Negli occhi di chi guarda - Marco Malvaldi

"Ci sono persone con cui parlare è un piacere unico. 
Sono le persone che sanno quando è il caso di parlare. Quelli che, oltre ad udire quello che dici, lo ascoltano e lo comprendono al volo, e vanno oltre, usando quello che dici come tessera di un domino,  in una partita amichevole in cui il risultato non conta, e di cui entrambi i giocatori sono in grado di riconoscere la fine, oltre all'inizio."

TRAMA
In un posto isolato e bellissimo della Maremma toscana, un'enorme tenuta tra le colline e il mare, si ritrova una compagnia di persone diverse tra di loro. È un appuntamento del destino, anche se non lo sanno. Si sta decidendo se vendere o no, a un gruppo finanziario cinese, la proprietà dove dimorano. E per ciascuno di loro, Poggio alle Ghiande è qualcosa di più che un semplice grande podere. I due proprietari, i gemelli Zeno e Alfredo Cavalcanti, sono divisi, pur senza aperta discordia; l'uno è un sofisticato collezionista d'arte che si è ritirato da decenni nella sua tenuta, l'altro è un broker di mondo i cui affari non vanno sempre a gonfie vele. La questione tocca in misura diversa i vari residenti che affittano i pochi alloggi nella tenuta. Quelli che invece sono ferocemente attaccati alla terra sono due famigli: il vecchio Raimondo, una specie di fattore misantropo che è stato lunghi anni in manicomio; e Piotr, un inquietante polacco fanatico religioso che fa il cameriere. Sono ospiti della villa anche Margherita, bella filologa chiamata a ordinare la collezione di Zeno, e Piergiorgio Pazzi, un genetista. Quest'ultimo incaricato di fare da esecutore di una singolarissima scommessa dalla quale dipenderà se vendere o meno. Una notte, un incendio improvviso divora il bosco di Poggio alle Ghiande e dentro il cerchio delle fiamme si ritrova il cadavere di Raimondo. E mentre sul vecchio fattore e su una certa opera di Ligabue scomparsa cominciano a circolare dicerie, un secondo omicidio toglie ogni dubbio sulla presenza di un assassino. Il mistero di quelle morti sta negli occhi di chi guarda.

Titolo: Negli occhi di chi guarda • Autore: Marco Malvaldi • Editore: Sellerio • N.pagine: 274 • Anno di pubblicazione: 2017 • Copertina flessibile: € 14,00 • Ebook € 9,99



Marco Malvaldi mette in freezer i vecchietti del Bar Lume per proporci una nuova storia con dei protagonisti già conosciuti in "Milioni di Milioni", Francesca e Piergiorgio, rispettivamente filologa e genetista. Loro saranno il filo conduttore di una storia ambientata in un posto paradisiaco, Poggio alle Ghiande, una tenuta che da un lato affaccia sul Tirreno e dall'altro sulle colline maremmane di proprietà dei gemelli Cavalcanti, e abitata da un gruppo di persone alquanto singolari. Cosa sia Poggio alle Ghiande, Malvaldi lo spiega in apertura del romanzo attraverso i pensieri dei vari protagonisti di questa storia, dandoci così un assaggio delle loro personalità. 
Il punto di forza di questo romanzo, a mio parere, sta proprio nella caratterizzazione dei personaggi, ognuno dei quali incarna un vizio o una virtù che possiamo incontrare nella vita di tutti i giorni, ma esasperato in modo da farcelo riconoscere come segno distintivo, a formare una sorta di puzzle dove ciò che manca da una parte è spiccatamente presente nell'altra. 
I padroni di casa sono due gemelli vicini alla sessantina, che di uguale hanno solamente la mappa genetica: Alfredo è un broker che misura tutto in termini di ritorno economico, nonostante gli affari non vadano propriamente bene, mentre Zeno è un collezionista d'arte per il quale i soldi sono solo un mezzo per poter implementare la sua collezione di opere rare. Attorno a loro gravitano un tuttofare che ha passato parecchi anni in manicomio, un cameriere polacco ossessivamente religioso, un meccanico di Formula 1 con la passione per la buona cucina, una professoressa di chimica che si diletta nella preparazione di distillati e mix di spezie, una casalinga da poco abbandonata dal marito, e una coppia di musicisti in pensione. A concludere il mix, un ingegnere e un architetto giunti sul posto per valutare la vendita della tenuta ad una società cinese e la nostra filologa esperta d'arte con il genetista, giunti sul posto rispettivamente per valutare la collezione d'arte e per stabilire chi dei due gemelli abbia la prerogativa di decidere in merito alla vendita, attraverso lo studio delle loro mappe genetiche per individuare un particolare bizzarro del quale non vi dirò nulla.
Il mistero ruota attorno al ritrovamento di una tomba etrusca già ripulita di tutti i tesori che conteneva, ad una stanza segreta celata all'interno della residenza dei gemelli e soprattutto ad un dipinto attribuito a Ligabue che appartiene al fattore ma che nessuno ha mai visto e del quale non è nemmeno certa l'esistenza. 
Due sono i cadaveri che vengono rinvenuti e non è chiaro nemmeno il nesso tra le due morti; tutti i superstiti sono potenziali assassini, come nel più classico dei gialli, e allo stesso modo, un piccolo particolare dopo l'altro, si giunge alla soluzione del giallo, che in questo caso è piuttosto originale, senza ombra di dubbio!
Originale anche il punto di vista di Zeno in merito all'arte, concepita come veicolo di emozioni che possono raggiungere lo spettatore sotto diverse forme, persino sotto forma di una Venere di Milo interamente realizzata con pupù di panda gigante (e sì, anch'io come La lettrice rampante sono andata a googolare e ho scoperto che lo scultore cinese Zhu Cheng la ha realizzata DAVVERO!)
Lo stile di Malvaldi è unico e inconfondibile, l'ironia che accompagna ogni pagina, le espressioni goliardiche e l'ilarità che suscitano alcuni dei personaggi (io ho amato moltissimo la sagacia del professor Della Rosa) sono elementi che rendono questo romanzo particolarmente gustoso e le pagine dedicate alle nozioni scientifico/chimiche ne fanno una lettura interessante e piacevole sotto molti punti di vista.
Consigliato a chi vuole divertirsi, farsi intrigare e scoprire qualcosa di nuovo.



