Fore Morra - Diego Di Dio

 TRAMA
Senza sosta e senza redenzione. Gente comune unita dal filo rosso del destino, un’umanità esasperata, giochi di ruolo tra vittime e carnefici. Diego Di Dio si diletta con la psicologia dei suoi personaggi costruendo una storia che sconvolge e al tempo stesso commuove.

Alisa e Buba sono due sicari. Entrambi sono professionali, spietati, ben noti nell’ambiente. Lavorano insieme, ma non potrebbero essere più diversi. Buba è un uomo possente, maniacale, una perfetta macchina di morte dal passato ambiguo e oscuro. Alisa è una sopravvissuta. Si porta dietro il fardello di un’infanzia trascorsa tra violenze e angherie, tra abusi e povertà: è cresciuta ai margini di una società feroce e impietosa. Quando viene commissionato loro l’omicidio di un piccolo camorrista, scoprono che si tratta di una trappola architettata da un uomo potente e determinato, chiamato “il boss”, e di cui si sa una cosa sola: il suo obiettivo è catturare Alisa, catturarla viva. Andando a ritroso nella memoria, esplorando i tormenti e le violenze subite nella sua vita, Alisa dovrà capire chi si nasconde dietro la grande macchinazione congegnata ai suoi danni. Lei e Buba dovranno addentrarsi tra i quartieri di Napoli e negli antri bui della mente umana, per scoprire quanto profondo e devastante possa essere l’odio di un uomo tradito.

Fore morra: fuori dalla camorra. Come proiettili impazziti, con tutti e con nessuno.

Titolo: Fore Morra
Autore: Diego Di Dio
Editore: Fanucci - TimeCrime
N.pagine: 315
Anno di pubblicazione: 2017
ISBN: 9788866883159
Normalmente non amo molto leggere storie di mafia o camorra, ma quando ci è stato proposto questo libro, dalla sinossi mi è parso di capire che ci fosse molto di più, quindi ho accettato con curiosità e un pizzico di timore. E il mio istinto mi ha dato ragione.
Fore Morra è un thriller di quelli che tengono col fiato sospeso, con un ritmo serrato e un taglio cinematografico, dove i colpi di scena si susseguono e sospendere la lettura è quasi impossibile.
Diego Di Dio ci racconta la storia di Alisa, un sicario che lavora in coppia con Buba, un omone di poche parole e molta azione, dal passato oscuro del quale non vuole assolutamente parlare; quando vengono ingaggiati per uccidere un piccolo camorrista, un lavoro semplice, pulito e ben pagato, si ritroveranno ad affrontare una situazione ben più complessa: una trappola tesa loro al solo scopo di catturare Alisa, viva. 
La storia si snoda su due piani temporali, alternando capitoli in cui seguiamo le giornate del sicario Alisa, a capitoli in cui la vediamo ragazzina, crescere nei quartieri di Napoli dove la camorra la fa da padrone.
Alisa fin dalla nascita porta impresso dentro di lei il simbolo della morte: la madre infatti muore dandola alla luce, lasciandole in eredità il nome, la bellezza e l'odio profondo del padre, Carmine, che a causa sua ha perso l'amore della sua vita. 

"Crebbi con la convinzione che la morte di mamma fosse colpa mia. Che se io non fossi nata, Alina non sarebbe morta. E mi affacciai all'adolescenza nella consapevolezza che avrei scontato il mio primo omicidio per il resto della vita."

Alisa combatte ogni giorno la sua battaglia contro gli abusi del padre, costretta a vendere accendini o sigarette di contrabbando, oppure legata ad una sedia in attesa del ritorno del padre, in un crescendo di dolore e sofferenza, leniti solo occasionalmente dagli abbracci e dai giochi col cugino Tony, che per stuzzicarla la chiama "piccola falena" perché dice che il suo viso assomiglia alla schiena di una falena, e che per Carmine è il figlio che avrebbe voluto avere.
Pian piano scopriremo come Alisa, tentando di costruirsi un futuro lontano dalla morte, con la morte si ritrovi invece a farci i conti troppo spesso, ci verrà rivelato come ha conosciuto Buba e come ha deciso di diventare un sicario, affrontando quello che pare essere il destino a lei assegnato. E ci ritroveremo a tenere il fiato sospeso ogni volta che sembra sia giunto per lei il momento della resa. 
Ammetto di aver spalancato occhi e bocca quando ho scoperto l'identità del fantomatico "boss" che le dà la caccia con tutti i mezzi a sua disposizione e di essermi commossa nel leggere con quanta forza e quanta tenacia questa "guagliuncella" affronta le prove alle quali la vita la sottopone, con quanta abnegazione si sottopone ai massacranti allenamenti con Buba, che per certi versi mi hanno ricordato il film Kill Bill, e nel conoscere la complessità del loro rapporto.

" Siamo due universi divisi a metà. La luce e il buio trovano lo stesso spazio dentro di noi. Combattono, si odiano. Si amano."

Una lettura che sa intrattenere, commuovere, stupire.
Ringrazio l'agenzia Saper Scrivere per avercelo proposto e Fanucci per avercene inviato copia cartacea .


Commenti

  1. L'ho visto ma non mi ispirava molto anche se la tua recensione lo rende molto interessante, ci farò un pensiero ^_^

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    1. Se ti piacciono i thriller pieni di azione te lo consiglio vivamente.
      Un bacio

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  2. Dalla tua recensione sembra il genere di thriller che piace a me...
    Mi piacerebbe riuscire a leggerlo!
    Un bacio

    Nuovo post sul mio blog!
    Se ti va ti aspetto da me!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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  3. anche io avevo adocchiato questo libro ma anche a me non aveva ispirato. segno per il futuro perché mi fido del tuo giudizio e attendo che venga il momento giusto per leggerlo! :)

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  4. Ciao Stefy, anche io l'ho ricevuto ed è bello e pronto per la TBR di Aprile. Ho letto la tua recensione e devo dire che, se già mi intrigava, ora mi incuriosisce sempre più così come la tua attuale lettura!! Resto in attesa della recensione :)

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    1. Ciao Anna Rita!
      Sono curiosa di sapere se prenderà anche te come è successo a me.
      La lettura attuale è divertentissima, ma non solo. A presto il mio pensiero ;)

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  5. Ciao Stefy anche io lo leggerò al più presto mi intriga molto e dalla tua recensione pensi che possa piacermi!

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