Quello che mi manca per essere intera - Ilaria Scarioni

TRAMA
Corpo incompiuto, difettoso, sbagliato. Bianca è questo: nata con una patologia congenita che le ha deformato le mani e i piedi, fino all'adolescenza ha trascorso molto tempo all'Istituto Gaslini di Genova, l'ospedale dei bambini, dove è stata sottoposta a innumerevoli interventi. I suoi ricordi d'infanzia hanno il colore del mare incorniciato dalle finestre della sala gessi e l'odore di cloroformio, collodio e patatine gommose.Adesso Bianca ha trent'anni e ha scelto di fare il medico, però il suo camice non è immacolato come quello dei dottori che l'hanno curata, è macchiato, stropicciato, non riflette il dolore come uno scudo ma lo assorbe. Le cicatrici che le ricamano la pelle le hanno marchiato l'anima, e anche l'amore appassionato di Cesare, che fa sentire Bianca viva come non mai, non le basta per non sentirsi diversa, diversa e sbagliata. Bianca ha bisogno di un senso, di dare un significato al suo corpo che non è come l'avrebbe desiderato, e per imparare ad abitarlo prova a tornare indietro nel tempo. Ripercorre i giorni in ospedale, quando si sentiva un burattino di legno fallato, racconta le storie dei piccoli pazienti come lei, e poi rievoca i volti e le voci degli uomini che negli anni successivi avrebbe amato.A guidarla nel viaggio ci sono i suoi fantasmi: quello di Giannina Gaslini, bambina per sempre, morta a undici anni per una peritonite non diagnosticata, e quello di suo padre Gerolamo, che costruì l'ospedale per non impazzire di dolore dopo la scomparsa della figlia. E sarà anche grazie a loro che Bianca riuscirà ad accettare se stessa e a sentirsi non più carne malfatta, ma carne viva, palpitante. Intera.Con una scrittura luminosa e venata di lirismo, Ilaria Scarioni, qui al suo esordio narrativo, ci porta per mano nei vicoli di una Genova schietta e un poco scontrosa come i suoi abitanti, e racconta la fatica di tutti noi, alla ricerca del nostro posto nel mondo e della nostra parte più vera.
Titolo: Quello che mi manca per essere intera • Autore: Ilaria Scarioni • Editore: Mondadori • N.pagine 204 • Anno di pubblicazione 2017 • Cartonato € 18,00 • Ebook € 8,99

Di questo libro inizio col dire che la copertina è meravigliosa; è opera dell'artista brasiliano Marcelo Monreal  e dà la dimensione esatta di quello che si trova tra le pagine: un ricco mondo interiore, una fioritura esplosiva, dietro ad un involucro che spesso non gli rende giustizia.
La protagonista è Bianca, una giovane donna nata in un corpo "difettoso", una malformazione alle mani e ai piedi che che fin da bambina la costringe a sottoporsi ad una lunga serie di dolorosi interventi, che alla fine le concederanno la possibilità di camminare e usare le mani in modo soddisfacente.  Dopo un lungo calvario i medici la dichiarano "guarita", ma Bianca è ancora lontana dalla guarigione, se i suoi arti funzionano, non succede altrettanto al suo animo, deve ancora far pace con la "carne difettosa" che la ospita e potrà farlo solo affrontando i suoi fantasmi, uno ad uno, mettendoli su carta, nero su bianco, in modo da poterli finalmente vedere dal di fuori.
Il suo percorso di ricostruzione, quello che la porterà a diventare un tutt'uno con il suo corpo, intera per l'appunto, parte dalla sua nascita e si snoda attraverso il ricordo dei suoi numerosi ricoveri all'"ospedale incantato", il Gaslini di Genova, l'ospedale dei bambini dalle cui finestre si vede il mare.
Con una narrazione che alterna il tempo presente al passato, il lettore vivrà gli incontri che sono stati importanti per lo sviluppo di Bianca "persona", alcuni bambini incontrati in ospedale che non ce l'hanno fatta, altri che invece sono ancora presenti nella sua vita, uomini che l'hanno aiutata a prendere coscienza del proprio corpo, che lei a volte usa per questo scopo, e ad accompagnarla in questo percorso ci sono due ciceroni d'eccezione: Gerolamo e Giannina Gaslini. Un'altra parte del romanzo è costituita dalla storia di Gerolamo Gaslini, un padre che non è riuscito ad evitare la morte improvvisa della figlia undicenne Giannina, e per dare un senso al suo dolore decide di costruire l'"ospedale incantato". Le varie storie si intrecciano fino a dare forma ad una entità costituita da anima e corpo.
Bianca scrive lunghe lettere al medico che l'ha curata, scrive a noi le storie delle persone che l'hanno toccata senza raggiungerla, perché gli unici modi in cui riesce a fondersi con il suo corpo sono la scrittura e il sesso, si può dire che sono le sue ossessioni.
Con una scrittura a tratti onirica e a tratti fin troppo realistica, spesso dolorosa,  Ilaria Scarioni plasma il personaggio di Bianca, fino a restituircelo integro, vivo e pulsante, al termine di un percorso che si fa inizio di vita.
Un appunto che mi sento di muovere in merito a questo romanzo è l'eccessivo uso di termini di difficile comprensione: alcuni prettamente medici, alcuni troppo "ricercati" e altri appartenenti al dialetto genovese, per comprendere i quali ho dovuto far ricorso al dizionario, cosa che ha un tantino appesantito la lettura.

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