Trama: Per questa nuova indagine, tornano il
commissario Loperfido e la giovane assistente Luana Esposito, già
protagonisti di Ässassinio all’Ikea. La coppia, sempre sul punto di
scoppiare per il travagliato legame sentimentale che li unisce e per le
consuete divergenze di natura investigativa al lavoro, deve scoprire
cos’è successo a un’infermiera misteriosamente scomparsa al termine del
suo turno pomeridiano al Policlinico Fatebenesorelle di Padova. Stefania
Cantalamessa non è tornata a casa per via di una storia d’amore
clandestina o qualcuno ha deciso di farla sparire per coprire azioni
illecite compiute all’interno dell’ospedale?
I piccoli e grandi segreti della provincia italiana sono al centro del
romanzo di Giovanna Zucca, che stavolta concentra la sua attenzione su
quanto accade dietro le quinte e nei corridoi di un prestigioso
nosocomio, dove sogni di carriera di medici senza scrupoli si
intrecciano alla malizia di giovani infermiere e loro colleghe in età,
sempre a caccia di avventure.
Titolo: Turno di notte
Autrice: Giovanna Zucca
Casa editrice: Fazi
Anno pubblicazione: 2016
Pagine: 190
RECENSIONE: In questo nuovo giallo di Giovanna Zucca tornano i protagonisti che hanno animato la precedente storia: le due amiche Erminia e Anna Laura e l'improbabile coppia formata dal commissario Loperfido e dalla focosa ispettrice Luana Esposito. La scomparsa dell'infermiera del turno di notte di un ospedale, Stefania Cantalamessa, è il punto di partenza per un'indagine che vede Luana come investigatrice, mentre Loperfido resta nell'ombra. Il commissario, che si reputa troppo anziano rispetto alla giovane collega, è terrorizzato dai propri sentimenti e per evitare di rendersi ridicolo, e allontanare il sospetto di ogni coinvolgimento emotivo, si concede molte (sciocche) avventure. Luana reagisce a suo modo, tra insulti e provocazioni e dialoghi esilaranti con il microcane di Loperfido, Diablo, che nel romanzo è dotato del dono della favella o forse è solo la voce della coscienza, il grillo parlante di Loperdifo.
Con la sua consueta ironia Giovanna Zucca ci accompagna in viaggio turistico a Padova, per le vie cittadine, negli ambienti bene, nei dietro le quinte della vita di medici ed infermieri. Non punta mai il dito, ma il quadro che ne esce è quello di una vita di provincia intessuta di ipocrisia, di inganni, di matrimoni di convenienza e di affetti fintamente esibiti, ma labili.
Grande e reale è invece l'amicizia che lega Erminia e Anna Laura, qui protagoniste marginali, ma portatrici del messaggio più bello contenuto nel romanzo. La Zucca mette in scena, contrapposta alla falsità di tanti rapporti, questa amicizia incrollabile tra due donne forti che non indugiano in sentimentalismi, ma guardano e amano la vita per quella che è. La vita le metterà alla prova e loro reagiranno compatte, mai stucchevoli e sempre, sempre indomite e allo stesso tempo fragili. Diversi i passaggi che ho sottolineato, ma fra tutti vi segnalo il credo di Erminia:
"Alcune persone non credono in niente dalla nascita. Altre hanno il vizio di credere. Io sono una di queste. Ho sempre creduto in qualcosa: nell'amicizia con Anna Laura, nel potere dell'istruzione, nella letteratura e nel fatto che dietro la materia esista un progetto cosciente. Credo nel potere salvifico della poesia e nel suo edificio ornamentale. Credo nella malinconia che altro non è che la felicità di sentirsi tristi e credo che una messa in piega ben fatta sia in grado di mutare una giornata"
Io credo invece, oltre al potere della messa in piega e a quello salvifico della letteratura, che Giovanna Zucca sappia scrivere con gran scioltezza ed ironia di amicizia, di amore, di sesso (leggere per credere) e di quanto si possa vivere di luoghi comuni per poi liberarsene con una scrollata di spalle e una risata.
Riassumendo: un libro che si legge tutto d'un fiato, che scorre fluido e gradevolissimo, con un intrigo giallo che è poco più di un pretesto per parlare delle miserie umane e riderci su, ma senza acredine.
Ringrazio Fazi per avermi spedito l'ebook: è stata la prima volta che un editore mi ha cercata e non il contrario. Non sono particolari che si dimenticano.
Spero di riuscire a leggere presto qualcosa di questa autrice.
RispondiEliminaA me più di tutti era piaciuto Mani calde.
Eliminaciao da Lea
Mi intriga! sai che io sono nata a Padova? e mio papà si era trasferito là per lavorare in ospedale! Mamma e papà mi raccontano spesso i retroscena dell'ambiente :)
RispondiEliminaAllora è il libro giusto per te Tessa!
Eliminabacio
da tener presente
RispondiElimina:)
EliminaPrima o poi leggerò qualcosa della Zucca, magari recupero il primo ;) Ciao Lea!
RispondiEliminaTu dovresti leggere quello su Jane Austen (ma prima lo leggo io e poi ti dico).
EliminaCiao Cecilia.
Della presunta relazione tra zia Jane e il medico sapevo già (vedi Jane Austen Regrets), quindi non m'ispira, ma attendo tue notizie :)
EliminaIl genere giallo, anche se non lo bazzico molto, quando lo leggo mi appaga parecchio, tanta verità che se ben scritta e miscelata alla storia è un connubio perfetto.
RispondiEliminaUltimamente ne sto recuperando parecchi, in più in questo si ride, notevole devo dire. Complimenti a Fazi perché ti ha scelta, come sempre hai argomentato convincendo e anche per le pubblicazioni che si discostano dal solito tran tran.
Bacio Lea ;-)
Sei sempre gentilissima Cuore! La Zucca è veramente una scrittrice versatile. Io ti consiglierei però il primo libro "Mani calde" che mi è piaciuto più di tutti gli altri.
EliminaLea
bello il nuovo vestitino del blog!
RispondiEliminaNon ho fatto niente putroppo! Tutto merito di Stefi e delle due Laure. Ciao Chiara.
EliminaLea
Mi era piaciuto tanto Mani calde.
RispondiEliminaHo letto Assassino all'ikea non mi è dispiaciuto, questo invece sì. Ho fatto fatica a finirlo. Ero infastidita dai rapporti fra i due poliziotti e anche le due amiche, in questo libro mi sono sembrate stucchevoli. Peccato, mi è simpatica la Zucca ma questo libro non ha mantenuto le promesse, per me.
Capisco cosa intendi, eppure l'autrice continua a non deludermi ...anche se forse come prossimo libro spero in una storia non legata a questa serie. Ora devo leggere quello su Jane Austen per avere il quadro completo.
EliminaGrazie di essere passata.
Lea
Quello su Jane Austen l'ho iniziato e abbandonato. Forse gli darò un'altra possibilità.
EliminaVi leggo sempre ma sono una che commenta poco. Ciao e grazie per le recensioni che leggo con piacere!
Non ho ancora letto niente di questa autrice, ma dalla tua recensione mi sembra interessante!
RispondiEliminaIo consiglio sempre di recuperare il primo libro Mani Calde che non solo era piaciuto a me, ma anche a tutte le amiche alle quali lo avevo prestato. Poi ...è piaciuto così tanto che non è più tornato. I rischi del mestiere.
Elimina;-)
Lea