Titolo: Cose che non voglio dimenticare
Titolo: Lara Avery
Casa editrice: Mondadori
Anno pubblicazione: 2017
Pagine: 307
Ho accettato di leggere questo libro prima ancora di conoscerne la trama, uno di quei rari casi, almeno per quanto mi riguarda, in cui è la cover a fare la differenza. Ringrazio Mondadori e Anna Da Re per avermelo fornito in versione ebook. Apro e chiudo parentesi: questa cosa che ogni settimana Mondadori mi offra di scegliere tra una selezione di libri appena usciti mi fa sentire privilegiata e felice, senza contare che pubblica molti autori che amo e quindi a breve arriverà un libro che attendo da un anno. Di chi sarà mai? (Il primo che indovina vince un segnalibro).
Tornando a questo romanzo di Lara Avery posso dire che l'ho terminato da cinque giorni, ma sono stata a rifletterci sopra un po' per poi giungere ad un'importante conclusione. Spesso mentre leggo certi libri ne sento subito le qualità: hanno un messaggio importante e sono scritti nel modo giusto. Sembra che si accenda la luce al neon con scritto "Attenzione: alta letteratura". Altre volte invece chiaramente il libro mi sta piacendo, ma temo di cadere in facili trappole. L'autrice è stata furbetta? Il libro è troppo romantico? Oppure "Oddio, sto piangendo!!! Sarò diventata melensa?"
Ma se invece fosse giusto tributare un valore ad un libro solo per quello che emotivamente ti ha dato, senza stare troppo a filarci sopra? Perché a dirvela tutta con questo libro ho pianto e singhiozzato e cavolo se mi è piaciuto! Perché non piangi e singhiozzi per qualcosa che è carino, piangi quando ti senti molto coinvolto. Anche questa volta mi sono trovata al cospetto di un libro per ragazzi (o young adult se preferite) con una trama tristissima: la protagonista è affetta da una terribile malattia, la Niemann-Pick Tipo C, che provoca il decesso quasi sempre prima dei venti anni. Samantha all'inizio sembra ottimista ed ancora in salute e scrive un diario per la futura se stessa. Fino quasi metà libro sembra la storia di un'adolescente come tante, con i suoi problemi e le sue storie d'amore. Sammie è tutta protesa verso il futuro, verso l'università e ha scarse attitudini a socializzare con i coetanei, soprattutto alle feste o in altre situazioni "poco strutturate". E' un'adolescente già adulta: tutto deve essere perfetto e sotto controllo, quando niente potrà più esserlo. Una protagonista profondamente umana, fragile e combattiva con dei genitori e dei fratelli che non sono da spot televisivo, ma veri e pieni di difetti e di doti.
Da metà libro in poi tutto cambierà: non voglio spoilerare, ma ho amato il fatto che il libro abbia due anime: quella dello ya, con le cotte, i tremori e gli errori e l'altra anima, quella di un libro che è un inno alla vita, che parlandoti d'amore ti dice al tempo stesso che ogni cosa ha un termine, ma non per questo gli istanti che vivi sono meno belli.
Ho chiuso il libro con un groppo in gola e al tempo stesso un senso di pace.
"A volte la vita è davvero terribile. A volte ti porta una malattia strana. A volte invece è davvero bella, ma mai in modo semplice."
Voto: 4
Tornando a questo romanzo di Lara Avery posso dire che l'ho terminato da cinque giorni, ma sono stata a rifletterci sopra un po' per poi giungere ad un'importante conclusione. Spesso mentre leggo certi libri ne sento subito le qualità: hanno un messaggio importante e sono scritti nel modo giusto. Sembra che si accenda la luce al neon con scritto "Attenzione: alta letteratura". Altre volte invece chiaramente il libro mi sta piacendo, ma temo di cadere in facili trappole. L'autrice è stata furbetta? Il libro è troppo romantico? Oppure "Oddio, sto piangendo!!! Sarò diventata melensa?"
