Trama: Nella soffitta di un palazzo di via Merulana, a
Roma, è arrivato un nuovo inquilino. Si chiama Vincenzo Corso, detto
Vince, per vent’anni è stato prigioniero delle graduatorie della scuola
secondaria superiore, insegnamento delle materie letterarie. È nato a
Nizza dall’amore di una notte tra una cameriera italiana e uno
sconosciuto che nel corso del tempo è rimasto tale, un fantasma a cui
mandare ogni tanto una cartolina senza destinatario.
Un settembre si ritrova per strada. Nessun incarico di docenza, una
relazione sentimentale conclusa da poco, l’amarezza del fallimento che
suggerisce una fuga. Ma quando un’anziana ed energica signora gli
affitta per due mesi la soffitta di via Merulana, Vince tenta
l’ultima scommessa con se stesso: grazie all’esperienza su una rivista
femminile, dove risponde alle lettere delle lettrici che cercano
rimedi letterari per i loro disagi, aprirà uno studio di
biblioterapia. Curerà le persone attraverso la lettura di libri,
somministrando Jorge Amado a chi vuole ingrassare, Hemingway a chi
non sopporta i propri capelli, Il mare non bagna Napoli di Anna Maria
Ortese a chi ha problemi di vista. Tra gli inquilini del palazzo c’è una
signora anziana che vive al piano di sotto con il marito e un cane. Due
incontri in tutto, sul pianerottolo, mentre lei trasporta le buste
della spesa. La signora Parodi di lì a poco scomparirà nel nulla. E i
sospetti saranno tutti sul marito, taciturno e scontroso. Eppure per
Vince Corso, qualcosa non torna.
Il nuovo romanzo di Fabio Stassi si situa nell’enigmatico crocevia dove i
mondi inventati della letteratura invadono lo spazio reale della vita. È
qui che i libri, i romanzi, la poesia, finiscono di essere pagine e
inchiostro e sembrano diventare tutt’altro: medicamenti, terapie per i
malanni dell’esistenza, e persino strumenti di indagine nell’oscurità di
un delitto.
Titolo: La lettrice scomparsa
Autore: Fabio Stassi
Casa Editrice: Sellerio
Pagine: 273
Anno edizione: 2016
RECENSIONE: Un libro la cui cifra è la malinconia. Il protagonista Vince Corso è un uomo triste e rassegnato che si gioca come ultima carta l'apertura di uno studio di biblioterapia, non credendoci lui per primo. Professore precario, attualmente disoccupato, non saprebbe davvero che altro fare. La sua vita lavorativa e quella sentimentale sono andate avanti di pari passo ugualmente deludenti e ora un cambiamento è necessario.
Sotto i suoi occhi disincantati, ma attenti sfilano una serie di donne con delle storie a volte tristi, a volte quotidiane. All'improvviso una vicina di casa scompare e se sia un atto volontario o meno resta un mistero. Dopo questa scomparsa il protagonista inizierà la sua personale indagine, partendo da una lista di libri letti dalla donna. La soluzione del giallo mi è sembrata forzata, ma non ha reso per niente meno piacevole la lettura.
Alla base di tutto un'idea intrigante: possono i libri aiutarci a superare i problemi, possono indicarci la via? Possono svelare esattamente chi siamo?
Se fosse possibile consiglierei un pizzico di Fannie Flagg per ritrovare il calore nei rapporti umani, dosi consistenti di Fabio Genovesi per fortificare l'autoironia, pillole giornaliere di Jonathan Coe per cogliere la meraviglia dei giorni che passano...E Marone, Jane Austen, Brizzi, Giordano, Haruf e altri e altri ancora.
Eppure il mio lavoro quotidiano mi dice con chiarezza che il libro è importante, ma il segreto della biblioterapia è uno solo: l'ascolto.
Queste donne che si presentano da Vince alla fine chiedono non tanto il titolo di un libro, ma di essere ascoltate. Se ne vanno soddisfatte o meno per il grado di empatia che Vince ha saputo dimostrare. E i libri da lui consigliati? Sapremo mai se hanno raggiontol'obiettivo? Potremo scoprirlo solo provando in prima persona, grazie ai consigli di lettura di Vince che si trovano in fondo al romanzo.
