Trama: un'email all'indirizzo sbagliato e tra due
perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna,
dopo aver superato l'impaccio iniziale, tra Emmi Rothner - 34 anni,
sposa e madre irreprensibile dei due figli del marito - e Leo Leike -
psicolinguista reduce dall'ennesimo fallimento sentimentale - si
instaura un'amicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate di
ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben
più potente, che rischia di travolgere entrambi. Romanzo d'amore
epistolare dell'era Internet, "Le ho mai raccontato del vento del Nord"
descrive la nascita di un legame intenso, di una relazione che coppia
non è, ma lo diventa virtualmente. Un rapporto di questo tipo potrà mai
sopravvivere a un vero incontro?
Titolo: Le ho mai raccontato del vento del Nord
Autore: Daniel Glattauer
Casa editrice: Feltrinelli
Pagine: 192
Collana: Universale Economica Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2015
Recensione: Era da un po' che questo romanzo mi incuriosiva e quando me lo sono trovato davanti in libreria, nella sua bella edizione economica, non ho avuto esitazioni e me lo sono regalato. Trovo sempre dei validi motivi per regalarmi e regalare dei libri, anzi trovo che acquistarli sia una cosa buona e giusta, in ogni momento.
Solo che avevo trascurato il fatto che si trattava di un romanzo "epistolare"! Ahi, ahi, ahi: i romanzi epistolari hanno il limite che alla lunga, per il lettore, diventano un po' ripetitivi: il solo scambio di lettere per tutto il romanzo limita la percezione che abbiamo della storia, perchè tutto è filtrato attraverso le parole che i protagonisti scrivono. E' una percezione mai obiettiva, ma sempre falsata, anche se non sempre volutamente. Nelle lettere corre a briglia sciolta e giganteggia il nostro solipsismo, siamo i soli e unici, a volte mentiamo.
In questo caso i due protagonisti, Emmi e Leo, si scambiano delle oramai vetuste e-mail. Il libro è stato scritto nel lontano 2006 e quindi un attimo prima dell'avvento di facebook e molto prima di quello di whatsapp. Eppure è un libro perfetto per parlare di social network, del divario che esiste tra la realtà e la realtà virtuale. Perfetto per parlare di relazioni reali, fisiche, che si basano sul dialogo e il confronto e relazioni che corrono invece su un binario diverso, astratto, ma dannatamente ipnotico e coinvolgente.
Tutto ciò che esclude un confronto reale nella nostra testa viene idealizzato, fino a diventare un rifugio nel quale nascondersi. All'inizio della corrispondenza Leo scriverà ad Emmi:
"Per quel che mi riguarda - glielo confesso - lei, cara Emmi, mi interessa da matti! ... Però so anche quanto sia assurdo il mio interesse, non sopravviverebbe mai ad un incontro, e non è una questione di aspetto fisico, età, capacità di trasporre in un eventuale appuntamento il notevole fascino delle sue e-mail e di infilare nelle corde vocali, nelle pupille, negli angoli della bocca e nelle narici l'ironia dei suoi messaggi. Sospetto che questo mio "folle interesse" si nutra esclusivamente della casella di posta. Perciò suppongo che qualsiasi tentativo di farla uscire da lì si risolverebbe in un misero fallimento."
E mail dopo mail Emmi e Leo si corteggeranno, litigheranno, terranno desto il mistero e a mille la tensione di un probabile incontro, sempre procrastinato, sempre eluso soprattutto per colpa di Emmi che si dichiara felicemente sposata. E nonostante quel "felicemente" non permetterà mai, la "nostra" Emmi, che Leo si allontani da lei, offesa per tutti i di lui tentativi di distaccarsi e di intraprendere delle relazioni ben più reali.
Il libro non è molto voluminoso, e per fortuna, perchè al secondo appuntamento rifiutato la mia voglia di interrompere la lettura e di insultare la protagonista erano molto forti. Ho tenuto duro per arrivare al finale, che non mi ha delusa, nonostrante tutto.