Commenti

  1. Buongiorno Stefy, anche a me questo Malvaldi fuori dagli schemi dei vecchietti del Bar Lume piace molto di più. Rimasi stregata da "Odore di chiuso" perché mi piacque molto anche il tuffo nel periodo storico, e recentemente mi è piaciuto parecchio "Odore di chiuso" perché ambientato nel mondo della lirica - e, ancora una volta, perché ambientato in un tempo diverso dal contemporaneo (trovi qui: http://evapalumbo.blogspot.it/2017/10/recensione-buchi-nella-sabbia-marco.html la recensione sul mio blogghino). Devo dire quindi che per me è questa la dimensione perfetta in cui leggere Malvaldi, anche se ho apprezzato moltissimo anche questo "Negli occhi di chi guarda".
    Visto che ti piace moltissimo l'ironia colta e profonda, un altro scrittore italiano che mi sento assolutamente di consigliarti è Gaetano Savatteri. Prova il suo "La fabbrica delle stelle", mi saprai dire!
    Ciao da Eva

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    1. Volevo dire che recentemente mi è piaciuto "Buchi nella sabbia", ovviamente... ah, quando ancora devi prendere il caffè...
      ;-)

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    2. Ciao Eva!
      Passo a leggere la tua recensione e segno subito il titolo che mi proponi.
      Un bacio

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  2. ho amato tantissimo questo libro, mi ha divertita e stupita nel finale. La varietà di personaggi anche per me è il punto di forza

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  3. Ciao, ho scoperto Malvaldi quest'anno, dietro suggerimento di un'amica, e per ora ho letto solo qualche romanzo della serie del BarLume, che mi è piaciuto molto! Sono però curiosa di leggere anche qualche romanzo che non appartiene alla serie...

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    1. Ciao Ariel.
      Anche per me Malvaldi è una scoperta recente e devo dire che è stata una scoperta molto piacevole! Sono certa che gli autoconclusivi non ti deluderanno ;)

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  4. Di Malvaldi ancora non ho letto niente di suo ma segno anche questo ^_^

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  5. Come dicevamo, quanta soddisfazione dà divertirsi così, con ironia e intelligenza?! :-) un abbraccio Stefy!

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  6. Adoro Malvaldi, è uno dei miei scrittori preferiti! Ho letto tutta la serie del Barlume e non vedo l'ora di leggere anche quest'ultimo...quando entro in libreria mi fissa sempre con insistenza dallo scaffale! :P

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    1. Ciao Piera,
      se ti fissa è perché vuole venire a casa con te, accontentalo e non te ne pentirai ;)

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