Trama: Da sempre la famiglia Sinclair si riunisce per le vacanze estive su una piccola isola privata al largo delle coste del Massachusetts. I Sinclair sono belli, ricchi, spensierati. E Cady, l'erede di tutta la fortuna e di tutte le speranze, non fa eccezione. Ma l'estate in cui la giovane Sinclair compie sedici anni le cose cambiano. Cady si innamora del ragazzo sbagliato e ha un incidente. Un incidente di cui crede di sapere tutto, ma di cui in realtà non sa nulla. Finché, due anni dopo, torna sull'isola e scopre che niente è come sembra nella bellissima famiglia Sinclair. E che, a volte, ci sono segreti che sarebbe meglio non rivelare mai.
Titolo: L'estate dei segreti perduti
Autore: Emily Lockart
Casa editrice: De Agostini
Anno pubblicazione: 2014
Pagine: 315
Buongiorno! Oggi ritorna la rubrica pensata e realizzata in collaborazione con Chiara del blog La lettrice sulle nuvole e nata dalla nostra passione comune per la narrativa per ragazzi. Chiara mi ha suggerito di leggere, L'estate dei segreti perduti di E. Lochart. Me lo consiglia perché:
Un libro che mi ha sorpresa. Fino alla fine credevo fosse diverso, avevo un’opinione dei vari personaggi completamente errata, credevo non ci fosse morale in questa storia. L’ultima parte mi ha lasciata a bocca aperta, come pochi libri sono riusciti a fare. Mi ha sorpresa, stupita e lasciata con l’amaro in bocca e la sensazione di essere stata superficiale esattamente come i protagonisti. C'è spazio anche per riflettere, tanto, e lo stile di scrittura, scorrevole con paragrafi brevi e frasi profonde messe qua e là, è risultato molto bello. Da leggere anche solo per il finale
Devo confessarvi che all'inizio, quando ho visto la cover di questo romanzo, non ero molto fiduciosa e temevo che Chiara questa volta avesse ceduto alla tentazione di assegnarmi una storia d'amore! Per questo sospetto ho tardato un pochino a procurarmi il libro, poi complici le vacanze, le pigre giornate in spiaggia e il relax ho deciso di leggerlo, tanto più che l'ho trovato a tentarmi dagli scaffali di una libreria. La storia perfetta da leggere al mare, ho pensato. Una volta di più ho potuto constatare che le cover ingannano! Un libro molto, molto diverso da come lo avevo immaginato e Chiara ha fatto bene ad insistere. Non si tratta proprio per niente di una storia di amori estivi, di feste in spiaggia e di cose simili: mi sono piuttosto trovata al cospetto di una storia familiare, con dinamiche complesse. Privilegi, il peso di un nome, amicizia, rivalità e la figura dominate di un nonno che vediamo nella sua duplicità, affettuoso e al tempo stesso in grado di innescare processi pericolosi.
La protagonista Cady, dopo un episodio accaduto sull'isola di famiglia (nientepocodimeno) due estati prima, torna su quella stessa isola per far luce su quanto le è successo. Non ricorda e vorrebbe far chiarezza. Ha subito uno choc? Ha avuto un incidente? Che cosa è accaduto quella sera d'estate a lei, ai suoi cugini e a Gat, ragazzo del quale è innamorata nonché parente (povero) acquisito e mai realmente accettato dal nonno? Il libro si sviluppa su più piani temporali, passato e presente si mescolano e confondono le carte in tavola, ma più procede con la lettura più inizia a farsi sentire nel lettore una sensazione di disagio, una nota allarmante e stonata che prelude a qualcosa di inaspettato e inquietante.
Avendo letto un po' di libri e visto diversi film (modestamente) ho intuito il colpo di scena finale, ma questo non ha tolto nulla al piacere della lettura, anche perché ero curiosa di capire se le mie congetture fossero esatte.
La tematica trattata è particolarmente dolorosa e richiede un lettore consapevole, in grado di gestire una storia che non segue i percorsi tradizionali e che non offre facili consolazioni.
Un romanzo intrigante, malinconico e non banale. Vorrei aggiungere altro, ma ho il timore di svelare qualcosa di troppo. Ringrazio Chiara per avermelo proposto: tipico caso di lettura che avrei snobbato per colpa della cover e avrei fatto molto male perché mi sarei persa un bel libro!
Io invece cosa ho consigliato a Chiara? Ma ovviamente Eppure cadiamo felici di Enrico Galiano. Non solo il libro è bellissimo, ma l'autore è pordenonese come me. Non potevo resistere: orgoglio friulano. Sarà piaciuto a Chiara? Andiamo a leggere la sua recensione (la trovate qui).
Per quanto riguarda la nostra rubrica ci rileggiamo quando sarà tempo di mangiare castagne con il vino novello. Giusto Chiara???
Per quanto riguarda la nostra rubrica ci rileggiamo quando sarà tempo di mangiare castagne con il vino novello. Giusto Chiara???
per le castagne ci sto, giustissimo! Felice che ti sia piaciuto. La cover e il titolo avevano ingannato pure me. Ma tu ci eri arrivata alla rivelazione finale? Che mente Lea, bravissima
RispondiEliminaAvevo appena finito ninfee nere e questo mi aveva resa piuttosto ricettiva su finali particolari. ;-)
EliminaCiao Lea, hai ragione! La cover non è delle migliori ma, molto spesso, non bisogna giudicare un libro dalla copertina (il che vale anche in senso contrario, ovviamente!)
RispondiEliminaMi avete convinta! :)
Ne sono felice Anna! Chissà tu come troverai il finale.
EliminaDa leggere assolutamente
RispondiElimina:-)
EliminaPoi mi fai sapere
Certo la copertina non faceva prevedere nulla di esaltante! Le storie famigliari mi intrigano, chissà, potrei farci un pensiero :)
RispondiEliminaConoscendo i tuoi gusti non sono certa che potrebbe piacerti, ma vorrei tanto scoprire come ti relazioneresti con il finale.
EliminaNon conosco nè il libro, nè l'autore.. ma mi hai molto incuriosita :)
RispondiEliminaAllora ho raggiunto il mio scopo. Potrei inserirlo nella lista dei libri con il finale più inaspettato insieme a Ninfee nere.
EliminaMi hai incuriosita. Lo voglio leggere anch'io!
RispondiEliminaTe lo porto domani! Potrebbe piacere anche ad Anna.
Eliminabacio
Ciao Lea!
RispondiEliminaAmmetto di aver letto in precedenza la trama del libro e di averlo accantonato.
Per curiosità però ho deciso di leggere la tua recensione e mi sono dovuta ricredere: ora ho il libro in lista! ;)
Sul serio??? Mi fa proprio piacere. È un libro che ha al suo interno una bella dose di dolore, ma che fa riflettere.
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