So che esiste un seguito, ma non penso proprio che lo leggerò. Quello che questo libro poteva darmi, me lo ha dato e lascio i Leo ed Emmi alle loro pene d'amore. Non mi sono sentita agitare, come la protagonista, dal vento del Nord, tuttavia la lettura ha avuto il merito farmi riflettere sui tanti contatti che ho nel mondo per così dire "social". Mi sono ripromessa di tentare di dare, ove possibile, un volto e una voce alle persone che frequento. Trovo il blog, facebook, whatsapp dei "microcosmi" altamente interessanti, ma anche insidiosi per il rischio di arrivare a perdersi in una non realtà o, come fa Emmi, in una comoda e gradevole vita parallela. E dicendo questo mi riferisco a illusioni che non sono prodotte dai social, ma da noi stessi.
Cosa vuol dire vivere, se non si è in grado di sopportare una delusione? Se si sta sempre chini sul proprio smartphone senza godere della compagnia di chi ci sta vicino? Io ancora non l'ho imparato del tutto: sono ancora nella fase dell'entusiasmo, come una nuova adepta, ma confido di trovare presto un giusto mezzo.
Sbagliare, restare delusi, non essere all'altezza delle proprie ed altrui aspettative, sono sensazioni che si possono superare. Non sono fallimenti, ma un percorso di vita.
Sbagliare, restare delusi, non essere all'altezza delle proprie ed altrui aspettative, sono sensazioni che si possono superare. Non sono fallimenti, ma un percorso di vita.
Al libro attribuisco un voto non troppo alto, anche se la qualità della scrittura era buona: le mail di Emmi briose e maliziose, quelle di Leo più intellettuali e interessanti.
Termino con la frase che avrei voluto urlare varie volte all'indirizzo della protagonista: Vivi Emmi, vivi!!!!
Concludo augurandovi, forse in modo non tanto sincero, una buona lettura.
Lea
Lea
Mi piacciono queste tue riflessioni. Abbiamo imparato ad usare i social network e le chat, godiamo tutti i giorni delle grandi possibilità che ci offrono, della velocità, delle distanze che si annullano, ma facciamo sempre i conti con la paura della delusione. Che poi fa parte della vita di tutti; è umano. Come i due protagonisti. Certo, Emmy l'avrei strozzata anche io! e nemmeno io ho letto il seguito. Baci :)
RispondiEliminaLe delusioni spaventano! Mi fa piacere che la pensiamo allo stesso modo. Grazie di essere passata di qui.
EliminaBacio da lea
Bella recensione, come sempre; ho molto apprezzato la tua analisi dei rapporti virtuali e concordo con il tuo bisogno di associare un volto (e spesso una voce) alle mie frequentazioni virtuali. Sicuramente non leggerò questo libro perché non amo molto i romanzi epistolari.
RispondiEliminaBaci baci, Stefi
Penso lo regalerò alla biblioteca. Troverà altri estimatori!
Elimina;-)
Grazie dei complimenti socia.
Lea
Ciao Lea, esaustiva ed onesta fino a far fare retromarcia ad un eventuale lettore esitante. Mi piace soprattutto la disanima dei motivi per cui si preferisce il mezzo tecnologico, che permette sia in entrata che in uscita, di mantenere intatte le proprie fantasie, senza contatti e confronti.
RispondiEliminaGrazie per avercelo raccontato.
Ciao, Marina
Ciao Lea, esaustiva ed onesta fino a far fare retromarcia ad un eventuale lettore esitante. Mi piace soprattutto la disanima dei motivi per cui si preferisce il mezzo tecnologico, che permette sia in entrata che in uscita, di mantenere intatte le proprie fantasie, senza contatti e confronti.
RispondiEliminaGrazie per avercelo raccontato.
Ciao, Marina
Mi piace la parola disamina! Grazie a te per essere sempre presente.
