Trama: Quando una coppia in divisa bussa alla sua porta, Manuel, scrittore di successo ossessivamente dedito alla stesura del prossimo bestseller, intuisce all’istante che dev’essere accaduto qualcosa di grave ad Alvaro, l’uomo che ama e al quale è sposato da anni. E infatti il corpo senza vita del marito è stato ritrovato al volante della sua auto, inspiegabilmente uscita di strada tra le vigne e i paesaggi scoscesi della Galizia, a chilometri di distanza dal luogo in cui Alvaro avrebbe dovuto trovarsi al momento dell’incidente. Sconvolto, Manuel parte per identificare la salma. Ma giunto a destinazione si ritrova invischiato in un intrico di menzogne, segreti e omissioni che ha al centro la ricca e arrogante famiglia d’origine del marito. Con l’aiuto di Nogueira, poliziotto in pensione dal carattere ruvido, e di Padre Lucas, il prete locale amico d’infanzia di Alvaro, Manuel indaga sulle molte ombre nel passato dei Muñiz Dávila e sulla vita segreta dell’uomo che si era illuso di conoscere quanto sé stesso. Serrato, sorprendente e ricco di atmosfera, Tutto questo ti darò è un thriller psicologico dalla sensibilità finissima, capace di indagare con la stessa onestà le dinamiche del cuore e quelle – troppo spesso malate – della nostra società.
Titolo: Tutto questo ti darò
Autore: Doleres Redondo
Casa editrice: DeA Planeta
Anno pubblicazione: 2017
Pagine: 572
Non riesco a scrivere di un libro appena ho terminato di leggerlo, ho bisogno di rifletterci con calma, analizzando, oltre al piacere che ne è derivato, altri aspetti e soprattutto cosa mi ha lasciato. Alla fin fine sono una persona concreta e per me è fondamentale portare a casa qualcosa, che può essere un'emozione o una lucida riflessione. Bene, ci ho pensato un po' di giorni e questo è quello che mi sento di raccontarvi oggi di uno dei sei romanzi vincitori del Premio Selezione Bancarella. Il suggestivo titolo recita "Tutto questo ti darò", ma per tutto il tempo nella mia testa l'ho confuso con "Tutto questo dolore ti darò" e non credo sia stato un caso. Il fulcro del romanzo è una lacerante presa di coscienza, una ricerca che indaga in due direzioni. Da un lato il protagonista, Manuel, cerca di scoprire l'assassino del marito Alvaro e dall'altro, mentre cerca, si rende conto di indagare anche su se stesso e sulla natura del loro rapporto. Si può vivere con una benda sugli occhi per molto tempo e quando arriva il momento di fissare la luce, questa può ferirci come mai avremmo pensato.
Si tratta di un romanzo, di un giallo ad essere precisi, che si sviluppa con un ritmo lento per darci il tempo di entrare nella storia e nell'indagine insieme a Manuel, quasi l'autrice ci prendesse per mano e ci accompagnasse insieme al suo personaggio a scoprire tutto ciò che Alvaro negli anni gli ha nascosto e il perché di tali bugie ed omissioni. E la cifra di tale scrittura, che si snoda in volute lente, come già ha sottolineato nella sua recensione Azzurra del blog "Silenzio, sto leggendo!", è l'eleganza, così come è sempre elegante e misurato Manuel.
Il lettore per apprezzare l'indagine deve prendersi il tempo necessario, senza fretta, e lungo il percorso vengono disseminati gli indizi che portano ad una conclusione, che guardando indietro poteva anche essere indovinata, ma che ugualmente appaga. Non è il nome dell'assassino il punto di arrivo, ma il percorso compiuto per scoprirlo.
Manuel dovrà lasciare le sue certezze e partire. Provvisorio e sradicato in una Galizia che non conosce ritroverà il senso e il piacere di alcune cose, come l'improbabile amicizia di un ispettore burbero ed omofobo, il calore e l'affetto di un cane brutto e maltrattato, la gentilezza di uno strano bambino e due risme di carta e un pacco di penne su di una nuda scrivania ... a ricordargli che scrivere significa mettersi a nudo. Perché se la vita è sofferenza, anche la scrittura deve esserlo.
Consiglio questo libro a quei lettori che hanno voglia di intraprendere un viaggio alla scoperta dei lati oscuri del cuore umano e che non hanno paura di rendersi conto che spesso il male si nasconde dove invece ci aspetteremmo di trovare comprensione, amore e sicurezza.
Come sai, lo sto finendo, questo romanzo suggestivo e ben scritto. Il mio primo libro della Redondo, che promuovo (quasi) a pieni voti.
RispondiEliminaE io aspetto la tua recensione. Baci Lea
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