Buon pomeriggio, amici lettori.
Vi
chiederete come mai un post a quest'ora insolita: ebbene, vogliamo
farvi conoscere un ometto che con noi condivide la grande passione per i
libri, Alberto Zuccalà. Noi esprimiamo la nostra passione a parole,
perché è la forma che ci riesce meglio, quella nella quale riusciamo a
far capire ai lettori cosa ci ha emozionato di una storia e quale segno
ha lasciato in noi.
Alberto
possiede un talento indiscutibile: con la matita in mano e pochi
tratti sa creare un mondo nel quale perdersi e ritrovare quelle che sono
state le emozioni che lui ha provato. E lo fa bene, molto bene. Le sue
si chiamano per l'appunto graforecensioni, perché con pochi tratti
grafici ci racconta quello che lo ha emozionato di un libro, un brano
musicale, un momento della sua vita.
Anche
lui ha fatto parte del progetto Bancarella, e ci ha regalato le
graforecensioni dei sei romanzi finalisti al Premio. Ci sembra doveroso
condividerle con voi e rendervi partecipi di questa magia.
I MEDICI - UNA DINASTIA AL POTERE di MATTEO STRUKUL (NEWTON COMPTON)
IL GIARDINO DEI FIORI SEGRETI di CRISTINA CABONI (GARZANTI)
LA LOCANDA DELL'ULTIMA SOLITUDINE - ALESSANDRO BARBAGLIA (MONDADORI)
GOCCE DI VELENO - VALERIA BENATTI (GIUNTI)
LA GUARDIA IL POETA E L'INVESTIGATORE - JUNG-MYUNG LEE (SELLERIO)
MAGARI DOMANI RESTO - LORENZO MARONE (FELTRINELLI)
Allora, cosa ne pensate? Non è magia pura?
Se volete vedere gli innumerevoli altri suoi lavori, li trovate alla pagina fb Le graforencensioni di Alberto Zuccalà - un disegno per un libro
Noi vi auguriamo un buon pomeriggio e a presto con il resoconto della nostra tre giorni da sogno.
Cavolo, è notevole! Soprattutto originale.
RispondiEliminaComplimenti ad Alberto.
Soprattutto mi pone delle riflessioni. Che le forme d'espressione possono essere molteplici, in base ai propri talenti. Quindi troverò la mia.
Non so disegnare e non trovo mai le parole giuste e spesso annego nel piatto le mie emozioni. Potrei inventarmi le "gastrorecensioni". un menu per ogni libro che leggo.
Morirei di fame, che vergogna!
Chissà che non sia un incentivo a leggere!
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