Per sempre tuo - Daniel Glattauer

TRAMA
Hannes Bergtaler entra nella vita di Judith, single fra i trenta e i quarant’anni, trafiggendole… un tallone al supermercato. Non passa molto tempo, ed ecco che Hannes spunta nel raffinato negozietto di lampade che Judith gestisce insieme alla giovane Bianca. Le regala fiori, organizza cene romantiche e in breve i due iniziano a frequentarsi assiduamente. All’inizio è tutto perfetto. Hannes, architetto di successo, non solo è il sogno di qualsiasi suocera, ma in un attimo conquista anche l’intera cerchia di amici di Judith. E lei è più che lusingata di essere messa su un piedistallo da un uomo che non sembra volere altro che adorarla. A poco a poco, però, Judith comincia a sentirsi sempre più oppressa dalle continue prove d’amore di Hannes, sempre più soffocata dalle sue attenzioni. Si sente chiusa in gabbia, sotto controllo. Tutti i suoi tentativi di escluderlo dalla propria vita falliscono. Lui la perseguita persino nei sogni, e quando lei si sveglia è di nuovo lì che l’aspetta... È Judith che non riesce a riconoscere l’uomo perfetto neanche quando ci sbatte contro, oppure Hannes ha davvero un lato oscuro? Un’appassionante storia di amore e ossessione: dopo il grandissimo successo di Le ho mai raccontato del vento del Nord, Daniel Glattauer sfida nuovamente le leggi del genere romantico, questa volta aggiungendo un elettrizzante tocco di suspense

Titolo: Per sempre tuo
Autore: Daniel Glattauer
Traduttore: Leonella Basiglini
Editore: Feltrinelli
N.pagine: 184
Anno di pubblicazione: 2012
ISBN: 9788807019241
 
Comincio con il dire che Glattauer è un autore che non mi ispirava troppo, ma un po' mi incuriosiva. Quando è stato dato come bonus nella challenge LGS ho glissato perché trattavasi di un epistolare (genere che mi provoca orticaria, ma che prima o poi affronterò), ma leggendone pareri positivi una noticina l'avevo presa. Quando Chiara del blog La lettrice sulle nuvole  ha proposto come lettura sparpagliata proprio Glattauer e trattandosi di un libro relativamente breve, mi sono detta "Ecco l'occasione per conoscerlo". Ecco, l'ho conosciuto e sto a posto così...
Partiamo dalla storia, che tutto sommato non mi è dispiaciuta: è la storia di un'ossessione amorosa della quale Judith è vittima e Hannes carnefice. Si incontrano per caso al supermercato, lui con un carrello contenente principalmente banane (e qui mi sono chiesta se allevasse scimmie...) urta la caviglia di lei; lei si augura che non le abbia lacerato il tendine d'Achille...ora, ciccina, aveva un carrello, mica un tir carico di caschi di banane...
Ecco, veniamo al punto dolente: lo stile narrativo. L'ho trovato irritante e insopportabile e ora mi spiego meglio.
Non so se tutti i suoi libri siano così (e non voglio scoprirlo), ma questo ha un occhio di riguardo per i malati di Alzheimer: "Hannes Bergtaler, 42 anni, architetto, dalla splendida dentatura" lo troviamo scritto anche due paragrafi dopo (paro paro, eh!) e due paragrafi dopo, un'altra volta (considerando che in tutto il libro consta di 184 pagine, fate voi)...metti che uno soffra di perdita di memoria a breve termine, il Daniel ti viene in aiuto! Il divano di Judith è giallo ocra e non c'è modo di scordarselo perché ogni volta che questa crista gli passa davanti, il Daniel ci ricorda che è proprio giallo ocra, mai una macchia, un'ombreggiatura, sempre giallo ocra è!
Vogliamo poi parlare della splendida dentatura di questo esemplare maschile? Per chi l'avesse scordato, parlo di Hannes Bergtaler, architetto, 42 anni: ebbene a pag.13 troveremo scritto "proprio un bel sorriso,...incorniciato...da una sessantina di denti bianchi splendenti"...SESSANTA DENTI? Che è? Uno squalo? Poi ripete più e più volte che questa meravigliosa dentatura l'ha ereditata da nonna sua, e qui ho capito: nonna sua era uno squalo! E lui ne ha ereditato la dentiera che sfoggia per accalappiare povere donne sole!
Altro punto moooolto dolente: i dialoghi. Al di là dell'impaginazione che non prevede un capoverso ad ogni battuta, ma vengono scritte tutte di seguito (lo so, sono puntigliosa e scassaballe) ma il particolare più succoso è che per ogni dialogo (tutti, tutti, tutti) troviamo  - Lei: "Non era poi così grave". Lui: "Bene, bene". Lei: "Già". Lui: "Vabbè". Lei: "Eh sì" (se ve lo state chiedendo, sì! ho copiato pari pari dal libro!). Ad un certo punto del libro c'è un upgrade: da Lei e Lui si passa ai nomi propri. MA CHE E'?!?!?! Ritornando al numero di pagine, 186, togliendo tutti i Lei, Lui, Judith, Hannes, e la Pippa di tu sorella, il tutto si riduce di una buona ottantina di pagine, su per giù.
Ultimo particolare succoso: Judith lavora in un negozio di lampade, e ad ad ogni lampadina accesa che troviamo (ma mica solo nel negozio eh, O-V-U-N-Q-U-E), ci viene specificato il tipo di lampada che la circonda: di Rotterdam, di Liegi, di Praga, di Cracovia...una di Pordenone gliela avrei volentieri fracassata in testa!
Conclusione: sono felice di aver fatto la conoscenza di Glattauer, ora so da quale autore stare alla larga: mi rifiuto anche di fare la spesa se la lista l'ha scritta lui (che poi ci saranno scritte solo banane!).
Ringrazio Chiara per avermi dato la possibilità di togliermi il dubbio con un libro veloce e scorrevole e di divertirmi nell'inserire tutti i commenti. In bocca al lupo a chi verrà dopo di me, io nel frattempo...stiro!

