Titolo – Il patto
Autore – Jodi Picoult
Titolo originale - The Pact
Traduttore - Isabella Polli
N° pagine - 572
Data pubblicazione - 19 gennaio 2016
Editore – HarperCollins Italia
SBN-13: 978-8869050565
TRAMA
Fino a quella telefonata alle tre del mattino di una giornata di
novembre, i Gold e i loro vicini di casa, gli Harte, sono sempre stati
inseparabili. Per ben diciotto anni. Non è stata una sorpresa per
nessuno, dunque, quando i loro figli adolescenti, Chris ed Emily, da
semplici amici sono diventati qualcosa di più. Ma adesso la
diciassettenne Emily è morta - uccisa da un colpo di pistola alla testa
sparatole da Chris, in un apparente patto suicida lasciando le due
famiglie devastate e alla disperata ricerca di risposte su un gesto
inimmaginabile, di due figli che forse non conoscevano bene come
credevano. È rimasta una sola pallottola nella pistola che Chris ha
preso dall'armadio del padre, una pallottola che secondo la sua versione
era destinata a se stesso. Cos'è successo veramente? Un detective della
polizia del luogo nutre più di un dubbio sul patto suicida descritto
dal ragazzo e inizia un'indagine.
RECENSIONE
Inizio a raccontarvi questo
libro con una premessa: io ADORO questa scrittrice. Ho letto praticamente tutti
i suoi libri, tranne “Il colore della neve” e nessuno mi ha delusa. Il suo
stile è inconfondibile: ogni sua storia tratta temi pesanti e dolorosi, ma la sua peculiarità
sta nel dare al lettore varie chiavi di lettura. Il lettore potrà quindi
decidere in piena autonomia “da che parte stare” perché scoprirà la vicenda dal
punto di vista di tutte le persone coinvolte e di ognuna conoscerà pensieri,
emozioni e verità. Nei suoi libri c’è sempre una verità di fondo, ma si conoscono tante verità quanti sono i personaggi.
In questo libro Jodi Picoult
ci conduce attraverso la vicenda facendoci percorrere due strade parallele:
quella dei fatti di “ora” e quella dei fatti di “allora”, finchè le due strade
convergeranno e l’”allora” della fine coinciderà con l’”ora” dell’inizio. Entreremo nelle vite di due ragazzi e delle loro famiglie.
Chris ed Emily si conoscono
già prima di nascere, perché i “pancioni” delle rispettive mamme trascorrono
giornate intere fianco a fianco, crescono poi insieme creandosi un universo
esclusivo, nel quale nessuno è ammesso: giocano, imparano, ridono, piangono in
totale simbiosi, tanto che quando uno dei due si fa male, l’altro sente il suo
stesso dolore.
E crescono.
Fino a diventare
adolescenti alle prese con i primi scossoni ormonali. La profonda conoscenza
reciproca li porta a desiderare di completarsi come due metà di una mela, come
uomo e donna.
“Lei mi apparteneva. Lei era tutto ciò che non ero io.
E io ero quello che lei non era. La sua mano entrava perfettamente nella mia.”
Sono molto più di una coppia
di fidanzatini, perché sperimentano da sempre l’amore più vero e completo,
quello che ti fa mettere i desideri dell’altro davanti a tutto e tutti.
“Quando ami qualcuno le sue necessità sono più
importanti delle tue. Non importa quanto siano inconcepibili quelle necessità,
quanto siano assurde, non importa se ti fanno sentire come se ti stessi
strappando il cuore dal petto.”
Tutto sembra perfetto, ma
qualcosa interviene nella vita di Emily che crea una minuscola crepa nel loro
rapporto, perché si tratta di qualcosa che Emily non racconterà a nessuno,
nemmeno al suo Chris. Questa crepa è destinata ad allargarsi sempre di più fino
a far crollare tutto e culminare con la morte di Emily.
Il romanzo inizia proprio in
questo momento, con una telefonata che raggiunge le famiglie dei due ragazzi e
le mette al corrente che è successa una tragedia: Emily è agonizzante a causa
di un colpo di pistola alla testa e Chris giace svenuto e sanguinante accanto a
lei.
Cosa è successo quella sera?
Emily si è suicidata? O è stato Chris a porre fine alla sua vita? E se si è
suicidata, perché Chris era con lei? Ha tentato di fermarla?
A questi interrogativi ognuno
risponde a modo suo. I genitori di Chris sostengono la tesi del suicidio, i
genitori di Emily sono spaccati in due: la madre sposa la tesi dell'omicidio,
mentre il padre non riesce a capacitarsene, perché Chris per lui è come un
figlio. Tentano di dare la loro risposta anche gli altri personaggi che ruotano attorno a questa vicenda: l’avvocato difensore che porta avanti la tesi del suicidio di coppia, la detective alla quale viene affidato il
caso, l’insegnante di arte della scuola che i ragazzi frequentavano, medici,
psicologi, ecc.
Ma la verità su quanto è
successo quella sera, è solo una e Chris vorrebbe gridarla al mondo, perché peserebbe
meno sulle sue spalle e sul suo cuore, ma nessuno vuole ascoltarlo, nessuno
vuole sapere, perché la verità costringerebbe ognuno a fare i conti con la
propria coscienza.
La verità rende liberi? Jodi
risponde a questa domanda, ma solo all’ultimo capitolo. A voi scoprirlo.