Il libro mi è piaciuto e a tratti mi ha stregata in senso ipnotico, con considerazioni che si attorcigliavano l'una sull'altra fino a perdere di senso. Capisco che qualche lettore potrebbe trovare la lettura ostica, i temi quasi autoreferenziali o inseriti per compiacere i pochi che possono vantarsi di conoscerli. Personalmente sono caduta nella rete dei libri che mi portano da altri libri, che mi parlano di libri, che mi fanno ammalare per il desiderio di leggere libri. Potrei scrivere una cartolina come quelle di Vince, senza mittente, con una frase: non voglio guarire.
Aspetto con piacere la sua prossima avventura.
Sotto i suoi occhi disincantati, ma attenti sfilano una serie di donne con delle storie a volte tristi, a volte quotidiane. All'improvviso una vicina di casa scompare e se sia un atto volontario o meno resta un mistero. Dopo questa scomparsa il protagonista inizierà la sua personale indagine, partendo da una lista di libri letti dalla donna. La soluzione del giallo mi è sembrata forzata, ma non ha reso per niente meno piacevole la lettura.
Alla base di tutto un'idea intrigante: possono i libri aiutarci a superare i problemi, possono indicarci la via? Possono svelare esattamente chi siamo?
Se fosse possibile consiglierei un pizzico di Fannie Flagg per ritrovare il calore nei rapporti umani, dosi consistenti di Fabio Genovesi per fortificare l'autoironia, pillole giornaliere di Jonathan Coe per cogliere la meraviglia dei giorni che passano...E Marone, Jane Austen, Brizzi, Giordano, Haruf e altri e altri ancora.
Eppure il mio lavoro quotidiano mi dice con chiarezza che il libro è importante, ma il segreto della biblioterapia è uno solo: l'ascolto.
Queste donne che si presentano da Vince alla fine chiedono non tanto il titolo di un libro, ma di essere ascoltate. Se ne vanno soddisfatte o meno per il grado di empatia che Vince ha saputo dimostrare. E i libri da lui consigliati? Sapremo mai se hanno raggiontol'obiettivo? Potremo scoprirlo solo provando in prima persona, grazie ai consigli di lettura di Vince che si trovano in fondo al romanzo.
Il libro mi è piaciuto e a tratti mi ha stregata in senso ipnotico, con considerazioni che si attorcigliavano l'una sull'altra fino a perdere di senso. Capisco che qualche lettore potrebbe trovare la lettura ostica, i temi quasi autoreferenziali o inseriti per compiacere i pochi che possono vantarsi di conoscerli. Personalmente sono caduta nella rete dei libri che mi portano da altri libri, che mi parlano di libri, che mi fanno ammalare per il desiderio di leggere libri. Potrei scrivere una cartolina come quelle di Vince, senza mittente, con una frase: non voglio guarire.
Aspetto con piacere la sua prossima avventura.
Già sai quale piacevole scoperta sia stata per me questa Lettrice Scomparsa. Aspettiamo insieme il prossimo :)
RispondiEliminaLo so e condivido il tuo punto di vista. Dobbiamo leggere i libri della lista di Vince ;-)
EliminaLea
ciao Lea, adoro leggere le tue recensioni, mi incanti sempre. Questo libro però so già che non fa per me, troppa malinconia e poca speranza mi mettono troppo di cattivo umore e non riesco ad apprezzarlo in pieno. Mi accontento delle tue parole
RispondiEliminaSei gentilissima Chiara! La malinconia a volte è dolce e stimola la riflessione. Magari più avanti e armata di una stecca di cioccolato fondente???
EliminaLea
Ciao Lea, un romanzo nel quale mi sono imbattuta durante la mia vacanza ma che non ho preso in considerazione perché troppo malinconico. Con la tua recensione me ne dai conferma per cui, almeno per ora, lo lascio in libreria :)
RispondiEliminaAnche tu come Chiara temi la malinconia???? Proprio un peccato perché il libro è intrigante. Chissà che un giorno non cada dalla libreria e poi chissà.
