sbirro stropicciato che si ritrova accanto per caso, e con il contributo inatteso di Viola e del suo occhio da fotografa a cui non sfugge nulla. Maurizio de Giovanni ha dato vita a un personaggio che rimarrà tra i più memorabili del noir italiano. Sara, la donna invisibile che, dal suo archivio nascosto in una Napoli periferica e lunare, ci trascina nel luogo in cui tutti vorremmo essere: in fondo al nostro cuore, anche quando è nero.


Di de Giovanni ho letto (e adorato) solo il primo libro della serie di Ricciardi, ma conosco a grandi linee le tematiche della serie dei Bastardi e mi sento di poter dire che la protagonista donna, non sia l'unica peculiarità rispetto alle altre serie. "Sara al tramonto", infatti, è sì un noir, ha un caso da risolvere, una parte di investigazione, anche se non particolarmente serrata, ma questo a mio avviso, non è il fulcro del romanzo, bensì il pretesto per delineare la figura di questa donna, così diversa da tutte quelle che si trovano nei libri di genere, perché totalmente priva di stimoli per affrontare le battaglie di ogni giorno. Almeno così la conosciamo all'inizio della storia. 
Sara è stata parte un amore infinito e totalizzante che il destino le ha portato via.
Sara è stata una vita passata a studiare gli altri, le loro emozioni e a calarsi nelle loro vite.
Sara Morozzi, detta Mora, ha avuto una vita piena, ed è questa la chiave di lettura: l'ha avuta. Ora si trova in un momento di vuoto totale, dopo essere andata in pensione chiudendo la sua carriera nei Servizi Segreti, ma soprattutto dopo aver perso il grande amore della sua vita, oltre che suo capo sul lavoro, Massimiliano, colui per il quale ha abbandonato il marito e il figlio ancora piccolo, colui che era per lei ossigeno e luce. 



E noi la conosciamo così: seduta su una panchina, in un tramonto atmosferico e figurato, in attesa di incontrare Viola, la sua promessa di futuro, il motivo per cui si sforza di affrontare le sue giornate vuote e tutte uguali.



"Sara al tramonto era diversa. Sara al tramonto aveva nel cuore una porta aperta in cima a una scala a chiocciola, e quella porta era la sua debolezza."

Dal suo passato lavorativo torna Teresa, detta "Bionda", l'altra parte di un duo che ha lavorato anni fianco a fianco per risolvere numerosi casi, e torna per coinvolgerla ufficiosamente in un caso chiuso con parecchie incongruenze. Per Sara non sarà facile risalire il baratro nel quale è sprofondata, ma stavolta c'è una bambina in pericolo, difficile voltarsi dall'altra parte. 
A fare da contraltare a Sara e alla sua malinconia, Davide Pardo, poliziotto impacciato e pasticcione che la affianca nelle indagini, protagonista delle parti più leggere della storia, insieme al suo "cagnolino" Boris, un Bovaro del Bernese grande quanto un cavallo che Davide proprio non riesce a gestire.

A fare da sfondo alla narrazione c'è sempre Napoli, ma stavolta non si tratta di un'ambientazione ben definita, di luoghi ben riconoscibili, quanto piuttosto di una Napoli appena tratteggiata, nebulosa, oserei dire che in questo romanzo Napoli non si vede ma si respira.
Come si respira il rapporto che c'è stato tra Sara e Massimiliano, tessuto attraverso pensieri che attraversano le giornate di Sara, dei flashback mediante i quali il lettore riesce a delineare perfettamente la figura di un uomo capace di amare teneramente e allo stesso tempo essere duro e inflessibile sul lavoro.
Una narrazione che commuove ma senza portare alla lacrima, se non all'ultimissima frase, uno spiraglio di luce in un'esistenza che si stava spegnendo.







Vi lascio qui tutte le date dei prossimi appuntamenti della Rubrica



Commenti

  1. prima o poi devo recuperare anche questo autore

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  2. sara è stata per me la nuova conferma di come de giovanni sia a suo agio anche con personaggi femminili. ho amato molto sara ma soprattutto davide pardo, così raffazzonato e schietto da fare molta tenerezza. non vedo l'ora di leggere ancora di lei.

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    1. Davide è piaciuto molto anche a me, una bella contrapposizione di personaggi direi!

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  3. Se non ha niente a che vedere con gli altri romanzi delle serie posso provare a dargli un'opportunità!

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  4. Hai sottolineato la stessa frase che ho scelto io!! Anche a me è piaciuto molto questo libro...anche se gli avrei dato un mezzo ragnetto in meno (o è una macchiolina?). Buona giornata. Cinzia

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    1. Quella frase secondo me racchiude bene la personalità di Sara
      Quelli sono i fuligginini o nerini di Miyazaki ;)
      Un bacio

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  5. Non conosco questo autore ma lo ammetto mi sono incuriosita molto

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    1. Merita una possibilità, tanto più che hai una bella scelta: puoi decidere di conoscerlo da Sara, dalla serie di Ricciardi o da quella dei Bastardi di Pizzofalcone ;)

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  6. Un altro libro che mi intriga ma, cavoletti, come faccio a leggerli tutti?!?!

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    1. Devi, Grazia. Lo sai che ti stresseremo fino allo sfinimento, vero?

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  8. Questo autore non lo conosco, ne leggo sempre bene... prima o poi arriverò a leggere anche lui. Grazie per la bella recensione, mi è piaciuta.

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    1. Grazie a te, Manuela.
      Puoi anche scegliere da quale serie partire, sono tutte bellissime.

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  9. Già acquistato con il primo dei bastardi di Pizzofalcone. Mi incuriosisce troppo. Complimenti per la recensione.

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    1. Grazie Laura.
      Una protagonista che non si dimentica, curiosa di sapere cosa ne penserai

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  10. Qualcosa mi dice che merita, ma qui il problema rimane: chi mi presto un po' di tempo extra?

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    1. Non chiederlo a me, che con tutti i libri che continuo ad inserire in lista ogni tanto mi faccio prendere dallo sconforto.
      Il libro, per meritare, merita. Senz'altro!

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  11. Mm.. sto iniziando a pensare che vi siate coalizzate contro chi ancora non ha letto questo autore xD Okay, va bene, magari ci faccio più di un pensierino e magari non dedicherò del tempo solo alla serie tv. Se però non mi piace, non verrò linciata vero?

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    1. Non verrai linciata, tranquilla. Solo fatta soffrire lentamente...scheeeeerzo! In ogni caso il fatto che abbiamo scelto in molte questo autore per il tema di questo mese è singolare, ma non inaspettato: de Giovanni è un autore che va letto!

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  12. Sono d'accordo con la tua affermazione che il romanzo noir è un pretesto per delineare la figura di questa donna complessa e originale. Ottima recensione.

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  13. Lo leggerò, datemi altre 24 ore al giorno!

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