Buona lettura, Stefania
VOTO
Postilla: Quando leggo libri
che trattano disagi adolescenziali, non riesco a non leggerli con gli occhi di
una mamma, spaventata da quanto le potrebbe riservare il futuro, e con temi come
il suicidio (tra l’altro è il secondo libro di fila, mannaggia a me!) la
domanda che mi sale in gola è sempre la stessa: “Come si riesce a capire che un
figlio sta attraversando un periodo difficile o, peggio, che sta pensando ad
una soluzione drastica?”. La risposta che mi do, purtroppo, è sempre la stessa:
“Non si può”: se tuo figlio decide di non fartelo capire, di non raccontarsi e
di non coinvolgerti, per non farti soffrire, per paura o per qualsiasi altro motivo, nulla si può fare. L’augurio che mi
faccio è di riuscire a tenere aperto il canale della comunicazione e cercare di
affrontare con mia figlia tutte le domande, belle, brutte, difficili o meno,
con la massima sincerità.
Questo libro voglio leggerlo da quando è uscito! La tua recensione me lo conferma!
RispondiEliminaCiao Dany!
EliminaCredo sia proprio un romanzo che ti piacerà!
Buona lettura, Stefi
Questo libro mi incuriosisce parecchio, ma il tempo dove lo trovo?
RispondiEliminaProva a vedere dentro al frigo! Magari un po' di tempo che avanzava l'hai ficcato là dentro, per non farlo sciupare.
EliminaChe aspetti? Corri a leggerlo!
Baci da Bacci
Mi intriga la tua recensione! Ci faccio un pensierino :)
RispondiEliminaPensac...e poi leggilo! ;)
EliminaBaci, Stefi
Buongiorno!
RispondiEliminaMai letto niente della Picoult, ma leggo solo recensioni positive dei suoi libri! E questa tua mi piace particolarmente, anche se la trama del libro mi dà un po' d'ansia...
Ciao Eva!
RispondiEliminaQuello che io amo di questa scrittrice è il far vedere la vicenda narrata con tanti occhi e sondare l'animo di chi agisce e di chi subisce. I temi sono sempre forti e mai facili da affrontare, ma secondo me, ne vale la pena!
Sono sempre quella che la Picoult la vuole recuperare! :D
RispondiEliminaBellissima recensione Stefania. Bacio!
Grazie Anna!
EliminaRecuperala, vedrai che non te ne pentirai ;)
Un abbraccio!
Ciao!!!
RispondiEliminaSenza farlo apposta questa lettura è proprio tra le prossime che devo leggere!
ho già letto un'altro dei suoi libri e posso dire che adoro proprio la Picoult!!
Ciao Erin!
EliminaAnche tu sei stata conquistata da Jodi. Sono certa che apprezzerai anche questa storia.
Bacioni
la postilla è sincera, umana e sensata...
RispondiEliminala trama ispira, nulla da obiettare
Grazie Patalice.
EliminaUn saluto
Penso proprio che lo leggerò socia, mi hai convinta. Baci lea
RispondiEliminaFelice di averti trasmesso le sensazioni giuste.
EliminaBaci socia
Sai che avrei potuto scrivere io questa recensione (magari con meno proprietà di linguaggio ;-) )?
RispondiEliminaPerchè ciò che hai scritto su questa autrice e i suoi libri è esattamente quello che ho sempre pensato anche io, compresa la tua postilla finale. Questa storia ancora mi manca, ma colmerò presto la lacuna. Grazie per avermelo già fatto amare...
Grazie a te per le belle parole!
EliminaSono certa che amerai Chris ed Emily e che non riuscirai a non soffrire con loro.
Baci Chiara
cara Bacci, come sai ho letto questo libro e mi ha stregata. La Picoult mi piace nonostante abbia letto poco, troppo poco ancora. Già, la verità rende liberi? Quando ho terminato la lettura sono rimasta sola con me stessa e con tutti i miei dubbi, le mie frustrazioni e un vuoto. L'ho donato alla biblioteca, ma credo che lo comprerò. un abbraccio grande
RispondiEliminaCiao Salvia!
EliminaCome sai io amo molto questa scrittrice proprio per gli interrogativi che mi suscita e per i dubbi che solleva: ogni volta mi viene da chiedermi cosa avrei fatto nella stessa situazione, come avrei affrontato la questione. E credo che la sua capacità di scuotere gli animi sia il suo maggior pregio.
Bacioni
Non ho mai letto nulla della Picoult ma il suo ultimo libro che uscirà a fine mese mi incuriosisce tanto, hai detto che la adori e che il suo stile è inconfondibile, mi hai convinta!
RispondiEliminaCiao Nunzia e grazie di essere passata di qua.
EliminaNon posso che consigliarti vivamente di leggere la Picoult, vedrai che non ti deluderà. Poi fammi sapere ;)
Stè io conosco la Picolut solo da un film immensamente bello che ho visto parecchio tempo fa...La custode di mia sorella. Ho acquistato questo libro subito appena uscito, ne ho letto pareri positivi compreso il tuo incisivo e convincente. Mi sembra di sentire una vicina che sussurra al mio orecchio: "Che diamine aspetti?!?" Ti farò sapere se la amerò o no ;-)
RispondiEliminaQuella vocina è la mia: "Su, su, a leggere la Picoult, forza!".
EliminaLa custode di mia sorella...prima ho letto il libro e poi guardato il film: con il dvd in mano, prima di inserirlo nel lettore, già piangevo. Se vorrai leggere anche questo, ti avviso però che, oltre alla caratterizzazione di alcuni personaggi, il finale del libro è diverso da quello del film, scioccante...ho solleticato la tua curiosità?
Ciao Cuore!
Moltissimo direi ;-)
Elimina;)
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