EliminaLea
Senti, mi sto rendendo conto di una cosa molto deleteria per la mia WL: ogni volta che leggo le tue recensioni mi viene voglia di procurarmi quello che hai recensito. E magari poi la recensione è meglio del romanzo. Come facciamo? ;) (è un difetto che ha anche Mr Ink, sei in buona compagnia).
RispondiEliminaTessa!! Faccio i salti in alto se mi scrivi queste cose. Ma dai...allunga la lista all' infinito. Non costa (quasi) nulla.
EliminaCiao :-)
Lea
Ciao Lea! Questo romanzo mi è stato consigliato da una mia amica ma non avendo letto la sinossi non pensavo fosse così "interessante", alla fine la mia scelta è caduta su Manzini, ma lo segno. Mi piacciono i libri che parlano di altri libri. Rosa
RispondiEliminaUna sfida tra Rocco e Vince è molto interessante. Due uomini per i quali le donne possono perdere la testa...e infatti sono personaggi letterari.
EliminaSono curiosa di conoscere la tua opinione.
Un saluto da Lea
Basta, non vi leggo più!
RispondiEliminaOgni volta cado nello sconforto di tutti i libri che mi perdo.
Per fortuna qui rimane tutto nero su bianco, e prima o poi mi prenderò del tempo per recuperare.
Ciao Lea
(La socia la saluto io ;) )
Il tuo commento, per i motivi che conosci, ha reso allegro il mio pomeriggio.
EliminaÈ sempre un piacere leggeri e non cadere nello sconforto : possiamo prestarti tutti i libri che desideri recuperare.
Salutami la socia con un bacione.
Lea
Oddio! C'è Ivano quassù... che emozione! Vabbè, io e te di questo libro ne abbiamo già parlato e anche della recensione. Facciamo che stavolta il titolo non me lo segno, che altrimenti smetto pure di respirare e non posso, che poi Laura 2.0 si arrabbia!
RispondiEliminaEppure, sfidando la possibile rabbia di Laura, io di questo libro ne riparlerei. Che dici?
EliminaBacio
Stassi è uno di quelli che voglio leggere da sempre.
RispondiEliminaCharlot ha la priorità, ma anche questo... :)
Vorrà dire che mi gustero' la bellissima recensione che scriverai. Io aspetto.
EliminaLea
Belli i libri che parlano di altri libri,interessante questo Vince!belle le vostre recensioni!lo leggerò ;-)
RispondiEliminaBelli i libri che parlano di altri libri,interessante questo Vince!belle le vostre recensioni!lo leggerò ;-)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBelli i libri che parlano di altri libri,interessante questo Vince!belle le vostre recensioni!lo leggerò ;-)
RispondiEliminaGrazie mille Stefy. Vince è proprio interessante. Fammi sapere dopo la lettura: confrontarsi è sempre molto utile.
EliminaUn saluto da Lea
Inutile dire che sono profondamente attratta da questo libro...la biblioterapia, mi sento terribilmente fortunata ad avere te come "biblioterapeuta" il tuo gusto in quanto ai libri è indiscutibile, come il tuo stile delicato nel consigliarli.
RispondiEliminaAcquisto sicuro questo!
Ps. Lea, ti auguro di non guarire!
Un abbraccione Frà
Cuore, i tuoi commenti mi rasserenano la giornata. Mi pare di trovare un mio centro anche quando le cose vanno storte.
EliminaPotere dei libri e delle persone sensibili.
Grazie.
Notte da Lea
Finalmente La lettrice scomparsa è tra le mie mani Lea e io saltello gioisa!!! Smack ti farò sapere :-)
EliminaAttendo con molto interesse il tuo parere!
Eliminaancora una recensione positiva per questo romanzo. oltre ad averlo segnato nella lista dei desideri devo anche trovare il modo di leggerlo! :)
RispondiEliminaciao Lea a presto
Chicca
Ciao Chicca! Un libro intrigante, uno scrittore molto colto, raffinato.
EliminaGrazie di essere passata.
un saluto
Preso lunedì in biblioteca.
RispondiEliminaLo inizio subito o non lo inizio subito? :)