Ma se invece fosse giusto tributare un valore ad un libro solo per quello che emotivamente ti ha dato, senza stare troppo a filarci sopra? Perché a dirvela tutta con questo libro ho pianto e singhiozzato e cavolo se mi è piaciuto! Perché non piangi e singhiozzi per qualcosa che è carino, piangi quando ti senti molto coinvolto. Anche questa volta mi sono trovata al cospetto di un libro per ragazzi (o young adult se preferite) con una trama tristissima: la protagonista è affetta da una terribile malattia, la Niemann-Pick Tipo C, che provoca il decesso quasi sempre prima dei venti anni. Samantha all'inizio sembra ottimista ed ancora in salute e scrive un diario per la futura se stessa. Fino quasi metà libro sembra la storia di un'adolescente come tante, con i suoi problemi e le sue storie d'amore. Sammie è tutta protesa verso il futuro, verso l'università e ha scarse attitudini a socializzare con i coetanei, soprattutto alle feste o in altre situazioni "poco strutturate". E' un'adolescente già adulta: tutto deve essere perfetto e sotto controllo, quando niente potrà più esserlo. Una protagonista profondamente umana, fragile e combattiva con dei genitori e dei fratelli che non sono da spot televisivo, ma veri e pieni di difetti e di doti.
Da metà libro in poi tutto cambierà: non voglio spoilerare, ma ho amato il fatto che il libro abbia due anime: quella dello ya, con le cotte, i tremori e gli errori e l'altra anima, quella di un libro che è un inno alla vita, che parlandoti d'amore ti dice al tempo stesso che ogni cosa ha un termine, ma non per questo gli istanti che vivi sono meno belli.
Ho chiuso il libro con un groppo in gola e al tempo stesso un senso di pace.
"A volte la vita è davvero terribile. A volte ti porta una malattia strana. A volte invece è davvero bella, ma mai in modo semplice."
Voto: 4
Ho già sentito parlare di questo libro, però mi spaventa un poco lo ya iniziale anche se la seconda parte mi intriga parecchio. Lo metto in lista ^_^
RispondiEliminaCiao Patrizia, il libro è bello, ma prepara una scorta di fazzoletti.
EliminaA me ricorda sempre troppo Colpa delle stelle (che ho poco apprezzato, lo sanno anche i muri), ho un pregiudizio verso i romanzi che parlano anche di malattia. Mi sa che passo.
RispondiElimina(Aspetti...Fabio???). Bacio.
Ciao Tessa,
Eliminanon ho letto Colpa delle stelle...mi è bastato il film.
;-)
Le tre "stelle" di Laura mi avevano fatto titubare, ma mi sa che lo prenderò in considerazione. Sono sempre in cerca di YA belli. :)
RispondiEliminaIo pure sono sempre alla ricerca di ya belli! Voglio libri validi da consigliare ai giovani.
EliminaMi piace la copertina, mi piace il titolo e ora che me l'hai presentata mi piace anche la trama.
RispondiEliminaIo amo i libri che fanno stare male, sono masochista o scaccio demoni?
Questo comunque finisce nella wish list, grazie Lea
Ciao Chiara! Ogni tanto un libro come questo fa bene: ci fa ricordare quanto siamo fortunati a vivere la nostra quotidianità.
EliminaBacio
Assolutamente sì.
EliminaSe non lo hai già letto ti consiglio "I 10 mesi che mi hanno cambiato la vita", preso al mercatino del libro per Anna ma me lo sono divorato io ieri sera... con la mia scorta di fazzoletti si intende ;-)
Letto e amato tantissimo! ;-)
Eliminabacio
Appena iniziato, sono fiduciosa!
RispondiEliminaE io curiosa di leggere presto la tua opinione in merito.
Eliminadevo leggerlo pure io allora!
RispondiEliminaMinimo! ;-)
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