Aspettami fino all'utima pagina - Sofia Rhei


 
Trama: Silvia ha quasi quarant'anni, vive e lavora a Parigi e ha una relazione difficile con Alain, un uomo sposato che da mesi le racconta di essere sul punto di lasciare la moglie. Dopo tante promesse, sembra che lui si sia finalmente deciso, ma la fatidica sera in cui dovrebbe trasferirsi da lei, le cose non vanno come previsto. E Silvia, in una spirale di dolore e umiliazione, decide di farla finita con quell'uomo falso e ingannatore e di riprendere in mano la sua vita. Alain però non si dà per vinto, e Silvia non è abbastanza forte da rimanere indifferente alle avances dell'uomo che ama... Dopo giorni e notti di disperazione, viene convinta dalla sua migliore amica a fare visita a un bizzarro terapeuta, il signor O'Flahertie, che sembra sia capace di curare le persone con la letteratura. Grazie ad autori come Oscar Wilde, Italo Calvino, Gustave Flaubert, Mary Shelley, e al potere delle loro storie, Silvia comincia a riflettere su chi sia realmente, su quali siano i suoi desideri più profondi e su cosa invece dovrebbe eliminare dalla sua vita... 
 Titolo: Aspettami fino all'ultima pagina
Autore: Sofia Rhei
Casa editrice: Newton Compton
Anno pubblicazione: 2017
Pagine: 253
 
 
Pensavo fosse amore...invece era proprio un calesse! Un calesse grande grande! Ho preso un abbaglio e sedotta dalla meravigliosa cover ho richiesto questo libro alla casa editrice che me lo ha spedito in formato ebook , cosa per la quale ringrazio, ma non era assolutamente quello che mi aspettavo.
Scongiurato il timore che fosse pieno di scene di sesso alle quali sono allergica (non per pudore, ma per fastidio verso certi cliché presenti nei romance), sono incappata nelle seconda cosa che in un libro mi spaventa: la noia unita all'umorismo involontario.
Mi scuso con la Newton se assegno il voto più basso che ho dato fino ad ora, ma penso si debba essere sinceri (e io lo sono sempre), anche se non brutali, ma questa volta il libro ha proprio sollecitato il diavoletto che vive sulla mia spalla destra.
Io avrei voluto aspettare Silvia fino all'ultima pagina, ma è stato uno sforzo non indifferente e mentre aspettavo le ho scritto pure una letterina. Non ci credete? Eccola qui.
 
Cara Silvia,
ti ho conosciuta mentre aspettavi che Alain, il tuo amante fedifrago, venisse a vivere da te lasciando la moglie, ma questo amante di cartapesta quanti sms ti deve lasciare sul telefonino perché tu capisca che è un perfetto idiota? Se non ti vuoi impegnare tienitelo per scaldare il letto, visto che è bravissimo a darti piacere e in cambio non devi neanche lavargli i boxer! Ma cosa vuoi di più?
E se poi la tua amica ti manda da un biblioterapeuta dal nome strano e dall'accento irlandese, devi proprio veder passare un unicorno prima di capire che qualcosa non gira per il verso giusto?
Se infine (finalmente) inizi a provare attrazione verso un altro uomo e questo ti porta a cena in un posto meraviglioso devi scappare in bagno e rimanere confusa dal fatto che non sia un pezzo di torba come il precedente?
Tutti questi aspetti, Silvia, mi lasciano perplessa e non mi fanno desiderare di approfondire la nostra conoscenza. Che ti piaccia leggere è di sicuro una bella cosa, ma forse non abbiamo letto gli stessi libri.
Facciamo così, tu vai avanti e io torno all'incipit di questa storia e tengo per me solo la bellezza della cover e il suggerimento del tuo biblioterapeuta di leggere "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Calvino.
D'altra parte io sono italiana, come la moglie del tuo amante, e magari per questo non siamo entrate in sintonia. Salutiamoci senza rancore, non eravamo fatte per essere amiche, io che a 46 anni se un uomo mi chiede di cambiare per lui senza darmi nulla in cambio, la suola della mia Dr. Martens gliela stampo in fronte! Altro che tacchi a spillo.
 
Con affetto Lea
 
 
P.S. Il finale del libro è stata la riprova che il calesse era grandissimo, perché leggendo le recensioni che ho trovato nella blogsfera pare che a salirci siamo state in tante! Viene quasi voglia di dirigerlo verso la casa di zia Jane per bere un buon the con i biscotti e gustare due paginette di letteratura, quella buona.
 
 




 
 

Commenti

  1. Nonostante la Newton questa volta abbia azzeccato la copertina, me ne sono tenuto alla larga. Ho fatto bene, dai. :)

    RispondiElimina
  2. Sei una grande! Spassosa la letterina. Sul calesse ci salgo anch'io, per simpatia, il romanzo di certo non lo leggo...

    RispondiElimina
  3. "io che a 46 anni se un uomo mi chiede di cambiare per lui senza darmi nulla in cambio, la suola della mia Dr. Martens gliela stampo in fronte! Altro che tacchi a spillo."
    Penso di non aver mai letto una recensione tanto bella, diretta e originale.
    Brava Lea!

    RispondiElimina
  4. Unico biblioterapeuta di fiducia Vince Corso, diffidate delle imitazioni!
    Una delle tue recensioni più riuscite, Lea, complimenti 😊

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai proprio ragione Cecilia! Vince è unico e speriamo che esca presto un'altra sua indagine.
      Grazie dei complimenti: molto graditi. :-)

      Elimina
  5. Io te l'ho detto e ti ho pure mandato le prove fotografiche: questo è un giorno da segnare in agenda, perché se Leuccia stronca un libro in maniera così eclatante, allora il libro è proprio brutto. Ora fai un favore, stellina: fallo più spesso, perché tira fuori un lato di te che non conoscevamo, ma che amiamo taaaaaanto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che giornata unica. Tanto orgogliosa di esserti piaciuta: un po' di cattiveria alberga anche dentro la sottoscritta. Se poi mi si provoca...

      Elimina
  6. Ahh aah aaha... Che spasso! Mo' me lo segno! (Per non cascarci)

    RispondiElimina
  7. capperi! che recensione che stroncatura! brava mi è piaciuta molto ironica al punto giusto!

    RispondiElimina
  8. Lea ti sei superata, sto ancora ridendo. Perché non ne fai più spesso di stroncature? Sei eccezionale

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Chiara! In realtà se un libro non mi piace non lo finisco, ma in questo caso non potevo. Ih ih ih

      Elimina

Posta un commento