Trama: Salvatore è nato quando in pochi conoscevano
il nome della sua isola: un luogo di frontiera posto alla fine del
mondo, con il mare blu e la terra arsa dal sole. È cresciuto sulle
barche, vicino alle cassette di alici, con lo sguardo nell'azzurro,
sopra e intorno a lui. Forse è lì che tutto è cominciato, tra ghirigori
nell'acqua e soffi nel vento. Di sicuro è lì che ha conosciuto Giulia,
anche se lei vive a Milano con i genitori emigrati per inseguire lavoro e
successo. Da sempre Giulia e Salvatore aspettano l'estate per
rivedersi: mani che si intrecciano e non vogliono lasciarsi, sussurri e
promesse. Poi, d'inverno, tante lettere in una busta rosa per non
sentirsi soli. Finché, una mattina, nell'estate in cui tutto cambierà,
Giulia e Salvatore scoprono il corpo di un ragazzino che rotola sul
bagnasciuga come una marionetta e tanti altri cadaveri nell'acqua,
affogati per scappare dalla fame, dalla violenza, dalla guerra. Gli
sbarchi dei migranti cominciano e non smettono più. L'isola muta volto, i
turisti se ne vanno, gli abitanti aiutano come possono. Quando Giulia
torna a Milano, il filo che la lega a Salvatore si allenta. La vita non è
più solo attesa dell'estate e amore sincero, corse in spiaggia e
lanterne di carta lanciate nel vento. La vita è anche uno schiaffo, un
risveglio, la presa di coscienza che al mondo esistono dolore e
differenze. Una scoperta che travolge i due ragazzi e che darà valore a
tutte le loro scelte, alla loro distanza e alla loro vicinanza.
Titolo: Le tartarughe tornano sempre
Autore: Enzo Gianmaria Napolillo
Editore: Feltrinelli
Pagine; 216
Anno: 2015
RECENSIONE: Recensione sofferta, ma non combattuta. Sofferenza che mi deriva dalla fatica di piegare le parole e le frasi al mio volere, obbligarle a rendere il giusto merito a questo libro spiegandovene i pregi in modo chiaro, che vi porti dove vorrei, ossia a leggerlo. E' romanzo che chiede di essere letto per aiutarci a scardinare alcune nostre convinzioni che forse sono nascoste e piantate in qualche angolo del nostro cervello, senza nemmeno esserne coscienti. Una storia d'amore e di accettazione dell'altro a 360°: amore per una donna, per una madre e un padre, per una terra, accettazione dell'altro inteso come straniero, come migrante, come rifugiato. Ho scritto poche righe e già sto camminando sul filo del rasoio, in un periodo politicamente tanto complesso, con una tematica al momento tanto scottante. Questo libro però ci chiede, con tono mai urlato e retorico, di essere umani, di riconoscere noi stessi negli altri. E' stata una lezione anche per me, che una settimana fa passeggiando per un parco della mia città non lo riconoscevo più, intimorita da tutti questi uomini stesi sull'erba e seduti sulle panchine con un telefonino in mano. Cosa ne so veramente? Non ne so quasi nulla. Dovrei invece studiare e approfondire. perchè sulla mia mancanza di informazione può attecchire l'intolleranza.
Salvatore e Giulia, i protagonisti del libro, invece conoscono la cruda realtà, quella di un corpo senza vita che arriva dal mare e io mi faccio accompagnare da loro in questo romanzo. La storia nella sua prima parte è sospesa nel tempo di un'estate infinita, su di un'isola meravigliosa che anno dopo anno fa crescere il loro sentimento. Poi arriva una brusca perdita dell'innocenza, la separazione, gli anni grigi in una Milano fredda che mai mi è sembrata meno attraente. Una narrazione fluida e poetica che fa crescere il lettore insieme ai giovani protagonisti e lo porta a porsi nuovamente tutte le grandi domande di quel perdiodo della nostra vita in cui stavamo ancora scegliendo che strada prendere. Cosa scegliere nella vita: andare o restare, chiudere gli occhi e girare la testa o tendere la mano? Un libro per riflettere, con un messaggio positivo che non è utopico, ma che trova la sua forza negli ideali puri di chi ancora crede di poter fare la differenza.
"L'immobilità si sconfigge con la voglia di cambiare il mondo, e la voglia di cambiare il mondo è il segreto per smascherare scenografie di plastica e compensato e cancellare i sorrisi di cemento."
Fortemente consigliato come lettura nelle scuole, assolutamente necessario tra i libri della mia biblioteca. Di tutte le biblioteche.
Lea
Voto: 4.5
Salvatore e Giulia, i protagonisti del libro, invece conoscono la cruda realtà, quella di un corpo senza vita che arriva dal mare e io mi faccio accompagnare da loro in questo romanzo. La storia nella sua prima parte è sospesa nel tempo di un'estate infinita, su di un'isola meravigliosa che anno dopo anno fa crescere il loro sentimento. Poi arriva una brusca perdita dell'innocenza, la separazione, gli anni grigi in una Milano fredda che mai mi è sembrata meno attraente. Una narrazione fluida e poetica che fa crescere il lettore insieme ai giovani protagonisti e lo porta a porsi nuovamente tutte le grandi domande di quel perdiodo della nostra vita in cui stavamo ancora scegliendo che strada prendere. Cosa scegliere nella vita: andare o restare, chiudere gli occhi e girare la testa o tendere la mano? Un libro per riflettere, con un messaggio positivo che non è utopico, ma che trova la sua forza negli ideali puri di chi ancora crede di poter fare la differenza.