Commenti

  1. in effetti ora che me lo fai notare ribadisce sempre lo splendido sorriso da squalo e il divano. A me però è piaciuto e sono anche contenta che tu l'abbia letto con il libro sparpagliato così quando tornerà da me sai le risate? Buona giornata, e mangia banane!!!

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    1. Preferirei evitare le banane...hanno effetti collaterali a lungo termine, pare.
      Buon divertimento con la lettura dei commenti ;)

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  2. ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah... scusa, cerco di riprendermi ... ahahahahahahahahahahahah... no, tranquilla, ce la posso fare, giuro ... ahahahahahahahahahahah... ok, respiro, calma e gesso... ahah ... io questa recensione la stampo, la incornicio e la appendo nella stanza librosa! E comunque ricorda: le liste della spesa, noi, solo dal Sommo!

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    1. Addirittura incorniciata? Ma...al posto della foto col Sommo?
      Per le liste della spesa, concordo: solo ed esclusivamente dal Sommo! Si spicciasse però, che io ho frigo vuoto...

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    2. Ma sei cretina? Secondo te io tolgo la foto col Sommo che, per di più, ha pure su cotanta dedica? Senti, vai a mangiar banane!

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    3. Conta doppio scritto sul blog, il cretina?
      Segno io eh!

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  3. Mi hai rallegrato la giornata! Evidentemente il libro è da cestinare, ma la recensione solleva l'umore! mi terrò alla larga dal romanzo!

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    1. Per quanto mi riguarda fai bene a starne proprio lontana. Felice di averti risollevato il morale! ;)

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  4. Sei la seconda nel giro di pochi giorni che sento parlare male di questo libro - l'altro giorno ho visto il video di Roberta di Dolci&Parole che letteralmente lo lancia. xD
    Bellissima recensione, ho riso un sacco!

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    1. Guarda, non fosse stato che si tratta di un libro sparpagliato e che deve girare tra i lettori, l'avrei lanciato anch'io.
      Grazie mille per il complimento, almeno questo libro è servito a far ridere qualcuno ;)
      P.S. Mi sono divertita molto anch'io a scriverla

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  6. Come era la dentatura di Hannes?
    Questa volta ti sei superata e io sono tanto felice di essere in questa avventura insieme a te.
    baci lea

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    1. Sessanta denti, Lea! Sessanta! Grazie del complimento, il libro non si prestava a nient'altro che ad una solenne presa...hai capito...
      Felicità reciproca, socia

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  7. Ciao Stefi! Ho letto diversi libri di Glattauer e devo ammettere che come autore non mi dispiace. Ecco questo, avendolo letto, non è sicuramente il suo miglior lavoro o almeno non è all'altezza di quei romanzi epistolari per i quali poi è diventato famoso. Diciamo che se mai dovessi riprovarci dovresti buttarti su quelli anche se andresti incontro ad orticaria! Se ci fossimo sentite non ti avrei consigliato questo :D

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    2. Ciao Anna! Diciamo che è improbabile che decida di riprovarci, almeno per un bel po'. Ho avuto anche l'impressione che una parte della scarsa riuscita di questo romanzo sia imputabile alla traduzione: ho incontrato un paio di "frattanto" che mi hanno fatto venire i brividi.
      Un bacio

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  8. Ciao Stefania!
    Meravigliosa la recensione! Mi hai fatto ridere tantissimo! :D
    Ma che è sto libro? Come hanno fatto a pubblicare una cosa simile??
    Mah. . I misteri dell'editoria suppongo.
    Io comunque sono decisa a lasciarlo perdere. Meglio optare per altro! :)

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    1. Ciao Jasmine e grazie!
      Sono felice di averti divertita ;)Ti dirò che la storia in sè potrebbe essere anche godibile, ma lo stile non fa proprio per me e spero che parte della responsabilità sia della traduzione.
      Bacio

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