Titolo – Tredici
Autore – Jay Asher
Titolo originale - Thirteen Reasons Why
Traduttore - L.Borgotallo
N° pagine - 246
Data pubblicazione - 29 gennaio 2013
Editore – Mondadori
Collana: Oscar Bestsellers
ISBN-13: 978-8804626114
TRAMA
Clay
Jensen torna a casa da scuola e davanti alla porta trova un pacchetto
indirizzato a lui, ma senza mittente. Dentro ci sono sette cassette numerate
con dello smalto blu. Clay comincia ad ascoltare: le ha registrate Hannah
Baker, la ragazza di cui Clay è innamorato da sempre. La stessa ragazza che si
è suicidata due settimane prima. Hannah ha registrato tredici storie, una per
lato, una per ogni persona che in un modo o nell'altro l'ha spinta verso la
decisione di togliersi la vita. Ma lui cosa c'entra? Clay è sconvolto, vuole
capire fino in fondo, scoprire quale ruolo ha svolto. Per tutta la notte,
guidato dalla voce di Hannah, Clay ripercorre gli episodi e i luoghi che hanno
segnato la vita della ragazza e che come tante piccole palle di neve si sono
accumulati fino a divenire una valanga in-controllabile. Per tutta la notte,
con la voce nelle cuffie, Clay si tuffa nei ricordi, nei rimpianti, e si
tormenta cercando di capire cosa sarebbe successo se...
RECENSIONE
Mi
sono imbattuta in questo libro durante un corso per lettori volontari: per fare esercizio di stili di lettura ci
erano stati consegnati dei libri per ragazzi e noi corsiste dovevamo leggere
l’incipit senza interpretarne i contenuti.
Le
prime otto righe non danno molto l’idea del contenuto, parlano di un ragazzo
che si trova all’ufficio postale per spedire un pacco.
Terminato
l’esercizio la mia curiosità scimmiesca mi ha portata a chiedere di cosa
parlasse quel libricino con un titolo tanto curioso: “13”. Quando ho saputo a
grandi linee ciò che era contenuto in quelle pagine la voglia di leggerlo è
stata tale che l’ho subito acquistato e sono entrata nei suoi angosciosi meandri.
Il
ragazzo che all’inizio del libro si trova all’ufficio postale è Clay Jensen ed
il pacco che sta per spedire contiene sette audiocassette, ogni lato delle
quali è contrassegnato da un numero, da 1 a 13, ognuno scritto con smalto per
unghie blu; queste tredici registrazioni sono messaggi che Hannah Baker lascia
ad altrettante persone che in qualche modo hanno contribuito a farle maturare
la decisione di suicidarsi.
Tutto
il libro si svolge in una giornata, durante la quale seguiamo un incredulo Clay
ascoltare le registrazioni e seguire un percorso che Hannah ha segnato su una
mappa recapitata alle varie persone coinvolte, in tempi non sospetti. Clay è
sempre stato segretamente innamorato di questa ragazzina, arrivata da poco in
città e nella sua scuola, ma non è mai riuscito a dichiararsi, forse intimorito
da quello che di lei si mormorava tra i corridoi della scuola. Ma non si è mai
posto il dubbio se quanto si mormorava fosse o meno corrispondente al vero.
Ogni
capitolo è una registrazione e man mano che le registrazioni si susseguono in
Clay cresce l’ansia, perché non riesce a capire in che modo possa averla ferita
e perché si rende conto di non essere riuscito a tendere quella mano che Hannah
si aspettava di veder arrivare in suo soccorso.
Leggendo
questo libro si potrebbe obiettare che i motivi elencati nelle registrazioni
siano futili, che non siano talmente importanti da portare una persona al
suicidio e mentre lo leggevo mi è sorto più volte questo dubbio; ma riflettendo
sul fatto che questo è un libro pensato per un pubblico di adolescenti, ho
realizzato che le mie erano le riflessioni di un adulto e ho provato ad andare
con la mente a quando io ero adolescente: le priorità erano indubbiamente molto
diverse da quelle di oggi e certi gesti, atteggiamenti, parole, rivestivano
un’importanza completamente diversa all’interno delle mie giornate, ho
ricordato episodi che agli occhi degli adulti erano sciocchezze, ma che per me erano di importanza quasi vitale.