EliminaCiao da lea
Ma buona sera!! Che bel recensione, approfondita ed esaustiva. Io ho amato moltissimo questo romanzo, ma a differenza tua, io adoro i romanzi epistolari :-)
RispondiEliminaHo amato e odiato Emmi, Leo E i loro continui battibecchi. Ho letto il seguito, ma ho preferito il primo. Una storia diversa, che in qualche modo mi ha trascinata fino a non farmi dormire. Non è un capolavoro, lo so, ma come ogni tanto capita ci affezioniamo a delle storie senza un motivo pArticolare. Un bacione a te :-)
Cara Salvia,
Eliminama grazieee per i complimenti! Sei sempre gentilissima.
Per quanto riguarda all'affezionarsi a delle storie senza un motivo hai proprio ragione: continuo a tenere in libreria un romanzo misconosciuto che si intitola "Troppo tardi tesoro" che non so perchè, ma trovo spassosissimo. Forse dovrei rileggerlo e vedere se la sua magia è intatta.
Stessa cosa per Un incantevole aprile di Elizabeth von Arnim.
Ad ogni modo hai ragione: ero un romanzo carino! ;-)
Lea
P.S. Il mio romanzo epistolare preferito è La società letteraria di Guernsey. Lo conosci? Bellissimo!
Lea anche stavolta sei riuscita a trasmettere tanto con le tue parole. Ho letto anch'io di questi due che la tirano troppo per le lunghe con questo fatidico incontro che poi nel primo volumetto non trova il suo momento. Grrrrrrr che nervi! Pazienza mi son detta, il secondo ce l'ho e quando ne avrò voglia lo leggerò, ma giuro che se non si incontrano volano dalla finestra!
RispondiEliminaI social sono un bellissimo tramite, e ormai fanno parte integrante della nostra vita, ma concordo con te che anche se c'è uno schermo a separarci, sia giusto un contatto che lo oltrepassi.
Io personalmente lo sguardo lo alzo e non dimentico mai chi mi sta accanto, amo tantissimo vivere le persone in carne e ossa, meno attenzione per quelle virtuali, ma giuro che se potessi vorrei che prendeste tutti una forma vera davanti ai miei occhi. Grazie per questa ennesima recensione sentita, delicata e riflessiva. Ti abbraccio.
Ciao Cuore, grazie di essere venuta a trovarmi. La recensione sul libro successivo io la aspetto, chissà che poi non lo legga.
EliminaLe tue parole sono sempre gentili e mi lusingano.
Un caro saluto da lea
Ciao Lea, conosco questo romanzo ma non mi ha mai attirato la trama, non amo particolarmente le storie che nascono in questo modo, io amo le storie vissute, i corteggiamenti infiniti, la voglia di vedersi e l' attesa dell' appuntamento, sono all' antica? Nooo, ma amo letture con un pò più di spessore! Baci Rosa!
RispondiEliminaCiao Rosa, non sei all' antica!!! Il tema del libro è molto attuale e io l' ho preso come un monito. Certo non e' stato un libro indimenticabile, ma qualcosa mi ha lasciato, perché mi ha ricordato di essere vigile e soprattutto vera. ciao da Lea
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaChe titolo insolito... è collegato alla trama?
RispondiEliminaCerto! La protagonista la sera non riesce ad addormentarsi perché questo vento la agita. ;-)
EliminaCiao Lisse
Ciao ragazze, ho scoperto il vostro blog grazie al Link Party di Piccole Macchie d'Inchiostro ^^
RispondiEliminaHo letto questa duologia (?) qualche anno fa e non mi era dispiaciuta del tutto, condivido il tuo pensiero e ammetto che in certi momenti avrei anch'io ucciso Emmi D:
Ciao! Sono contenta che tu sia passata...ora vado a sbirciare da te. Sì, Emmi l'avrei uccisa, ma Leo no! ;-)
EliminaLea