La traiettoria dell'amore - Claudio Volpe


TRAMA
L’impatto della lamiera con il corpo di una giovane donna è un dolore sordo, che cambia per sempre la vita di Giuseppe, di sua sorella Andrea e di Sara. Andrea è una tatuatrice e ama Sara, ragazza con un passato di prostituta alle spalle.
Sono trascorsi molti anni senza che Andrea vedesse suo fratello, da quella volta in cui Giuseppe l’ha abbandonata, incapace di accettare la sua omosessualità. Fuggono insieme per ritrovarsi e riabbracciarsi più forti di prima, in bilico tra la legge del cuore e la legge della società, proprio come nel mito di Antigone.
Cosa farne di questo fratello che anni prima l’ha abbandonata? Aiutarlo a nascondersi e a sottrarsi alla legge o spingerlo a consegnarsi alla giustizia? Fino a che punto l’amore per chi ha il tuo stesso sangue può determinare ciò che è giusto fare? Cosa ne sarà del futuro di Andrea e di quello di Sara se deciderà di aiutare Giuseppe? 
“Un giovane autore poco più che ventenne che sa raccontare con una così incisiva carica narrativa il dolore umano e fornire uno sguardo viscerale sul mondo, sulla sofferenza e su quel vuoto che ogni essere umano ha sentito almeno una volta dentro di sé”. Questo il lusinghiero giudizio di Dacia Maraini sul giovanissimo autore Claudio Volpe. Il suo nuovo romanzo racconta una fuga alla ricerca del proprio posto nel mondo, su un maggiolone rosso, alla scoperta delle proprie radici lungo le pagine di una storia che lascia il segno. Dal caos delle strade romane al paesino dei nonni di Andrea e Giuseppe, lì dove una notte di tempesta spingerà i tre protagonisti a prendere l’unica decisione possibile. Perché nel buio più fitto una via di salvezza c’è sempre ed è quella traiettoria che solo l’amore sa disegnare.
Titolo: La traiettoria dell'amore
Autore: Claudio Volpe
Editore: Laurana Editore
N.pagine: 192
Anno di uscita: 2016
ISBN: 9788898451623

"La traiettoria dell'amore" è la storia di un fratello, Giuseppe, e una sorella, Andrea, cresciuti con un padre despota e una madre succube, in un clima di violenza, sostenendosi l'un l'altra per sopravvivere alla desolazione e all'angoscia.

"Mio padre era un fascista che non conosceva il fascismo, mia madre un lenzuolo steso al balcone."

Andrea si aggrappa a Giuseppe, respira e vive solo quando c'è lui, fino a quando lei si scopre omosessuale e lui, non riuscendo ad accettare questa condizione, pian piano si stacca fino ad allontanarsi definitivamente.
Ma Andrea è una tosta e va avanti nella vita a testa bassa, con i suoi rossetti neri, le sue borchie, i suoi piercing e il suo drago tatuato su tutta la schiena. Saranno proprio i tatuaggi a farle ritornare una parvenza di serenità, portandola ad aprire uno studio tutto suo, dove incanalare i suoi turbamenti attraverso le sue creazioni. Fino all'incontro con Sara, bionda, bella e disperata quanto lei, costretta a prostituirsi. Andrea se ne innamora perdutamente e la toglie dalla strada, accogliendola in casa sua e dandole la possibilità di riprendere gli studi.
Pian piano il sentimento di Andrea viene ricambiato da Sara e insieme, giorno dopo giorno, colmano i loro vuoti ritrovando una sorta di equilibrio.

"Amare è un atto rivoluzionario, che insegna a prendere il vuoto e farne eterna presenza."

Una notte d'estate, però, questo fragile equilibrio viene spezzato da un incessante bussare alla porta. Andrea, dopo cinque anni, si ritrova davanti Giuseppe, disperato e distrutto: ha appena investito una ragazzina ed è scappato senza guardarsi indietro, fermando la sua corsa alla porta di Andrea.
Inizia così una fuga disperata per Giuseppe, Andrea e Sara, verso Casigliano, il paesino dei loro nonni e verso il senso delle loro esistenze, del loro essere famiglia.
In quel paesino riecheggiano i baci di nonna Adelina e le sue sagge parole:

"La famiglia nasce da un atto d'amore e non da un atto sessuale. Dall'atto sessuale nascono le persone, non le famiglie."

Attraverso un viaggio nei loro cuori i fili si riannoderanno restituendo una sorta di pace alle loro anime doloranti.

"Volersi, trovarsi, perdersi, cercarsi, odiare, vivere, soffrire e nonostante tutto volersi ancora. Cos'è questo girovagare lungo il sentiero dell'esistenza se non la traiettoria dipinta per noi dall'amore?"

Con una scrittura ricca e complessa, Claudio Volpe racconta l'amore fraterno e l'amore carnale, vissuti in maniera disperata, dove anche i momenti di gioia hanno un fondo di malinconia e di dolore.
Una storia intensa che, in una sorta di viaggio sulle montagne russe porta il lettore ad esplorare i meandri della disperazione di Andrea, il suo sentirsi rifiutata dalla persona più importante per lei, e la sua risalita alla luce nell'amare, riamata, Sara, e poi il suo sprofondare di nuovo nella disperazione nel momento in cui Giuseppe ritorna da lei per cercare conforto e rifugio. 
Ho trovato difficoltoso entrare in empatia con i protagonisti, a causa dello stile di scrittura molto complesso, ma ho comunque apprezzato la storia amando in particolare i personaggi di nonna Adelina e di Pasquale, un conoscente della nonna, memoria storica di Casigliano e saggezza senza tempo. Una lettura che va assaporata piano e lasciata sedimentare per poterla apprezzare a pieno.




Commenti

  1. Sembra una storia ricca di sentimenti forti... come quelle che piacciono a me!
    Bellissima recensione!
    Ci farò un pensierino!
    Un bacio

    Nuovo post sul mio blog!
    Se ti va ti aspetto da me!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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    1. Ciao Benedetta! Sì, la storia è proprio pregna di sentimenti belli forti e profondi.
      Un bacio, Stefi

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  2. Molto ricca di particolari la tua recensione, i quali mi fanno capire che nonostante io ami i libri che trattano di legami familiari, in questo momento il libro non è indicato per me. Un abbraccio :-)

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    1. Ciao Cuore, se senti che non sia il momento, fai bene a passare oltre.
      Grazie per la tua costante presenza, un bacio
      Stefi

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