La mia vita non proprio perfetta - Sophie Kinsella

Trama: Katie è una ragazza di campagna di ventisei anni il cui sogno è diventare una londinese con la L maiuscola. Adora la vita della grande metropoli scintillante, ma il punto è che non se la può permettere. Come tante persone della sua età fa fatica ad arrivare alla fine del mese, anzi della settimana, tra stage mal pagati e lavori a termine è sempre a corto di soldi, vive in uno spazio minuscolo in coabitazione con altri ragazzi con cui non va esattamente d'accordo, si veste solo con abiti presi al mercato, mangia come un uccellino, ma nonostante tutto ciò resiste. Katie fa credere a tutti di avere una vita fantastica postando su Instagram foto patinate e modaiole, ma la verità è tristemente un'altra. Lei vorrebbe diventare come Demeter, anzi essere Demeter, la sua responsabile nella famosa agenzia di marketing in cui ora lavora, una quarantenne realizzata nella professione e nella vita, piena di glamour, sicura di sé e molto egocentrica. Ma quando improvvisamente Katie rimane di nuovo senza lavoro, è costretta a tornare a vivere dai genitori nel Somerset. Mortificata, vede svanire il suo sogno di carriera, ma ancora non sa che la partita è tutta da giocare.
 
 
Titolo: La mia vita non proprio perfetta
Autore: Sophie Kinsella
Casa Editrice: Mondadori
Anno Pubblicazione: 2017
Pagine: 345
 
Con la Kinsella ho un piccolo debito di riconoscenza: il suo I love shopping mi ha tenuto compagnia durante un periodo un po' difficile in cui andare al lavoro era un peso e motivo di ansia, un periodo in cui ancora non lavoravo in biblioteca e attendevo il venerdì pomeriggio come una liberazione. In uno di quei venerdì ho incontrato Becky e ho compreso il valore della lettura di evasione. E ho riso, ma tanto, e non in modo sciocco, perché nel libro erano presenti tanti spunti interessanti che affondavano le radici anche nella mia quotidianità; infatti nella vita, da sempre, ho avuto l'illusione che possedere determinate cose mi definisse meglio come persona. Questa illusione ancora persiste, sono solo cambiati i desideri, ma riesco a gestirla senza saltare le rate del mutuo.
Poi gli anni sono passati e considerato che non amo i libri in serie (soprattutto se sono più di tre, numero perfetto), ho abbandonato Becky quando aspettava un bimbo e sono tornata dalla Kinsella, una volta ogni tanto, non sempre con soddisfazione.
Il fatto è che già da quel primo libro avevo intuito che era un'autrice che a volte riesce a trattare, con il suo humor delizioso e calibrato, dei temi apparentemente leggeri, ma in profondità molto attuali e urgenti.
In questo nuovo romanzo, inviatomi da Anna Da Re della Mondadori che ringrazio (mi sento coccolata), si parla molto della differenza tra essere ed apparire soprattutto accendendo riflettori su social come facebook, twitter ed instagram.
 
 
"Un giorno la mia vita sarà uguale ai mie post su Instagram. Un giorno."
 
 
La storia è un po' quella classica alla quale la Kinsella ci ha abituati: la protagonista Katie, ragazza di campagna, approda a Londra con un bagaglio di sogni ed aspettative. Sul lavoro viene sottovalutata perché non riesce mettere in luce le sue qualità. Non emerge perché si camuffa da quella che non è (una sofisticata londinese) e nasconde a tutti la sua reale natura risultando goffa, trattenuta e a tratti fasulla. La vedremo barcamenarsi in situazioni tragicomiche, scambiata per barbona,  con dei coinquilini poco disponibili (o troppo, ma nel modo sbagliato) e mentre posta su Instagram foto di altri e di cose che non può permettersi, dorme in una stanza microscopica con un'amaca sopra al letto per contenere le sue cose.
Licenziata dalla sua capa (la terribile e stilosa Demeter) e snobbata dal ragazzo del quale si è innamorata tornerà in campagna dalla sua famiglia e li aiuterà ad avviare una redditizia attività che sfrutta il desiderio, tutto cittadino, di tornare alla natura e di alimentarsi in modo sano e biologico, perlomeno per una vacanza di una settimana. A questo punto per Katie arriverà il momento della dolce vendetta.  Volete provare una lezione di vedari? Ne uscirete completamente rigenerati. ;-)
Una storia prevedibile, ma ugualmente divertente, a tratti anche pungente quando critica le mode del momento.
Spiace un pochino che poi tutto torni sui binari prestabiliti, storia romantica in primis, perché resta il sospetto che l'autrice potrebbe a volte, deragliare, ma in modo bellissimo e che invece mantenga il percorso perché è quello che ci si aspetta da lei. Come se lo dovesse ai suoi lettori e in parte alle classifiche di vendita.
Eppure. Eppure esiste un libro dal titolo "Dove è finita Audrey?" che è un piccolo capolavoro di misura, denuncia, ironia e buon gusto. Quindi il sospetto è fondato.
Gli estimatori della Kinsella possono stare tranquilli: troveranno l'ironia venata di romanticismo che amano e alla quale sono abituati. Per tutti gli altri (inclusa la sottoscritta) resta comunque un libro molto gradevole, che si legge d'un fiato e che, tra una risata e l'altra, fa anche riflettere.
Io comunque continuo ad aspettare il romanzo inaspettato che prima o poi potrebbe arrivare. Non credo sia una speranza mal riposta.
 
