TRAMA
Aprire questo libro è un'esperienza sorprendente, capace di portare
allegria nella più grigia delle giornate. Proprio come entrare in casa
di Dora, la protagonista. Nel suo appartamento torinese potrete
incontrare: i suoi due bambini, piccoli saggi e buffissimi; il loro tato
Simone, magari sul balcone intento a fumare (meglio non chiedersi che
cosa); Sara, la migliore-amica-senza-figli di Dora, stavolta alle prese
con la decisione più difficile; il massimo del disordine che una donna
nata alle nostre latitudini possa sopportare; un paio di nonni molto
diversi da quelli delle pubblicità; un quadro con un pappagallo zampe
all'aria, in grado di infondere pace a chi lo guarda; un sacco di
ricordi felici sospesi nell'aria, diversi angoli dove ristagna la
malinconia per tutto ciò che invece non è stato o non sarà, e grandi
finestre per lasciar entrare il sole. Zitti, se fate attenzione
sentirete bussare alla porta! È un giovane vicino di casa, decisamente
sexy a dirla tutta, ed è qui per Dora. Ma eccola che arriva, Dora, è
appena sveglia e già sa che dovrà correre, e correre, sempre in ritardo
su tutto, da vera"madre Gazzella": due bambini, un lavoro, un mutuo e
una separazione con cui fare i conti. La storia di questa giovane donna
coraggiosa, anticonformista e piena di vita, e di tutto il mondo che la
circonda, fa riflettere proprio perché prende forma in scene esilaranti o
tenere, sempre profondamente sincere.
Titolo: La verità, vi spiego, sull'amore
Autore: Enrica Tesio
Editore: Mondadori
N.pagine: 236
Anno di pubblicazione: 2015
ISBN: 9788804647713
Desideravo leggere questo libro già da un po' di tempo e quando ho visto al cinema il cartellone del film che ne è stato tratto ho deciso che era giunta l'ora.
Mi sento
di paragonare questa lettura ad una padella di pop-corn: inizia scoppiettando, con
descrizioni ed episodi che spesso mi hanno fatta ridere sguaiatamente, poi
pian piano il calore ed il profumo ti avvolgono e ti portano a fare
riflessioni, sorrisi e lasciano spuntare anche qualche lacrima.
La storia è quella di Dora e Davide, una giovane coppia con due bambini piccoli, Pietro di tre anni e Micol di tredici mesi, alle prese con il periodo di assestamento post separazione. Davide infatti ha deciso di lasciare Dora, non perché si è innamorato di un'altra e nemmeno perché non la ama più, ma perché da lei si sente sopraffatto.
La storia è quella di Dora e Davide, una giovane coppia con due bambini piccoli, Pietro di tre anni e Micol di tredici mesi, alle prese con il periodo di assestamento post separazione. Davide infatti ha deciso di lasciare Dora, non perché si è innamorato di un'altra e nemmeno perché non la ama più, ma perché da lei si sente sopraffatto.
"Davide non mi ha lasciata per un'altra donna, in qualche modo mi ha tolto anche quel conforto, mi ha lasciata per un'altra vita, che è peggio."
Dora ne prende atto, con grande onestà riconosce le proprie responsabilità e cerca, giorno dopo giorno, di ricostruire un equilibrio familiare. Le sue giornate sono uguali a quelle di molte donne lavoratrici: si inizia a correre dal mattino per preparare i bimbi, portarli all'asilo, andare al lavoro, fare la spesa, recuperare i figli e tornare a casa, dove poter finalmente dedicare le ultime ore della giornata a vivere la vita vera, piccoli ritagli fatti di coccole, baci e discorsi "filosofici", di quelli che si possono affrontare con un bambino di tre anni, che bastano a colmare la giornata intera.
Nella vita di Dora c'è anche Sara, l'amica che tutte vorremmo avere: schietta e onesta, arriva per cena, alle volte la prepara pure, poi si stende nel lettone con loro per raccontare una storia e non appena i bimbi si addormentano si trasferisce in cucina con Dora per condividere un bicchiere di buon vino accompagnato da confidenze reciproche.
"Sara non è la mia migliore amica, Sara è la migliore e basta."
Nella vita di Sara è appena
entrato un bidello poeta, che diventerà il "tato" dei bimbi di Dora, con
somma felicità di tutti, tranne Davide che dovrà comunque farsene una
ragione.
Due personaggi che nella narrazione si incontrano brevemente, ma descritti talmente bene da rimanere impressi nella mente, sono le nonne dei bimbi: nonna Mimì (mamma di Dora) che con i bimbi si rapporta alla pari, e nonna Nenè (mamma di Davide) la perfezione fatta persona di quelle che stirano non solo i calzini, ma anche i lacci delle scarpe.
"Il pasto con nonna Mimì. Animal House, ma togliendo qualche freno inibitore a John Belushi. Il pasto con nonna Nenè. Una sala chirurgica. Ecco, solo con più tupperware, tanti tupperwae quanti non ne ho mai visti in vita mia."
A completare il quadro c'è Enea, un ventenne fratello della vicina di casa, che con la sua presenza aiuterà Dora a far luce dentro di sè.
Ho molto apprezzato l'onestà di Dora nell'analizzare la situazione e nel compiere le scelte giuste, anche se dolorose e il modo di Enrica Tesio di descrivere le emozioni che Dora attraversa nel cercare un nuovo equilibrio.
"Mi
manca quella lingua comune che diventa improvvisamente lingua morta,
niente mi fa sentire il vuoto dell'assenza quanto trovarmi a pronunciare
un'espressione, una frase, un modo di dire che capirebbe solo lui."
Uno spaccato di vita vera raccontato da una penna brillante, ironica e al tempo stesso profonda, una lettura che consiglio a tutti, in cui ognuno può ritrovare un briciolo di sè e sicuramente molto di chi ci sta attorno.
Da leggere ^_^
RispondiEliminaEh sì! ^_^
Eliminaallora segno!
RispondiEliminaE brava Ropolo!
EliminaBacio
Decisamente incuriosita, lo segno! Grazie della dritta, è un'autrice che conosco solo di "nome", devo rimediare :)
RispondiEliminaIo l'ho trovata veramente una lettura molto piacevole, per diversi aspetti, e mi fa piacere averti incuriosita.
EliminaUn abbraccio
Anche io ho visto la locandina del film e solo dopo i miei neuroni si sono connessi nel ricordare che esiste anche un romanzo. Lo leggerò, ovviamente prima di vedere il film ;)
RispondiEliminaPensa che io avevo selezionato questo titolo per la tappa precedente della tua challenge, poi con i tempi non ce l'ho fatta e l'ho accantonato. La locandina mi ha riacceso la lampadina, per fortuna direi.
EliminaIl film non lo vedrò mai e poi mai - Ambra Angiolini, dio mio, perché è ovunque? -, però il romanzo sembra bellino. Segno, che durante l'Estiva non si sa mai. :)
RispondiEliminaLa cosa buffa è che Ambra Angiolini viene citata nel romanzo come tipologia di padre al parco, descritto come "Eterodiretto, sempre dotato di auricolare e in costante contatto radio con la madre a casa, per l'aiutino."
EliminaDirei che durante l'Estiva potrebbe essere la giusta dose di evasione ;)