Da mamma di una bambina preadolescente, questo mi ha fatto molto riflettere e
mi ha aiutata a porre un ascolto diverso ai racconti della quotidianità di mia
figlia.
La
domanda che mi sono posta è: nel vortice delle incombenze quotidiane, ci
chiediamo mai quali conseguenze possano avere i nostri gesti e le nostre parole
su chi incrocia il nostro cammino? Quanta attenzione poniamo ai nostri
atteggiamenti mentre svolgiamo le nostre azioni quotidiane?
“…è proprio questo il
nocciolo della questione. Non si può mai sapere con certezza che tipo di
impatto ognuno di noi può avere sugli altri.
Spesso, non ce ne rendiamo nemmeno conto. Eppure, questo impatto esiste
eccome.”
Buona lettura, Stefania
Buona lettura, Stefania
VOTO
E' in WL da quando è uscito ma, data la scarsa reperibilità, mi era passato di mente. Ultimamente il suicidio adolescenziale è una tematica in voga, dello stesso tema infatti ho apprezzato molto Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven. Ciao! :)
RispondiEliminaCiao Cecilia.
EliminaPer la reperibilità ti consiglio di provare in biblioteca, oppure scaricarlo in ebook.
Di Raccontami di un giorno perfetto ho sentito parlar bene, ma non l'ho ancora letto.
Bacci? Lea? Chi di voi si è imbarcata in questa lettura?
RispondiEliminaComunque, non sono mai uscita del tutto dalla visione "è scema" che provavo durante la lettura. Ho letto questo libro cinque anni fa e le cose raccontate, non mi sono del tutto estranee... ero appena uscita dalla scuola e in un modo o nell'altro ho vissuto sia la parte del Carnefice che quello della Vittima.
Quello che più mi ha colpito è che Hannah, alla fin fine non vuole farsi salvare. Tralasciando le motivazioni che la portano a considerare realmente il suicidio, ci sono stati più volte momenti in cui avrebbe potuto cambiare le cose ma lei voleva finire di registrare quelle cassette, voleva che qualcuno alla fine la compatisse per ciò che aveva sofferto... il preside (o era il professore?) avrebbe potuto fare qualcosa, anche se in ritardo ma no, lei ormai era arrivata alla conclusione che l'unica cosa da fare era finire di registrare e suicidarsi
Ciao Meme! I'm Bacci e sono io che mi sono imbarcata in questa lettura.
EliminaHai ragione quando dici che Hannah non voleva essere salvata e la mia visione personale è che per lei fosse più importante farla pagare a chi l'aveva condotta a quel gesto, di qualunque altra cosa, compresa la sua stessa vita.
Esattamente.
EliminaPosso provare a capire le sue sofferenze ma diciamocelo, lei non ha mai voluto salvarsi
Ciao!!
RispondiEliminaIl libro mi sembra molto interessante!!
Lo metto in lista, ma mi do un po' di tempo prima di leggerlo.
Ho finito da poco "Raccontami di un giorno perfetto", che parla proprio di suicidio, quindi meglio staccare un pochino da questo tema! ;)
Ciao Erin!
EliminaConcordo con te che sia meglio lasciar passare un po' di tempo prima di lanciarti nuovamente in questa tematica. Magari ora dedicati a letture più leggere e divertenti.
Buona serata ;)
Stè che bel libro che hai tirato fuori! L'ho letto un bel pò di tempo fa ma mi era piaciuto davvero tantissimo. Ottime le tue considerazioni finali, mi trovi d'accordo e sai che ti dico? Ho un figlio lettore/non lettore, acquisto dei volumi per lui cercando di stuzzicare la sua passione sopita, con scarsi risultati, ma questo potrebbe essere un titolo giusto!
RispondiEliminaSogni d'oro :-)
Grazie cuore!
EliminaCredo anch'io che potrebbe essere una buona proposta per stuzzicare un giovane lettore discontinuo, una lettura dal linguaggio semplice ed immediato e la sequenza delle registrazioni invoglia a proseguire nella lettura.
Fammi sapere se tenterai l'esperimento ;)
Buonanotte
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaMmmm ma mi hai tirato fuori una chicca!! Una storia diversa dal solito che ha acceso la fiamma della curiosità. Eh brava Bacci, il mio portafoglio ti ringrazia
RispondiEliminaCiao Salvia!
EliminaFai un salto in biblioteca, così il portafoglio riposa e la curiosità si appaga! ;)
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