"L'immobilità si sconfigge con la voglia di cambiare il mondo, e la voglia di cambiare il mondo è il segreto per smascherare scenografie di plastica e compensato e cancellare i sorrisi di cemento."
Fortemente consigliato come lettura nelle scuole, assolutamente necessario tra i libri della mia biblioteca. Di tutte le biblioteche.
Lea
Voto: 4.5
Sei stata più che convincente. E, come sempre, hai proposto il tuo pensiero e aperto un dialogo in punta di penna, con delicatezza. Ti leggo con piacere anche e proprio per questo. Il libro è pronto nel kobo. Lo leggerò.
RispondiEliminaGrazie Tessa, le tue parole sono un balsamo per la mia autostima.
EliminaUn abbraccio da Lea
Bastano poche parole per arrivare al cuore.
RispondiEliminaMi avevi già convinta esprimendo il tuo pensiero su fb, mi hai costretta ad appuntare il titolo.
Romanzo che acquisterò al più presto grazie a te, e perchè come te ogni giorno sono intimorita e sofferente verso quegli uomini sulle panchine...
Grazie Lea, è sempre bello trovarci a questi orari e leggerti, sei una dolce buona notte :-)
Ciao Cuore, sono sicura che questo libro toccherà dei punti molto sensibili.
EliminaUn saluto e grazie di esserci
Lea
Questo libro era già nella mia tbr, non vedo l'ora di comprarlo!
RispondiEliminaCiao. Sono curiosa di leggere la tua recensione. :)
EliminaUn saluto da lea
Ho letto già in precedenza belle recensioni su questo romanzo, ma la tua è quella che mi ha convinta! Lo leggerò di sicuro e grazie per le tue belle parole! Rosa
RispondiEliminaChe onore! Grazie. Questo libro merita attenzione. È privo di ironia, ma su alcune cose è proprio impossibile riderci sopra.
EliminaCiao da Lea
Ero sicura che avresti amato questa storia, perché sei una persona con l'anima bella e la sensibilità racchiusa tra le pagine di questo libro non poteva non essere colta dal tuo occhio di lettrice!
RispondiEliminaGrazie Laura, mi fai felice. Una volta di più, fidandomi di un tuo consiglio, ho scoperto un tesoro!
EliminaLea
Socia, che meravigliosa recensione! Non vedo l'ora di leggere anch'io questo gioiellino, sono certa che lo adorerò.
RispondiEliminaBaci, Stefi
Grazie Stefi. Poi ne parleremo insieme, in una mattina di quelle belle solo nostre: colazione e libreria!
EliminaUn bacio da lea
Mi accodo.
EliminaGrazie Lea.
:-)
EliminaTi aspettavo!! Complimenti, hai reso giustizia a questo romanzo che io amo alla follia. Sono felice che tu l'abbia letto e apprezzato. Concordo, dovrebbe essere letto a scuola. Bacioni
RispondiEliminaGrazie per averlo scelto per la challege Salvia! Hai reso un buon servizio a tutte.
EliminaW la letteratura italiana.
baci lea
Una recensione meravigliosa per un romanzo dalle tinte delicate. Presto lo leggerò anche io e sono già consapevole del fatto che ne sarò conquistata! Un bacione
RispondiEliminaGrazie Anna!!! Chissà che belle parole saprai trovare per parlarne. Io aspetto e intanto il libro viene letto e il suo messaggio arriva a più persone.
EliminaUn bacio da Lea
anche io non ne so abbastanza e spesso non voglio proprio saperne, per non soffrire. E poi soffro perchè sono egoista a non volerne sapere. Lo leggerò e ti dirò, devo solo trovare l'ispirazione
RispondiEliminaCome ti capisco Chiara! Comunque ora l' ho letto e due domande me le sono poste. Mi pare un buon inizio.
EliminaCiao da Lea
Ciao Lea, ho letto questo libro un anno fa, molto attratta dalla cover e dalla trama attuale e che fa discutere. L'ho trovato molto bello e delicato allo stesso tempo, mai banale. Contenta che tu lo abbia letto
RispondiEliminaCiao Nunzia, non vedo l' ora che il libro arrivo in biblioteca per proporlo ad alcuni utenti molto sensibili.
EliminaLo avevi anche recensito? Vado a cercare nel tuo blog!
Un saluto da Lea
Complimenti a te x la recensione!appena lo leggerò ti darò il mio parere...a brevissimo 😊
RispondiEliminaGrazie Franci!!!!! Io aspetto!
Eliminabaci lea
Questa recensione è troppo bella, come faccio anon mettere il libro in wish list?? Non posso, appunto. Quindi lo metto e sono certa che scavalcherà altre letture. Il tema è delicato, è la ferita aperta delle nostra epoca. E come hai detto giustamente tu, non possiamo permetterci di non conoscere, perché è li che arrivano le ruspe dell'inciviltà. E' nell'ignoranza che attecchiscono e germogliano i mali peggiori...
RispondiEliminaMa che bello questo tuo commento che arriva alla fine di una giornata lunga e pesantuccia! Leggi lo: creiamo un circolo virtuoso come mi piace dire. Non per salvare il mondo...solo per renderlo un posto un po' più "umano". Attendo il tuo parere.
RispondiEliminaBuona notte Lea