Voto: 3
















Commenti

  1. Adoro la Kinsella proprio perché sa regalare qualche ora di evasione, ma mai in modo stupido e sempre facendo riflettere. Ho comprato questo libro appena uscito come tutti gli altri suoi, e non vedo l'ora di leggerlo, ma credo che aspetterò il mio compleanno tra una ventina di giorni per festeggiare anche con lei come si deve, ormai è una di famiglia per me :-p

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Nadia, mi sembra un bellissimo regalo! Io stessa ho letto questo libro perché aveva bisogno di coccolarmi un po'.

      Elimina
  2. È da un po' che non leggo la Kinsella e, dopo gli ultimi davvero troppo eccessivi capitoli di I love shopping che me l'hanno fatta abbandonare, sapere che sia tornata in sé mi rincuora, non abbastanza da farmi prevedere però un recupero a breve termine. Audrey è già in lista. ;)

    RispondiElimina
  3. Ciao! Anche io sono una grande fan della Kinsella. A giudicare dalla tua recensione, questo romanzo dev'essere proprio come me lo immagino: leggero, interessante, forse un po' troppo simile ai precedenti. In ogni caso, "Dov'è finita Audrey?" è un piccolo capolavoro sottovalutato...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Silvia,
      quando sono triste un gelato e un libro della Kinsella (o della Bertola) mi fanno ritrovare il sorriso.
      Audrey è veramente un gioiellino, non so se sottovalutato. Nel mio piccolo lo consiglio spesso, insieme alla Ragazza fantasma altro suo romanzo delizioso.

      Elimina
  4. Ultimamente sto notando che la Kinsella come la Premoli tende a fare sempre più o meno le stesse storie, almeno nei più recenti tranne Audrey che invece mi è piaciuto molto preferisco quelli di prima che si chiamasse Kinsella come Begli amici e tanti altri perchè differiscono dallo stile dei ultimi e cioè: una sfigata romantica, ironica che finisce per innamorarsi di un uomo più o meno benestante e sposarsi. Certo i nomi e i luoghi differiscono ma le storie finiscono tutte nello stesso modo. Spero che cambi anch'io

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Patrizia, della Premoli ho letto un solo romanzo, ma l'ho trovata troppo romantica per i miei gusti. Nella Kinsella c'è sempre una splendida ironia: togliamo la storia d'amore e voilà....sarebbe perfetto.
      ^_^
      Per me le storie più belle sono quelle d'amicizia o sulla famiglia.

      Elimina
  5. Ciao Lea! Sto leggendo anch'io questo libro e sono arrivata proprio al termine della lezione personalizzata "Vedari". Una vendetta fantastica! Hahahah :D :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Troppo divertente...peccato che poi un pochino di buonismo rovini l'effetto generale. Demeter mi è piaciuta, ma Alex mi ha lasciata indifferente.
      Aspetto la tua recensione.
      :-)

      Elimina
  6. Lo leggerò, la Kinsella non la conosco per la serie di I love shopping, ma per il tenerissimo "Dov'è finita Audrey"! bella recensione, come sempre! Bacio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gentile come sempre Tessa!
      Io ti consiglierei La ragazza fantasma: lo ricordo con tenerezza e mi è scappata pure la lacrima.
      Bacio

      Elimina
  7. Ciao Lea, io ho adorato la Kinsella con Ti ricordi di me? Mamma quante risate che mi sono fatta e l'ho seguita e letta per un bel po di tempo. E' una di quelle autrici che ti regala momenti di spensieratezza e allegria. Ogni tanto fa bene, è terapeutica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione Nunzia! E' terapeutica, divertente e a volte pungente.

      Elimina
  8. Leaaa! Io non ho ancora letto nulla della Kinsella ma mi pare di capire che dovrei iniziare da altro per farmi un'idea chiara e precisa dell'autrice e non rimanere "delusa". Magari inizio proprio con "Dov'è finita Audrey?"
    Ovviamente recensione perfetta, come sempre!
    Bacio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si Anna, parti da quello, ma anche il primo della serie I love shopping è delizioso. A distanza di anni lo ricordo ancora benissimo.
      Grazie di essere passata.
      bacio

      Elimina
  9. già dalla trama mi è venuta voglia di leggerlo =) domani corro a compralo =)
    ti seguo e mi farebbe piacere se anche tu lo facessi =)

    http://lucia2506.blogspot.it/

    RispondiElimina
  10. cara Lea, questo è il prossimo titolo che leggerò. sono riuscita a prenderlo al volo in biblioteca appena arrivato e sebbene non ami particolarmente la kinsella di I love shopping - mi piace di più quando scrive come madeleine wickhan e ho adorato ancor di più Audrey - appena vedo che c'è un suo libro non shoppinghesco mi viene subito voglia di leggerlo. il tuo voto mi fa ben sperare così ci risentiamo prossimamente in modo che possa raccontarti delle mie impressioni in merito. buon weekend!

    RispondiElimina

Posta un commento