Titolo – La sposa scomparsa
Autore - Rosa Teruzzi
N° pagine - 171
Anno di pubblicazione - 2016
Editore – Sonzogno
ISBN - 9788845426247
RECENSIONE
Dopo un paio di letture belle ma tristi, sentivo proprio la necessità di una lettura divertente ma non troppo leggera e quando ho visto questa copertina e letto la trama, mi sono detta che forse era la lettura giusta. E non mi sono affatto sbagliata, anzi!
La storia si svolge durante un luglio milanese freddo e piovoso in un ex casello ferroviario dove abitano tre donne sole: Iole, Libera e Vittoria, rispettivamente nonna, mamma e figlia.
Vittoria ha raccolto l'eredità del padre poliziotto, morto in circostanze misteriose durante un'indagine quando era ancora molto piccola, ed è diventata a sua volta agente di polizia. Non si è rassegnata al fatto che non si sia mai fatta luce sulla morte del padre e riversa tutta la rabbia che questa insofferenza genera in lei sulla madre, colpevole di aver rinunciato troppo facilmente a scoprire la verità.
Libera è un personaggio malinconico, dalla bellezza raffinata (viene spesso accostata a Julienne Moore) e dall'equilibrio fragile.
Libera è un personaggio malinconico, dalla bellezza raffinata (viene spesso accostata a Julienne Moore) e dall'equilibrio fragile.
A smorzare i toni e rallegrare le loro giornate ci pensa Iole, madre di Libera, un personaggio che ho adorato fin da subito: ironica, vulcanica ed imprevedibile, una vera figlia dei fiori, dedita all'amore libero, che non si fa scrupoli a portare l'innamorato di turno nella sua "cameretta" o a rilassarsi fumando uno spinello a dispetto degli ammonimenti della nipote e che ogni tanto parte per un viaggetto rigenerante a base di sedute yoga.
A rompere gli equilibri un giorno si presenta alla loro porta Rosalia, una donnina tutta di nero vestita che da trent'anni cerca la verità sulla scomparsa della figlia Carmen, della quale non si è più rinvenuta traccia dal giorno della sparizione. Rosalia cerca l'aiuto di Vittoria, in quanto poliziotta, ma quest'ultima non intende sprecare energie dietro ad un caso di presunto suicidio, tesi sostenuta in una cruda analisi dei fatti anche dalla tremenda Iole:
"Una donna né bella né brutta, né giovane né vecchia. In pieni anni ottanta vive ancora con i genitori. Tutte le mattine prende d'autobus e poi il treno per andare al lavoro. Le sue sole amiche sono quelle delle elementari. Il ragazzo l'ha scaricata alla vigilia delle nozze. Non ha i soldi per fare shopping-terapia e, a quanto pare, nemmeno il fegato per cercarsi un amante. In effetti qualche motivo per tirarsi un colpo c'era."
Ma Libera si sente toccata dal disperato grido d'aiuto di Rosalia, da quella conversazione "da madre a madre" e, forse mossa anche dal senso di colpa per non aver avuto la stessa tenacia nella ricerca della verità sulla morte del marito, decide di indagare per proprio conto. E Iole potrà mai lasciarsi sfuggire l'occasione di trasformarsi in "una Signora in giallo new-age"?
In un susseguirsi di situazioni al limite dell'assurdo, con improbabili travestimenti e conversazioni surreali, le due donne iniziano ad incastrare tassello su tassello, fino a scoprire segreti a lungo nascosti e a svelare verità insospettabili.
La soluzione del giallo è stata, per me, assolutamente inaspettata, ma non tutti i cerchi si chiudono: rimangono infatti alcune questioni in sospeso che mi fanno ben sperare in un seguito delle avventure di questo meraviglioso terzetto.
Inoltre, i frequenti rimandi alle indagini di Precious Ramotswe mi hanno instillato la curiosità di conoscere anche questo personaggio letterario del quale non ho ancora letto nulla.
In conclusione, questo romanzo è un piccolo gioiello che vale assolutamente la pena di leggere, per la sua storia perfettamente costruita, per la sua narrazione scorrevole ed intrigante e per i suoi personaggi meravigliosamente caratterizzati che non si possono scordare, ognuno per un motivo diverso.
Ringrazio la casa editrice Sonzogno che ci ha omaggiate della copia cartacea.
VOTO
Ciao Stefi, ho pubblicato anch'io la recensione oggi dello stesso libro e devo dire che mi trovo d'accordo con te su tutto. Davvero un'ottima lettura!
RispondiEliminaUna lettura veramente piacevole!
EliminaUn bacio e grazie per essere passata
Stefi
Allora adesso ci sediamo e aspettiamo il seguito?
RispondiEliminaCerto! Ho muretto lungo io. Intanto preparo il tè, tu porti torta?
EliminaMa la gatta?
EliminaHo scritto toRta non totta. La gatta magnala tu, io ho bisogno di zuccheri!
EliminaBuongiorno Stefania, questo libro mi sta incuriosendo proprio parecchio, ne leggo un gran bene e la tua recensione mi ha incuriosito ancora di più (se solo la mia WL non fosse così lunga...). A volte però sono le più piccole cose a spingerci verso una lettura piuttosto che un'altra, per esempio in questo caso mi intrigano da morire i nomi delle tre protagoniste, così particolari.
RispondiEliminaPer quanto riguarda i romanzi della detective Ramotswe ("dalla corporatura tradizionale"), a me piacciono molto e ti consiglio assolutamente di leggerli, e possibilmente in ordine cronologico: McCall-Smith ha creato un piccolo mondo, una comunità africana che cresce e cambia libro dopo libro, con personaggi deliziosi.
Ciao Eva! Ho già segnato il primo di McCall-Smith perché mi ha messo molta curiosità. Per quanto riguarda questo romanzo posso solo dirti di leggerlo, sicuramente conquisterà anche te.
EliminaUn abbraccio, stefi
Molto carino, ho appena finito di leggerlo anch'io! e spero in un seguito!
RispondiEliminaDeve esserci un seguito! Mica ci possono lasciare con questi dubbi. Vero?
EliminaBacioni, Stefi
Ciao Stefi! Questo romanzo mi è piaciuto davvero tanto, soprattutto la parte giallistica e il responsabile del tutto inaspettato. Ha fatto centro!! Baci
RispondiEliminaCiao Anna!
EliminaRosa Teruzzi ha fatto veramente centro, non ho letto una sola recensione negativa!
Baci, Stefi
ciao Stefy, anche a me è piaciuto molto proprio per i personaggi e non vedo l'ora di scoprire nuove avventure loro. Anche per me il finale è stato inaspettato
RispondiEliminaI personaggi, insieme alla costruzione della storia, sono i punti di forza di questo romanzo. E se questa è una partenza, chissà come sarà l'arrivo!
RispondiEliminaBaci Chiara,
Stefi
Stè a dire il vero ho evitato questo romanzo, ma in tanti ne parlano davvero bene...il mio istinto avrà fatto cilecca? Quasi quasi ci faccio un pensierino quando è passato il bum ;-)
RispondiEliminaSo bene che a te non piace leggere un libro quando lo stanno leggendo in tanti. Se posso darti un consiglio spassionato, magari più in là, ma leggilo perché sono sicura che piacerà tanto anche a te.
EliminaBacio